lunedì 17 dicembre 2007

I nodi al pettine

Ringraziate i sessantottini per il momento che viviamo: quelli dell’ideologia comunista da sempre nutriti di utopie, massa di spinta sacrificabile per il potere dei grandi capi; quelli del potere democristiano figli del compromesso, al motto “franza o spagna pur che se magna”! Contrapposti ma uniti ed avezzi a strumentalizzare gli avversari, la storia, per disputarsi il potere.
Era così anche prima di Mussolini e la Storia, che pare persin si diverta a mescolare le carte ed a far uscire troppo spesso le stesse, ha “aiutato” i predetti a riprendere e conservare per oltre sessantanni il potere, complice la serva natura dell’uomo, più disposto ad essere schiavo che protagonista pur di esser “libero”… di appagare ogni suo desiderio.
E così hanno rovinato la scuola, con la “sperimentazione istituzionalizzata” sulle spalle degli studenti: ma nessuno gli ha mai detto che alla sperimentazione deve seguire una realistica ed onesta verifica? tu educhi tuo figlio, come tuo padre aveva fatto con te, a onestà, giustizia e impegno; come arriva a scuola un po’ alla volta te lo trovi rapito, maleducato, irreggimentato, fannullone e pretenzioso prima, annichilito e drogato poi; diplomi e lauree a tutti senza merito (ma non si dovrebberro premiare i meritevoli ?) con il risultato (studiato a tavolino) della costruzione di una nuova massa disperata, di laureati disoccupati o sottopagati incapaci di farsi una famiglia, pronta ad essere sindacalizzata; alla vecchia selezione scolastica meritocratica di stampo fascista, che indirizzava da subito, senza false illusioni e costosi parcheggi, chi era fatto per lo studio e chi per il lavoro diretto, hanno sostituita la selezione clientelare, mafiosa: solo i mediocri arrivano alle cariche e quivi fan di tutto per lasciar fuori i meritevoli; hanno trasformato la scuola in un “campo di addestramento ideologico” con personale che lava ed indottrina i giovani cervelli, che toglie i crocefissi per rispettare gli altrui culti, che disdice la rappresentazione del Natale, del Presepe, dimentico che libertà di culto non significa offendere e colpire il nostro culto, le nostre stesse origini culturali.
Hanno rovinato il lavoro con la garanzia del posto di lavoro, anche di fronte a ruberie o atti vandalici manifesti, cosicché nessun ordine sociale possa intervenire a cospetto del potere sindacale; di conseguenza disimpegno nel lavoro, pretese inadeguate, capi inefficienti che danno il cattivo esempio.
Ma in questa corsa a tutti i diritti senza alcun rispetto per i doveri, hanno soprattutto ucciso i valori per far adorare il vitello d’oro, il dio denaro, unico fine e parametro di giudizio; nel generale benessere, che ahimè rivela i suoi piedi di argilla, hanno ucciso voglia e piacere del lavoro manuale, perché meno dignitoso (secondo i predicatori di tale inganno) e meno remunerativo; ed i figli non vogliono più lavorare con i padri, vogliono lavori più dignitosi, dove non ci si sporchi le mani: forse che la dignità si misura dalle mani sporche di lavoro o dal denaro? e, come prima della caduta dell’Impero Romano, sono ritornati i barbari, anche questa volta chiamati da noi a sostituirci in ciò che non vogliamo più fare, entrati come nuovi schiavi; ma tanti hanno imparato e già hanno aperto aziende fiorenti, e tra un po’ i nostri figli dovranno elemosinare lavoro; nel frattempo delitti sempre più efferati compiuti da giovani benestanti ed annoiati, microcriminalità perversioni e prostituzione dilaganti: orgoglio gay, pedofilia, egoismo fino a menomare e uccidere bimbi poveri per cambiare organi difettosi, son tutte gravissime malattie, virus mortali che sono stati coltivati per infettare ed uccidere la famiglia, unica forza in grado di opporsi alla massificazione, al consumismo; per questo, in un momento in cui solo le persone a modo hanno timore di una giustizia che libera i malfattori, a tavolino la famiglia è stata incolpata giudicata e condannata alla pena di morte senza amnistie o indulti, perchè 4 membri di una famiglia hanno la forza dell’indipendenza di ragione e buon senso, e consumano un TOT, mentre 4 single sono pecore smarrite, abbandonate ai “lupi” che se le mangeranno, i poteri forti e le lobbyes che guidano il nostro gregge, banche assicurazioni intercommercio; i single infatti consumano molto di più avendo solo la responsabilità di sé stessi, ma solo fin quando non saranno spremuti, ormai inutili; ed in questa giostra i grandi ammortizzatori sociali - sicurezza, sanità, ordine e giustizia, pensione - ormai remoto vanto italiano, vengono di giorno in giorno disgregati.
E in questo quadro una congrega di parassiti continua a coltivare privilegi e, per confondere il giudizio del popolo, impera dividendo: strapaga burocrati pubblici, impegnati poche ore e per lo più esperti di tangenti ombrette e videogiochi, ma lagnosi ed invidiosi; infierisce su coloro che hanno ancora il coraggio di lavorare in proprio, senza guardare ore e festività, costretti da una tassazione onnivora e sorretti solo dal proprio orgoglio e dignità, ma additati come pericolosi criminali ai tanti che non sacrificherebbero altrettanto per lo stesso ricavo, mentre di fatto mantengono schiere di inutili.
E mentre ci mangiamo tra di noi, i furbi ingrassano truffando, spacciando; e imperano le puttane! Quelle in politica, disposte a qualunque compromesso; e quelle nei club privé, nelle case, lungo le strade, dappertutto, a volte povere e schiavizzate da farabutti locali e di importazione, ma sempre più spesso professioniste del piacere che scelgono poche ore di “lavoro” con paurosi guadagni esentasse! Ma come mai, sotto l’ipocrita ombrello del puritanesimo, nessuno vuole metterle in regola, farle visitare, far loro pagare l’IVA ?
Solo uomini giusti potrebbero decidere in tal senso.

mercoledì 7 novembre 2007

la beffa dell'ICI

ICI, non ICI, tasse varie, i cittadini virtuosi sono trattati peggio di limoni.
Ma la beffa ci viene ancora dal Sud ove troppi mafiosi continuano a vivere nelle ville che dovrebbero esser loro state sequestrate dopo i processi, a seguito di regolari sentenze e relativi dispositivi, e per di più non pagano l’ICI in quanto quegli stessi fabbricati, utilizzati come propri dalle loro famiglie (se non persino da loro sgherri cui forse continuano a dare ordini) risultano comunque di proprietà dello Stato o del Comune.

Un po' di autocritica Compagni

A Gorgo al Monticano in seguito al crudele fatto di sangue ci hanno mandato uno stuolo di agenti che poi hanno prontamente richiamato, e pensare che da anni troppe famiglie venete e bergamasche, gente che già rischia ogni giorno con il proprio lavoro fin dal mattino presto quando si alza, hanno subito violenze, anche gravi, persino in casa propria ,per cui il nordest vive ormai un clima generalizzato di insicurezza, paura e sfiducia nello stato.
Ma poi la violenza è stata fatta a Roma, per strada ed alla moglie di un comandante di Vascello: solo adesso chi governa prende contatto con lo sdegno popolare (quello del suo seggio elettorale) il tempo necessario di aggiungere qualche altro decreto di urgenza all’eccesso di leggi tranquillamente disattese, per poi dire che il problema delle migrazioni è mondiale e tante altre banalità di parte e, finita l’onda mediatica, pontificare su altro.
Ma se sono stati proprio questi compagni ad aprire le porte ai migranti indiscriminatamente per riprendersi, come nel 68, due piccioni con una fava! Ma come, non vi ricordate quando questi primi poveretti venivano assunti a servizio, con giaciglio pranzo e cena come solo compenso, dalle famiglie bene di imprenditori allineati con quei politici che accusavano altri di sfruttamento? E, sempre i soliti compagni, non li riconoscevate mentre abbandonavano i seri lavoratori italiani, non più disponibili a perdere il lavoro per politica, per aprire indiscriminatamente ai clandestini, brava gente o banditi in fuga che fossero, onde approvigionarsi nuova base da sindacalizzare e spedire in piazza ?
Ahimè, l’impressione generale è che troppe cose stiano scappando di mano, che ci si stia avvicinando al si salvi chi può, che la "casta", troppo impegnata a vedere solo i suoi interessi, dia l’idea di non avere più una visione completa e realistica della gravità della situazione, certamente diversa anche secondo le zone territoriali ed economiche di questo paese, risultato pare anche al penultimo posto di una pessima graduatoria, per la corruzione, ove è preceduto solo dalla Grecia.
Ma cosa dimostrano di saper fare i compagni doc? Un servo del potere poche sere fa, in TV dopo svariato tempo di assenza, e forse per questo ancora più pieno di livore invidia e cattiveria, non ha fatto altro che sparare sull’opposizione, che certo non brilla di luce propria ma solo per il buio in cui si specchia; sul fascismo, ovviamente trascurando quel poco che sta cominciando ad emergere sul vero volto del comunismo internazionale e già sconvolge; sproloquiando sulla differenza tra morti liberatori e morti repubblichini, continuando così a spingere sul solito argomento da decenni antidemocrasticamente cavalcato per ammannire cervelli all'ammasso e giustificare il mantenimento del potere anche davanti a dimostrazioni di incapacità manifeste; ma costoro, dal 68 non hanno di fatto segnato quando non diretto il corso di storia politica economia e cultura italiana?
Come mai paesi come la Spagna, un tempo ben più poveri ed arretrati di noi, oggi corrono davanti a noi: forse alla base della loro forza c’è la cognizione che l’odio faccia un cattivo servizio: ecco così due cimiteri uno fascista ed uno comunista; che l’unità di intenti sia una leva di progresso: non hanno voluto concedere falsi alibi e ricatti propagandistici da usare come leva per mascherare l’operato contigente di chi deve risolvere i veri problemi dei cittadini; che ritrovare dignità politica sia fondamentale: che ci riuescano perché stanno ritrovando ciò che un tempo li faceva una potenza? A noi, in periodo di decadenza, risulta invece più facile seguire ataviche ed endemiche “tradizioni” di disordine e divisioni.

lunedì 15 ottobre 2007

Giustizia diseducativa

Vergognosa l’esposizione del Giudice di Forum (rete 4) dell’altra sera, con i due giovanissimi sposi.
Lui si dimostra, soprattutto in considerazione dell’età e del “livello” attuale di troppi giovani, innamorato, serio ed eccezionalmente dotato di senso di responsabilità, con un figlio nel ventre della giovanissima moglie; Lei invece viaggia perfettamente in assonanza con buona parte dell’attuale genere femminile: in cinta, senza l’aiuto casalingo della nonna deceduta, rifiuta ogni tipo di responsabilità, dalla gestione domestica fino a far nascere il figlio che porta in sé, perché stufa del marito, di dover vivere di poco, e di dover perdere il disimpegno ed i divertimenti dei giovani della sua generazione.
Il giudice si limita a leggere quanto prevede la legge e ad elencare tutti i diritti della coppia da cui emerge, senza ombra di dubbio, che non c’è parità di diritti ma eccesso di tutela della donna, unica a poter decidere se abortire o no!
Ci si sarebbe aspettata, al di là delle leggi, almeno una presa di posizione educativa, che mettesse l’accento sulla necessità della giovane madre di provare ad assumersi le proprie responsabilità, a qualunque età, come unico presupposto umano ed etico possibile per vivere insieme in un consesso civile.
Invece il solito ignavo vuoto…di legge e di civiltà, ma con un’uscita, estemporanea ma efficace, che ha dato lezione di intelligenza dignità umana e buon senso, da parte dell’ex “ cattivo scolaro Bruno Sacchi” che, con la sua sostanza e concretezza, oscura le attuali parvenze di Catoni.

lunedì 8 ottobre 2007

giustizia e libertà

Garantire giustizia libertà e conservare un anbiente sociale ed una natura adatti alla vita dei cittadini significa chiedersi fino a che punto nel progresso tecnologico, nell'arte, nella vita culturale e sociale, personale e collettiva, le vie che scegliamo siano veramente motivate da voler garantire a tutti giustizia e libertà in un ambiente sociale e naturale sano e quanto invece siano motivate da ignoranza, incapacità di comprendere il mondo nella sua intierezza, assenza di senso di responsabilità nei confronti di chi verrà dopo di noi (compresi i nostri stessi figli e pronipoti), criminale violenza contro il mondo e sfruttamento del prossimo, e dettate da egocentrismo, interesse personale, gestione del potere e del denaro, avidità, ambizione esasperata.
La mia libertà finisce dove comincia quella altrui: lasciare in giro impunite e non educate persone che ledono la libertà altrui opprimendo derubando uccidendo, persone che vivono come parassiti senza dare un loro apporto alla società, persone che per perversioni sessuali fanno del male ad altri specie ai bambini, persone che distruggono per avidità l'ambiente che ci circonda, persone che per interessi economici sfruttando l'egoismo della ricchezza fanno la tratta degli organi, sono solo alcuni esempi di quanto oggi la parola libertà abbia perso gran parte del suo significato. Ma vi sono anche medici e scienziati senza freni morali che, per ambizione e potere, spingono la ricerca su ambiti che nulla hanno a che vedere con la natura e l'etica della vita ma sono invece legati alla legge della domanda e dell'offerta.
In questa fase difficile, in cui si è perso il senso della creazione e di Dio, è necessario che tutti, ma soprattutto coloro che possono in qualsiasi modo interferire, si rianimo sotto il nuovo stimolo di rivedere e ponderare, con la luce dell'onestà intellettuale e del buon senso, le nostre scelte su libertà giustizia ordine ambiente sociale e naturale: solo la presa di coscienza e l'azione potranno salvare chi ci seguirà.

sabato 29 settembre 2007

Il medioevo presente

Il nuovo codice della strada britannico, già in vigore, prevede che in caso di abbagliamento dal sole il guidatore debba fermarsi (dove, come e fino a quando? Fino alla prossima nuvoletta?); vieta anche la sigaretta al volante!
Certi moderni legislatori, o bislacchi e nevrastenici manager pubblici o donnette in delirio di potere che in tempi migliori avrebbero faticato a trovare un posto di lavoro mentre in questo triste momento storico hanno ahimè raggiunto posti di comando, si gettano a capofitto nella guerra civile ai simboli, con il risultato di rendere alla gente la vita ancora più difficile, forse per ridurre la Società a come loro sono già; mentre non si preoccupano minimamente se al volante attualmente le persone fanno di tutto fuorché prestare attenzione alla strada, dal telefonare in continuazione al giocare con i videogiochi contenuti nel telefonino, al guardare persino le nuove minitv da auto, con incomparabile spreco di attenzione rispetto a quanto invece vietato; ma queste cose non si toccano perché mediocri e malandrini oggi si guardano bene dall’andare contro i grandi Potentati economici della comunicazione, manca mai che gli tolgano le raccomandazioni o non gli paghino le campagne elettorali.
In compenso in Italia una magistratura (sempre più democratica…) esce con sentenze sconvolgenti: coltivare Marijuana non è più reato se è destinata ad uso personale (dagli anni ‘70 con la scuola sperimentale ci hanno resi tutti più imbecilli, ora non gli basta più e ci vogliono anche del tutto persi in sogni rincoglioniti); addirittura non è reato l’occupazione di case di proprietà altrui se motivata dal bisogno (il sogno dei comunisti sessantottini dell’esproprio proletario, ma non nell’azienda di papà…, diviene realtà istituzionalizzata).
Forza dai, i fannulloni, i disoccupati di professione, i clandestini prossimi ad avere il voto, gli inetti invidiosi, precipitatevi tutti sugli appartamenti che tanti onesti lavoratori italiani sono riusciti con grandi sacrifici a comperarsi ma, mi raccomando … non toccate quelli dei nostri Politicanti ne quelli dei servi del Potere!

martedì 25 settembre 2007

in crisi il modello di viabilità Vittoriese

Problemi in via Manin, lavori di asfaltatura di via Dante, lavori in via Bixio: ecco tre lavori di modesta entità paralizzare il traffico cittadino nelle ore di punta.
Vien da ridere, per non far sempre soffrire il fegato…, pensando al fatto che la nuova immensa stazione ferroviaria di Berlino, la più grande d’Europa, è stata realizzata in tempi record (10 Anni), persino incanalando temporaneamente il grande fiume Sprea che l’attraversa, senza neppure fermare il traffico ferroviario!
Al nostro sistema di sensi unici e piste cosiddette ciclabili, che è servito per lo più a rendere difficoltosa e più lenta la circolazione, con maggior inquinamento, senza riuscire a smaltire il traffico nelle ore di punta basta invece un nonnulla per incepparsi, senza considerare i disagi connessi anche ai conseguenti percorsi del servizio pubblico.
Ma la situazione non è semplicemente risolvibile poiché è il modello di funzionamento che è stato basato, anche certamente a causa di difficoltà connesse con la morfologia del nostro territorio, su parametri progettuali non adeguati, come il far marciare le auto in fila indiana (quelle indisciplinate e di fretta sorpassano insieme a motorini, ape e miniauto sfruttando lo spazio delle piste cosiddette ciclabili) e un sistema di bretelle che non tiene conto di sezioni e gerarchie delle stradine usate per i collegamenti (con stradine quasi pedonali ore divenute veri e propri collegamenti moto trafficati con problemi di sicurezza anche per i residenti)
Poi mettiamoci anche la Polizia Urbana, che non si capisce perché in situazioni come l’odierna non debba essere presente nei punti nevralgici, con auto che se ne fregano delle deviazioni e si ritrovano muso contro muso nello stretto di Salsa.

mercoledì 5 settembre 2007

Organizzazione

Dal telegiornale odierno (04/09/07) ho appreso che un GIP del tribunale di Napoli, rientrato dopo le ferie nel suo ufficio, si è accorto che il computer non funzionava; l’addetto ha rilevato l’asportazione dell’Hard disk, la memoria del computer, dove erano archiviati anni di indagini, informative, ordinanze, intercettazioni e richieste sulla camorra ancora in corso.
Evidenti i motivi del furto, per il giornalista è scandaloso che un palazzo di giustizia di 4 piani sia controllato da un solo poliziotto e che chiunque possa entrare ed agire indisturbato, complice l’assenza di telecamere di controllo!
Ma non è forse anche indice dei tempi e dei luoghi che un giudice, incaricato di indagini così importanti, archiviatele nel suo computer se ne vada in ferie senza averne fatto copia e, proprio al rientro delle ferie, trovi il computer manomesso e fatto sparire tutto il lavoro di anni ?
Il riferimento all’unico poliziotto a guardia di tal palazzo fa sorridere, per due motivi, 1 perché il ladro potrebbe essere una talpa del palazzo; 2 come giustificare il numero di Forestali in Calabria ed un solo agente a guardia del palazzo di giustizia, a Napoli ?
E che in un tribunale non vi siano sistemi di videosorveglianza… fa anche venire in mente un’altra considerazione: come mai chi organizza quel tribunale non lo ha dotato di un server centrale, con serie protezioni, in cui far confluire il lavoro di uffici ed addetti, anche di indagini riservatissime, visto che si confronta con una criminalità organizzata ? Perché questi fatti avvengono nei nostri uffici pubblici, mentre i privati con a disposizione solo i loro guadagni, sempre più erosi da tasse concorrenza e costi del lavoro, provvedono a difendersi e con spese moderate?

venerdì 24 agosto 2007

Integrazione

Dal telegiornale odierno (23/08/07) ho appreso che un bimbo italiano gravemente ammalato potrà sperare in un futuro migliore grazie alla donazione di organi di un bimbo arabo morto soffocato.
Al di là delle chiacchiere, dell’oratoria da salotto, della facile demagogia e delle discussioni di presunti “specialisti ed opinionisti senza confini” che quotidianamente inondano i media, il gesto di questi due poveri genitori, arabi, di fronte alla incommensurabile tragedia della perdita del loro figlioletto, di donarne gli organi ad un’altra famiglia, italiana ma anch’essa in un momento di grandissima difficoltà, significa e testimonia molto di più delle parole e di qualsiasi proclama.
Dimostra quanto DIO operi per la fraternità delle genti e quanto gli Uomini di Buona Volontà siano pronti a raccogliere il SUO aiuto, a confrontarsi capirsi e confortarsi, anche al di là delle barricate artatamente erette da poteri economico/politici che ci vogliono divisi; ma anche sottolinea la necessità che ognuno faccia la sua parte senza lasciare a chiunque altro il diritto/dovere di assumersi le proprie responsabilità (aiutati che Dio t’aiuta).

martedì 21 agosto 2007

Omosessualità Maligna

Che da decenni stiamo vivendo in un contesto civile e sociale basato sulla strumentalizzazione e demonizzazione di chi non la pensa “allineato”, che di fatto plasma i cervelli dei sudditi per renderli incapaci di essere, per formare solo disponibili consumatori che non si pongano interrogativi profondi ma arrivino solo a lagnarsi di quanto di materiale non riescono ad avere, è dato di fatto di cui però solo pochi si rendono conto: una scuola occupata ed irregimentata continua infatti il suo compito ormai avanzato, iniziato alla fine degli anni ’60, di costruire una massa di citrulli facili da governare; e le persone dotate di cervello e di buon animo per lo più se ne scappano all’estero.

L’associazione gay bolognese “Carni scelte”, sponsorizzata dal Ministero delle Politiche Giovanili, dalla Regione e dal Comune di Bologna programma uno spettacolo “La Madonna piange sperma”; Lo spettacolo non arriva al pubblico (per fortuna !) e parte una denuncia penale; il procuratore capo della Repubblica chiede l’archiviazione (la solita magistratura democratica ?) poiché si commette reato di bestemmia (blasfemia) solo quando ci si rivolge contro la “divinità” e siccome la Madonna non è Dio non sussiste reato penale (ma non è sempre stata considerata bestemmia anche quella contro la Madonna?).
Si procede dunque a mano amata di norme, pesanti tasse e sanzioni contro il popolo che produce, ma con faziosa faccia tosta si usa il bilancino da farmacista nei confronti di importanti evasori, sovversivi, vandali, terroristi culturali e demonizzatori del sacro, in qualche modo ispirati ad una certa sinistra.
Che lascia attoniti è non tanto come la stessa sinistra, in occasione della pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto, abbia gridato allo scandalo ai quattro venti monopolizzando i media ma in questa occasione celii su disquisizioni giuridiche per non offendere una parte consistente di votanti, quanto piuttosto l’assordate silenzio di un’opposizione che si proclama ispirata e rispettosa dei Valori Cristiani.
Né deve lasciare perplessi la mancanza di reazione della gente, da tempo desueta a qualunque reazione positiva o negativa se non quando gli tolgono la partita di calcio.
Che l’omosessualità sia una devianza della natura che non va derisa né oltraggiata ma accettata, quando come tale si riconosce, è evidente; quando tale devianza disconosce tale dato di fatto e, oltre ad essere accettata nel normale consesso, con arroganza e cattivo gusto pretende forme di “libera espressione” che vanno a ledere principi, valori di rispetto unanimemente condivisi e norme non tanto giuridiche ma consolidate da millenni, a quel punto doveva già scattare un meccanismo di autodifesa della Civiltà; che "certa" omosessualità addirittura “malignamente” (come un cancro) con la finalità di scardinare un ordine naturale e civile costituito vada all’attacco di quanto è di più sacro a fondamento da oltre 2.000 anni della nostra Civiltà, non è ammissibile né più tollerabile.
E così una schiera di estremisti del sesso, di agitatori volgari, di appestati novelli untori, ci vuole spingere alla reazione indiscriminata, contro anche quegli omosessuali “normali” che accettano la loro condizione diversa e la vivono con dignità e nel pieno rispetto di sé e degli altri.
Con la sua indiscriminata messa in libertà di delinquenti, con l’accesso indiscriminato di stranieri, con questa occupazione immorale questa sinistra-sinistra sta portando le persone semplici, per bene, buone e tranquille, a diventare razziste ed integraliste: quarantanni di regime comunista/democristiano, di rincorsa al denaro, l’epurazione di idealità e spiritualità, di educazione e buon gusto, stanno dando i loro frutti avvelenati! E’ ora di chiudere il rubinetto! Ma è soprattutto ora di selezionare quanti si dipingono difensori dei cosiddetti valori condivisi.
In questa civiltà che ha esaurito il suo slancio vitale è compito, dovere di ognuno.
L’unica salvezza possibile in un risanamento morale (Tacito 54-120 D.C.).

martedì 24 luglio 2007

Futuro

Senza voler cadere nei soliti discorsi triti e ritriti sulla famiglia e sui figli, resta comunque un fatto che si vedono troppi bambini e ragazzini che non hanno alcun senso di rispetto per i luoghi sacri o per le istituzioni, né per persone ed animali; sfrontati e maleducati con adulti ed anziani, svogliati ed interessati solo al materiale, anche con occhi non buoni; e ogni giorno di più salgono alla cronaca giovanissimi bossetti, giovanissimi omicidi, giovanissimi stupratori, e non solo figli di ambienti poverissimi in cui lo Stato non esiste, ma troppi figli di città e persone “bene” del nord.
Immaginiamoci il prossimo futuro, qui a due passi, di impiegati, di personale docente, di personale sanitario cresciuti senza valori in una società diretta da denaro e potere: immaginiamoci come dovranno vivere in tale contesto i nostri figli che invece abbiamo educato al rispetto dei valori veri.
Facciamo un altro piccolo sforzo e, per un istante, togliamoci dalla mente quella “Dysneiland” in cui noi e loro viviamo abbagliati, in cui si può trovare e comperare tutto ciò che non serve ma dove è sempre più difficile trovare il necessario – amicizia, amore, moralità, rispetto e disponibilità verso il prossimo e le sofferenze – e proviamo a figurarci noi, tra qualche anno vecchi e malati: il quadro che ci attende, se il mondo non cambia registro, promette costi insostenibili di Sanità e Solidarietà, complici politici opportunisti ed incapaci ed una popolazione diseducata ed avvilita, fino all’eliminazione fisica statalizzata di chi non produce e non consuma, il tutto ovviamente ampiamente culturalmente giustificato da prezzolati “intellettuali” ed opinionisti progressisti.
Tolto il velo, ora però me lo voglio rimettere, confidando nella presenza per fortuna di pochi sani e bravi giovani, e confidando, vista la mia Fede Cristiana profonda, che in questa lotta tra Bene e Male alla fine, dopo però una lunga e faticosa lotta per la rinascita in cui ognuno di noi dovrà moralmente fare la sua parte (aiutati che Dio ti aiuta), ce la faremo e non andrà a finire come invece le premesse attuali fanno presagire.

venerdì 13 luglio 2007

Maiali

Maiali
Un gr di poche sere fa ha riportato la notizia che imprenditori del Sud (indicati come camorristi mafiosi ecc.) hanno importato da un paese estero, illegalmente e senza pagare le tasse, una quantità enorme di maiali infettati da una gravissima malattia vescicolante (che sicuramente noi avremo mangiato sotto forma di braciole, cotolette e salumi vari, nei ristoranti o facendo la spesa nei supermercati del Nord).
Il giornalista radiofonico, dopo brevissima rassicurazione che la malattia non è nociva per l’uomo?, ha però enfaticamente rilevato che l’Erario ha subito un danno di ca. 48 milioni di € per la frode fiscale.
Ma cosa ci fanno mangiare ? Maiali

martedì 10 luglio 2007

Tolleranza

Stiamo vivendo in un clima di decadenza generale, della società, dei costumi ma soprattutto (quale la causa e quale l’effetto?) della logica razionale, del cosiddetto buon senso che dovrebbe illuminare qualunque dissertazione, dell’etica da secoli condivisa. Invece con-vivono, comunque ed ovunque, ignavia/decadenza delle menti con consumo dell’informazione/integralismo razionale.
Nel particolare mi capita di incontrare ed apprezzare, non di tollerare, sempre un numero maggiore di extracomunitari, specie tra i giovani, dotati di voglia di apprendere e lavorare, educazione e disponibilità di animo ben maggiori di quelle di tanti connazionali, specie tra i giovani. Ciò però non mi impedisce di osservare una moltitudine di extracomunitari ma anche di italiani che non entrano in questo campo di benevola osservazione e di stillare delle statistiche di appartenenza, per generalizzazione, a diverse categorie: ciò in apparente contrasto (per tante teste indottrinate e povere) con la constatazione iniziale. Forse dire che certi popoli sono di indole fannullona (secondo i nostri canoni di sviluppo per una consolidata e giustificata, dal numero, alta percentuale che vive di espedienti fuori dal legale consenso e rifugge, anche quando aiutata, il lavoro nel senso da noi condiviso) equivale a dire (o a voler capire…) che tutti gli appartenenti a quei popoli sono dei fannulloni o, per dimostrazione inversa, che tutti i veneti sono lavoratori ed onesti?
In questo clima evidentemente sì !
Ma lo scrivente vuole avvalersi ancora della facoltà di pensare (anche sbagliando) e di potersi esprimere in modo generico, su taluni argomenti, per poter conservare la capacità intellettuale e la disponibilità di animo a riconoscere tra il generale il particolare. Quanto dovrebbe fare un Buon Governo nei confronti di cittadini ed ospiti, senza integralismi o buonismi ma con Giustizia.
Ma in tempi di integralismo, chi pensa va eliminato…
E’ dagli ultimi anni del Liceo, ma soprattutto dai tempi dell’Università, a Venezia, che vedo crescere con prepotenza questo tumore della società, che si mangia le menti.
In un’italia che non ha saputo (o meglio, per meri interessi di parte, non ha voluto) riunire i suoi figli dopo una sanguinosa guerra fratricida, si sta connotando una situazione che pare la prosecuzione dello scontro degli anni settanta (divide et impera); mentre violenza, microcriminalità, affarismo, perversioni, suicidi, distruzione delle famiglie aumentano tangibilmente, il buon senso e la disponibilità verso il prossimo dei cittadini diminuiscono; ed intanto i veri Padroni ridono.

giovedì 5 luglio 2007

2007 5 22 - Convegno Energia

Molto interessante l’incontro di venerdì 18 in biblioteca Civica organizzato dall’Amm. ne Comunale e dalla Confartigianato presentati dall’ass. Caldart e dal Vicepresidente geom. Campi, per sensibilizzare sul risparmio energetico: succinta, chiara e comprensibile a tutti l’esposizione dell’arch. Scalet; altrettanto l’illustrazione del rag. D’Arsie sulle modalità ed entità delle detrazioni.
Da tecnico già sensibile al problema (dal 1975 mi interesso di case passive e bioarchitettura) devo dire che in questa civiltà dei consumi, ove si crede che quanto ci offre Madre Natura sia inesauribile, che latte uova e frutti della terra siano prodotti dai supermercati, si mangiano ciliegie e pomidoro a Natale e si lasciano marcire verdure e frutta locale di stagione, ho notato scarso interesse della gente per il risparmio (l’hanno così condizionata allo sciupio ed ora se ne lagnamo…) anche delle Energie, come confermano riscaldamenti ben oltre i 20 gradi, finestre aperte e impiegate con la pancia nuda; impianti doccia a cascata, mentre altra gente attende in fila l’autobotte; sprechi di illuminazione sulle strade, nei negozi, nelle case; consumi telefonici spaventosi (la gente si confessa in tv e vive al telefonino) con proliferare di antenne che certo bene non fanno, mentre a certuni manca persino il pane in tavola.
Le nuove leggi in materia di energia evidenziano che così non si andrà avanti, ma dovranno essere perfezionate per garantire efficienza, certo non una nuova ondata di diversificati consumi.
Ci sono tanti problemi da risolvere per poter garantire il cittadino sensibile: dai “provati esperti”, ai materiali miracolosi, a fonti di energia proponibili solo in aree particolari.
Un problema sono le certificazioni della costituzione e della resa di materiali per isolamento e di corpi riscaldanti: a distanza di qualche anno prodotti si dissolvono all’interno di pareti e solai; altri a volte emettono sostanze che forse tra un po’ troveremo negli elenchi della sanità; corpi riscaldanti hanno rese inferiori a quelle certificate, come i consumi delle auto….
I produttori dovrebbero dimostrare di aver fatto dei test realistici anche a distanza di almeno 5 anni, su campioni realistici, per poter certificare valori reali, ma così avremmo molti meno prodotti sul mercato…
Leggi e regolamenti applicativi ammettono a detrazione solo caldaie a gas a condensazione, che comunque emettono vapore acqueo, incrementano la cappa di umidità e così l’effetto serra che modifica temperature e piovosità, mentre altre caldaie a legna, pellets etc. non rientrano nella detrazione…
Crea perplessità un effetto secondario prodotto dalle nuove norme: l’importo massimo in detrazione del 55 % fino ad un monte di ca. 100.000 euro, premia chi spende fino a ca.182.000 € per il miglioramento energetico complessivo dell’edificio; chi invece potrà con sacrifici solo migliorare gli isolamenti della sua proprietà con cappotti, contropareti, nuovi infissi, detrarrà il 55% su ca. 110.000 € fino ad un monte di 60.000 €; chi può di più, le ditte, potranno effettivamente riequilibrare e rivalutare la proprietà, mentre i più la miglioreranno solo in parte perché, realisticamente, a spendere quasi 110.000 € per isolamenti su un appartamento vecchio non saranno in tanti…
Studiando la normativa, sarà comunque possibile effettuare per gradi la completa trasformazione del proprio fabbricato con integrazione energetica (pannelli solari, etc.), che sarà comunque più conveniente su edilizia di pregio o in zone di pregio.E mentre il Veneto, brontolone ma disponibile ad aprire il portafogli, provvederà al miglioramento energetico, in altre zone continueranno ad inquinare falde e fiumi, a sprecare calore ed illuminazione; l’apparato pubblico continuerà con impianti obsoleti, con temperature da sauna, con ascensori inadatti a persone in carrozzina, acquedotti colabrodo; e nessuno pensa di favorire burocraticamente o con contributi il riuso di vecchie turbine o mulini lungo il Meschio, per produrre energia elettrica: è ora di ritornare ad usare con intelligenza buon senso e rispetto le proprie risorse locali per preservare l’ambiente.

2006 3 15 - Lavori Fiume Meschio

Il corso del fiume Meschio dal lago di Negrisiola fino alle porte Nord è costeggiato da zone umide, risorgive, marcite e costituisce un ecoambiemte irripetibile noto da sempre coi nomi popolari “ai laghetti” “fondon”, con acque blu come quelle del Gorgaz, con flora e fauna subaquea e di superficie assai particolare, con zone di frega per la trota mormorata, dell’antico luccio del Meschio, con gamberi di fiume e gasteropodi, oltre a insetti e uccelli che passano e vi nidificano.
Da anni vado ripetendo che, almeno in queste zone, si deve realizzare un Parco del Meschio per difendere tale paradiso naturale, ma già in passato si lasciò costruire una fabbrica che interrò buona parte dei “laghetti blu” e ora un capannone prefabbricato su un nuovo riporto di terreno.
Giorni fa, come socio dei Pescatori a mosca del Meschio, partecipavo ad un sopraluogo su un progetto del Genio Civile di escavazione e regolarizzazione di fondo e letto del Meschio, per permettere una quantità maggiore d’acqua senza allagare le adiacenze: oggi certuni si lamentano che il fiume ogni tanto esonda sulle le loro proprietà, spesso costruite in tempi non lontani dove i nostri saggi avi non osavano, e dimenticano che quei “laghetti”, che la solita superficialità ha riempito, con le piene funzionavano da vasi di espansione; e dimenticano che lo scarico dell’Autostrada fu immesso, senza troppe preoccupazioni e senza che Nessuno di dovere protestasse, proprio dove i terreni erano più bassi e dove il fiume riempie già a metà lo scarico, tuttora principale colpevole delle esondazioni; e dimenticano che, per la solita ingordigia, sono stati rubati spazi vitali al fiume con riporti di “scarti misti”, mentre però nessuno tiene in ordine gli argini dall’esuberante invasività di cespugli che nascono persino nel fiume; e dimenticano che i canali di derivazione, un tempo anche sfogo per le piene, oggi stagnano maleodoranti per gli scarichi di gabinetti !
Se non si vuole sanzionare i noti autori dello scandalo di vere e proprie discariche a cielo aperto di automobili e taniche di olio esausto, almeno ci si prenda la briga di mandare un camion con operai e/o volontari a ripulire tale scempio…dimenticato.
Lo scrivente non è mai stato un oppositore tout court né uno dei troppi pseudoambientalisti che contrastano quanto non viene dai loro Guru, non mi preoccupo di tagliare qualche arbusto lungo la riva; ma data l’esigenza di risolvere in qualche modo un problema reale, tenute comunque ben presenti la peculiarità del sito e le considerazioni fatte, mi sono subito preoccupato se era stato predisposto un opportuno piano di accesso con i mezzi, cingolati e non, in modo che per lavorare non si distrugga l’ambiente, cioè “al taccon pezzo del bus”
Apriti cielo! Evidentemente come al solito le cose si fanno all’italiana e mi si rispondeva che il sopraluogo si faceva proprio per vedere come fare: prima dunque il progetto e poi il sopraluogo…
Speriamo almeno in una particolare sensibilità ambientale dell’impresa, dato che gli opportuni controlli dei vari “Chi di dovere”, in genere, si limitano al sopraluogo in questione.
Certo che questo bioarchitetto rompe: si preoccupa di qualche stagno e delle zone degli amori di trote ed uccelli! Che, anche se salvate ora, saranno forse irrimediabilmente travolte dall’assurda rotatoria della tangenziale nord di superamento di Serravalle…se Chi di Dovere non comincia in tempo a preoccuparsene!

2005 9 26 - Per una manciata di Euro

I giornalisti ci comunicano meravigliati che dei criminali uccidono per pochi euro, quasi che l’ammontare del bottino possa comunque giustificare un assassinio.
Troppi criminali ammazzano ormai per pochi euro senza preoccuparsi delle conseguenze di una rapina con il morto, tanta considerazione e paura hanno dell’efficienza della giustizia.
Percorsi sperimentali, inserimenti di redenzione, dichiarazioni di momentanee incapacità di intendere, od altre alternative, oggi senza giustizia rimane solo il morto.
Di fronte all’impressionante proliferare di criminali, che non esitano a spegnere in un attimo la vita di Lavoratori e Tutori della Legge, la gente si chiede se siano ancora giustificabili le tante tutele, il tempo e i soldi spesi se al rientro tra la gente reiterano i delitti; o se invece sia più giusto, vista la considerazione che costoro hanno per la Vita degli altri, salvare le Vite dei cittadini e degli stessi Tutori dell’Ordine, intervenendo lasciando maggiore libertà di risposta alle Forze dell’Ordine, e, in fragranza di reato, con processi lampo e destinazione dei rei a duri lavori socialmente utili.
Intanto almeno si cominci a ridare la giusta dimensione ai Valori, all’insostituibilità’ di ogni Vita; nella nostra società con il paracadute delle assicurazioni, si può ammazzare un padre di famiglia per una bravata in macchina, per superficiale calcolo del rischio in una sala operatoria, tanto alla fine viene tutto monetizzato e le pene inflitte, considerata la buona condotta, gli indulti, gli arresti domiciliari e quanto altro oggi ci si inventa per proteggere chi ha sbagliato anche assai gravemente ed in piena coscienza, alla fine risultano sproporzionate e poco consistenti: tutto ciò ha allontanato una porzione consistente del popolo dalla giusta considerazione della Vita e dal senso della Giustizia.

2005 9 20 - Ordine e sanzioni

E’ vero, in Italia si copia tutto ed il Diritto d’autore non vene rispettato: si pretendeva dalle copisterie la tenuta di un registro delle fotocopie da libri d’autore, ed oggi invece è previsto l’acquisto di una quota fissa di “marche” da apporre su ogni pagina fotocopiata, indipendentemente dal numero di pagine fotocopiate, di fatto una nuova tassa di cui però solo una parte minima andrà agli Autori; e troppi progettisti si vedono le loro ideazioni rubate da aziende ma nessuno li difende in concreto; e come mai da noi bisogna pagare per esercitare una professione qualunque, pur avendone acquisito il diritto dopo sacrifici di anni dedicati allo studio, e poi chiunque può fare di tutto anche senza titoli?
Tutti ormai progettano architetture, mobili, stand e oggetti design, al punto di falsi medici che quando scoperti vengono allontanati dall’ospedale con una “sculacciata” per mettersi subito dopo a fare la libera professione indisturbati, abusando ancora del titolo mai raggiunto e facendosi addirittura pubblicità con l’esperienza accumulata presso l’ospedale da cui erano stati giustamente allontanati?
L’industria e la politica hanno favorito la diffusione del trasporto privato rispetto a quello pubblico: ora ci dicono che inquiniamo lasciandoci a piedi tante giornate, permettono l’aumento selvaggio delle assicurazioni, ogni qual volta mancano denari inventano una nuova “una tantum” ai danni degli automobilisti; vanno tranquilli a caccia nella riserva che si sono costituita con multe per divieto di sosta in centri urbani privi di adeguati parcheggi e salassano con i parcheggi a pagamento, senza investire, come dovuto, tali proventi nella realizzazione di nuovi parcheggi; altrettanto i Comuni fanno dei fondi ricavati dalla monetizzazione degli standards urbanistici (ci si dovrebbe chiedere come e quando ciò sia corretto per l’ambiente urbano); si pongono limiti di velocità assurdi ed in luoghi assurdi per comminare con macchinette fantasma salatissime multe per eccesso di velocità per chi usa la strada per lavoro, ed approfitta di rettilinei in zone desolate per cercare di recuperare i ritardi accumulati ad attraversare i soffocati centri urbani; ora si sequestrano i motorini a chi va senza casco; con ipocrisia non si aprono le case chiuse, ma si multano i clienti delle prostitute, cosa assai più semplice, politicamente corretta e divenuta nuova risorsa di reddito per tanti Comuni, che colpire severamente i criminali che le sfruttano sulla strada: e mai le città durante i sempre più numerosi ingorghi sono state più sguarnite; spesso si viaggia senza più vedere per chilometri alcuna pattuglia a controllare il traffico; anziani sono derubati da finti esattori; i bancomat sono continuo oggetto di furti tecnologici; e di sera in troppe zone è meglio starsene rintanati in casa se non si vuole anche rimetterci la pelle, quando i delinquenti non arrivano a sequestrare e massacrare la gente in casa propria.
Mai però la burocrazia è stata più severa, ed il cittadino per bene che fa correttamente una pratica necessaria si vede costretto ad un iter spaventoso e lunghissimo, controllato come se fosse sempre un criminale, spesso presenta progetti che vengono respinti con motivazioni velleitarie quando addirittura non conformi alle norme, per incompetenza o, specie nei paesi, per faide locali, o peggio per favorire personaggi ben introdotti: e poi il furbo di turno (e parte dell’Italia centrosud) non fa alcuna pratica, fa e basta tutto e come lo vuole, senza che nessuno lo controlli, tanto alla fine un condono o una sanatoria certamente ci saranno!
E la gente per bene patisce l’ingiustizia e perde ogni fiducia, mentre aumenta sempre più il numero dei furbi e si forma la coscienza del perdono comunque (speriamo che non si arrivi ad un condono, sotto forma di rimborso pecuniario, anche per gravi reati contro la persona).
Ogni imprenditore serio e responsabile vive nel terrore dei controlli perché, pur sapendo di aver fatto il possibile per essere in regola, le regole sono talmente tante ed in certi casi impossibili concretamente da rispettare, che mai è sicuro di essere a posto almeno, e quando arriva un controllo, per il solo fatto che dei funzionari si sono mossi, arrivano sanzioni da pagare salate anche solo per errori formali e non di sostanza; ed intanto per qualche finanziere di assalto che movimenta capitali da paura, fa bancarotta, non paga le tasse e se ne sta beato in qualche Paese lontano, la macchina statale parte in ritardo, al punto che non conviene neppure più cercarlo.
Così non si risolvono i problemi, e soprattutto si mal-educa la gente; ma in troppi hanno scoperto che mentre i sudditi sacrificano e pagano si può vivere senza faticare, mantenendo per sé, e per i propri portatori di voti, una quantità di privilegi.

2005 9 17 - Svolta epocale

Solo per dirne alcune, se andiamo in vari paesi musulmani siamo costretti a rispettare ogni loro legge e consuetudine anche religiosa. Nei paesi più integralisti guai portare un simbolo Cristiano, persino le chiese vengono perseguitate; ed estrema attenzione se, conducendo anche responsabilmente un’auto, doveste per disgrazia investire una persona del posto, perché nessuna legge e nessun avvocato vi salverà al momento da un linciaggio; chi comanda questa gente, e ben ne conosce caratteri e debolezze, per far rispettare le leggi, tenere l’ordine ma soprattutto tenerli in pugno, usa metodi spietati e punizioni esemplari: donne fedifraghe vengono ancora lapidate, ai ladri mozzate le mani, gli assassini decapitati e, come ricorderete, un violentatore ed uccisore di bambini venne sciolto nell’acido (non mi va, ma che da noi possano tranquillamente cercare di farsi un partito politico neppure mi va) .
A parte i casi di famiglie che scappano da quei paesi per fuggirne la povertà e la violenza e vengono solo per lavorare con la volontà, che nei casi emerge, di cambiare vita ed integrarsi, troppa gente viene qui da noi con ben altro animo, coglie immediatamente la debolezza del nostro sistema e, avviando una vera e propria occupazione di fatto, non rispetta le nostre leggi e consuetudini, pretende solo senza accettare né dare alcunché (compresi quelli che vengono inviati come avanguardia terroristica, si spera non in combutta con estremisti nostrani).
Pretendono che le loro figlie frequentino le nostre scuole con il volto celato (a parte le penose disquisizioni di nostri politici, come può un insegnante distinguere chi interroga?), vogliono mandare i figli solo a loro scuole coraniche (alla faccia dell’integrazione), rifiutano di frequentare le nostre scuole pubbliche, rifiutano materie fondamentali come la nostra storia e propongono lo studio di altre materie e scendono in strada per protesta; pretendono che si tolga il crocefisso dai luoghi pubblici; in ricreazione, alle elementari di un paese vicino, una bimba araba è stata strattonata da un compagno, cose sempre successe tra bambini: subito la reazione violenta del padre, che ha “battezzato” il bambino veneto facendosi “giustizia secondo la sua legge”; e nessuno ha trovato nulla da dire, la cosa è passata sotto silenzio, per paura e per non passare per razzisti!
Peggio, in scuole e moschee nel nostro Paese troppi si mostrano aperti, mentre invece insegnano e predicano l’odio e la guerra santa contro un Occidente corrotto (su ciò in parte non hanno torto), allevano e nascondono terroristi armati responsabili di stragi internazionali; uccidono nostri soldati, che portano aiuti, per mantenere un ferreo controllo feudale sul popolo; troppi qui da noi, interrogati sul terrorismo, non condannano i responsabili ma li giustificano come sicure vittime di Nostre montature politiche, al punto di affermare, persino nei casi più manifesti, di non credere alla colpevolezza di certuni, definiti buoni padri di famiglia ed esempi per la loro comunità religiosa!
Comunque uno la metta, di fatto siamo tenuti in scacco da una organizzazione internazionale che ci ricatta, che ricatta la nostra civiltà, da terroristi che tengono in pugno la vostra, la mia, la vita di tutti! Sta forse diventando una guerra? non contro una precisa nazione e, forse proprio per questo, sta passando inosservata? Il Paese, la nostra Civiltà, sono in pericolo? Se lo stato di pericolo fosse stato dichiarato non si esiterebbe a fermare tutti i sospetti: dunque se si annunciasse uno stato di pericolo, e che si procederà al fermo di tutti i sospetti e loro fiancheggiatori, chiunque lavorasse per il terrorismo tenterebbe di tagliare la corda, e così si potrebbe avere una idea della forza del gruppo che agisce nel nostro Paese? Distinguendoli così, contemporaneamente, da tutte le brave persone che sono qui per lavorare ed integrarsi, e che devono avere la nostra amicizia ed il nostro aiuto, ma che in tale situazione hanno invece, comunque, paura?
Qualcuno oserà forse perdere i voti di buonisti e benpensanti attendisti, ed affrontare democraticamente poco democratici pacifisti, girotondini, radicalschic e prepotenti mezze lune? La situazione si deteriorerà al punto da metterci tutti gli uni contro agli altri? I potenti terroristi e fanatici predicatori sono più forti e seguiti da gente povera, ma convinta fino a sacrificare la propria vita; troppi di noi, inebriati dalle mollezze, sono invece ridotti a non credere in nulla, e non solo ad accettare perversioni e soprusi ma persino a giustificarli in nome del Politically Correct (una formula ipocrita per lasciar fare ad ognuno ciò che vuole e giustificare interessi e/o viltà).
La civiltà Romana è prosperata fino a quando ha accolto i popoli, pretendendo però il rispetto del Suo Ordine Costituito, ed ha difeso i suoi Principi con ferma convinzione d’animo e con la spada volontaria dei suoi figli migliori: quando, serva di pervertiti, mediocri e politiche del potente ed interessi privilegiati ha rinunciato e delegato i suoi Doveri, ha smesso di esistere.
Siamo prossimi ad una svolta epocale, da governare con onestà, mente libera e buon senso, ma anche con convinzione e fermo rispetto dei nostri Valori e Radici; altrimenti potenti, economia globale e predicatori dell’odio porteranno i popoli al caos di uno scontro frontale con un nuovo medioevo.

2005 9 17 - parità di diritti

Tanti extracomunitari usufruiscono del servizio sanitario senza alcun pagamento semplicemente presentando un’autocertificazione che nessuno verifica; mi è stato raccontato che in un paese contermine, durante i giochi alle elementari una bambina araba è stata strattonata da un suo compagno locale, cose sempre avvenute tra i bambini, subito seguita, secondo la legge coranica, dalla reazione violenta del padre della bambina che ha “battezzato” il bambino veneto facendosi “giustizia, e nessuno ha trovato nulla da ridire, la cosa è passata sotto silenzio per paura e per non passare per razzisti; troppi girano con auto in condizioni pericolose e senza assicurazione, ma nessuno ci mette mano, mentre un nostro operaio con problemi per arrivare a fine mese non si sogna di farlo per paura delle sanzioni e succede che debba indebitarsi; le Banche troppo spesso concedono mutui maggiori e con minori difficoltà alle famiglie degli extracomunitari; un bambino è stato investito da un’auto ed la sua comunità ha linciato l’investitore; extracomunitari di ogni nazionalità aprono imprese da noi ed esercitano il lavoro, disfandosi senza scrupolo di materiali inquinanti, facendo lavorare come schiavi loro connazionali, fregandosene delle nostre leggi e di tutte le normative e tutele cui invece le nostre imprese sono tenute e per cui sono sorvegliatissime; aziende straniere importano materiali e prodotti non conformi alle normative nazionali ma a prezzi impossibili per noi, con la conseguenza di mettere in ginocchio aziende ed sulla strada nostri padri e madri di famiglia; per tante famiglie venete è sempre stata consuetudine, non un lavoro visti l’assente o simbolico pagamento, se non addirittura un rito ed una festa la partecipazione alla vendemmia: ora girano gli elicotteri a fotografare dall’alto il “lavoro nero” e così anche i piccoli produttori o smettono o devono meccanizzare la vendemmia, con ovvio aumento dei costi; un amico con una fabbrica nel settore del legno è stato cospicuamente multato perché segnava su apposito registro solo i camion di segatura in uscita e non quelli in entrata: ma come faceva se all’entrata comperava legno e la segatura era solo un prodotto della lavorazione?
Gli hanno risposto di pagare e che la prossima volta “si inventi” le quantità, ed anche lui ormai stufo ha deciso di andarsene in pensione e di vendere l’azienda.
Andiamo avanti così, e razzismo e scontro sociale saranno inevitabili.

2005 9 17 - guai ammalarsi


Quando anni fa mi sono ammalato di un cancro, non ho avuto il tempo di piangermi addosso, poiché, data la sentenza che mi era tranquillamente sbattuta in faccia, ho dovuto preoccuparmi prima di sistemare la situazione della mia famiglia e del lavoro e poi di trovare un bravo medico, uno raro che si preoccupasse della mia salute con responsabilità passione e senza fini di carriera o di lucro: ho trovato un primario di ematologia capace, di massima esperienza ed equilibrio, con doti di grande umanità verso i pazienti, che non cerca in ogni malato l’occasione per diventare famoso o sperimentare nuove cure, che non guarda il denaro ma il malato, un grande uomo veramente raro! Ciò nonostante la malattia, per altri aspetti collegati, mi è costata un sacco di soldi.
E che dire di tanta povera gente semplice e fiduciosa, che non ha la possibilità di spendere milioni per la salute, che non é in grado di difendersi da sperimentatori senza scrupoli ed amministratori che pensano solo ad acquisire pazienti, senza preoccuparsi della competenza ed umanità del personale? E poi si trovano in pancia bende ed altri ammennicoli quando non crepano per anestesie sbagliate o operati da chirurghi che non avevano mai acquisito la laurea in medicina ed operavano tranquillamente in ospedale, con i noti stipendi, mentre troppa povera gente onesta sacrifica ogni giornata tirando all’osso ogni spesa…
Siamo talmente ben presi che sia l’oculista che l’ottico mi hanno sbagliato alla grande gli occhiali: ho dovuto, come al solito, ragionare con la mia testa ed arrangiarmi ed ora non ho più mal di testa né due occhi come fanali; ma, pensate, mi hanno risposto che ho riacquistato la vista a 54 anni, cosa che a volte succede! peccato che gli occhiali da subito fossero sbagliati.
Certo la medicina ufficiale seria ha guarito tante plaghe del passato, ma ora l’interesse economico la fa da padrone; e le case farmaceutiche, dopo che con l’ausilio di medici incompetenti e senza scrupoli, ed attraverso diete sbagliate e cibi comprati al supermercato, con l’abuso degli antibiotici ci hanno distrutto il sistema immunitario, ora per paura di perdere i clienti, parlando per bocca di presunti e prezzolati ricercatori, fanno la guerra di setta, indistintamente, alla cura Di Bella, agli erboristi seri ed al certe medicine alternative, come se la gente prima della medicina moderna non si fosse mai curata; e hanno aperto una nuova caccia alle streghe contro chi cerca di sottrargli clienti.
Certo ci sono troppi maghi, troppi pranoterapisti, troppi furbi ed imbroglioni incompetenti che speculano sulla paura ed ignoranza della gente, (ma un’altra porzione significativa fa parte della classe medica fregiandosi del travestimento del camice bianco e dell’investitura ufficiale) ma ci sono (e ci sono sempre state) persone capaci di curare patologie con le erbe, con flussi di energia, senza effetti secondari, di mettere a posto una spalla con manualità e conoscenze rare e tramandate nel tempo senza rovinarla con operazioni non necessarie, di portare sollievo ed aiuto anche in patologie senza speranza, dove l’accanimento terapeutico troppo spesso fa bene solo all’industria; il difficile è saper riconoscere questa gente e, certamente lo sfruttamento della paura, la guerra di parte ed un clima di generale integralismo culturale non ci aiutano.
Come sempre siamo soli, perciò dobbiamo fidarci del nostro istinto, del nostro intuito, dell’aiuto di Dio che non ci abbandona mai nelle grandi difficoltà; certo in un mondo fatto di persone serie, non governato dall’economia sfrenata, faremmo meno fatica, ma ogni epoca ha il suo pesante fardello; oggi non ci manca nulla, viviamo in supermercato gigante in cui ogni giorno ci “regalano” qualcosa, ma le poche cose vere che contano nella vita ci vengono quotidianamente calpestate o negate.

2005 8 30 - Microcriminalità

Tanti Vittoriesi, che si guadagnano onestamente il pane quotidiano, si “chiedono” come facciano a campare certi extracomunitari, è doveroso distinguere!, che in orari di lavoro se ne stanno seduti nei bar a fumare e bere, a continuare a telefonare con vari cellulari costosi e spendere disinvoltamente ai videogiochi! A volte accade che qualcuno di questi, che da tempo si vedeva tranquillamente in giro, viene colto per caso alla guida privo di documenti regolari (ma come mai la polizia locale tanto solerte a multare auto in sosta proprio in prossimità di quei bar non ha mai chiesto i documenti?); e sono più frequenti le liti, gli atteggiamenti strafottenti ed episodi di intolleranza, non da parte nostra!
Come sempre le varie istituzioni gridano allo scandalo, comunicano la loro solidarietà a chi è in ospedale malmenato e promettono; ma, secondo la gente, nessuno fa niente!
E così certi individui, che a casa loro sarebbero ben diversamente sistemati (flagellazione, taglio delle mani,impiccagione, etc.) si rafforzano sempre più nella convinzione di essere impuniti: da leggi sull’immigrazione e non incomplete e parzialmente applicate, da un apparato giudiziario fazioso o demotivato, dal conseguente generale degrado dell’ordine e, visto l’esempio superiore, dall’atteggiamento di leggerezza e/o rinuciatario di troppi tutori dell’ordine che, prima di sanzionarti, si accertano che tu non sia persona importante (tengo famiglia).
Tempo fa il sottoscritto alla guida della sua auto, per una infrazione non grave, è stato fermato “all’americana” da una pattuglia e poi giustamente multato; nel mentre, passavano a forte velocità degli extracomunitari, che però non venivano fermati, perché “ tanto alla prima curva avrebbero gettato via il verbale ed essendo senza fissa dimora chi li trovava?”; dunque si spreme e ci si rifà dell’extracomunitario, del prete, dell’avvocato e del potente, solo con il suddito italiano tipo perché ha un codice fiscale ed una residenza certa?
Una mattina ho chiesto a un membro della Polizia Urbana cosa si poteva fare per un extracomunitario che si sofferma troppo spesso con giovani studenti in angoli ed anfratti (un probabile mercante di morte?un pedofilo? certo non una persona per bene): mi ha risposto che era compito di altre Forze dell’Ordine e che ero io a doverle avvisare; il problema vero sarebbe che per effettuare il fermo di certi tipi è necessaria una apposita cella di cui la sede comunale non dispone (però i soldi per acquistare furgoni superaccessoriati per far meglio le multe si trovano, ma non quelli per una semplice cella, che comporterebbe un vero servizio di tutela dei cittadini, con rischi annessi, ben diverso dal “portar carte “ o far multe per divieto di sosta)
Atteggiamenti ahimé comprensibili, data la situazione, con Istituzioni che non difendono più neppure i loro dipendenti, vedi lapide a Genova per la “Vittima uccisa” al G8 dal giovane Carabiniere, ma non condivisibili! Oggi una condizione di diritto sopravvive per la buona volontà e lo spirito di servizio dei singoli che non debbono gettare la spugna.
Dove sono andati a finire il Vigile di Quartiere, le Camicie Verdi, ed altre promesse elettorali per l’ordine pubblico che vari partiti del CentroDestra avevano anteposto a qualunque programma di governo? Certo noi siamo gente lavoratrice e civile, non vogliamo fare di ogni erba un fascio, non vogliamo neppure bande di sceriffi improvvisati che potrebbero far più danno che bene; ma rivogliamo la sicurezza delle nostre zone, da Tutti il rispetto delle leggi sui temi fondamentali, che i delinquenti non di casa nostra (quelli dovrebbero semplicemente scontare le pene!) siano espulsi alla prima grana, prima che alcuni cittadini siano così incolleriti e delusi delle istituzioni da cominciare a pensare di difendersi da soli.

2005 8 25 - zanzare e formiche

Se ne vanno in ferie lasciando bidoni d’acqua a marcire, perfetti allevamenti di zanzare in cui basterebbero un paio di pesci rossi come killers; potrebbero semplicemente difendersi con zanzariere e/o con la miriade di prodotti antizanzare; invece no, devono poter tenere le finestre aperte comunque senza insetti che li disturbino! Reclamano per le zanzare fino al punto di raccogliere firme, pretendono dai Comuni la disinfestazione! Chiedono di aggravare ulteriormente la tossicità di un ambiente già troppo intossicato dai gas di scarico delle auto (la cosiddetta “benzina verde” contiene aromatici, sostituenti il piombo, ritenuti tra i maggiori responsabili di leucemie e di troppe gravi malattie del sangue e sistema linfatico), dagli impianti industriali, dai prodotti chimici iper utilizzati dall’agricoltura ed ora dall’edilizia (alla faccia delle case biologiche!), dall’abuso delle acque come fognatura, dall’uso cancerogeno di tubazioni in plastica e bottiglie in plastica per acqua e latte, dall’uso indiscriminato in un clima da texas delle onde elettromagnetiche (da due anni un ripetitore a 30 m. dalla mia camera da letto, sempre da allora continua a gonfiarmisi la milza), dalle discariche e dalla dispersione nell’ambiente di prodotti non biodegradabili (che riaffioreranno nostre vergognose vestigia agli archeologhi del futuro), dalle tante mini Chernobil (di cui mai siamo stati avvisati) causa dei cancri che prendono le ossa e nel migliore dei casi di seri problemi tiroidei.
Già troppi coleotteri e le grandi falene che da ragazzi venivano spesso a farci visita sono spariti, i ricci pure, avvelenati dai timorosi di un topolino di campagna.
E l’elicottero parte con il Cannone! Come gli addetti lo definiscono, e passa sopra via Galilei, e non solo. Passa ed irrora sopra la mia casa e la mia proprietà, sita non lungo via Galilei, ove io coltivo con metodi biologici un orticello, un frutteto ed un giardino per poter mangiare una zucchina ed una mela un po’ più sane! Pianto fiori che attirano insetti impollinatori e predatori che si cibano dei tanti parassiti favoriti da questo clima inquinato da foresta tropicale, libero coccinelle e preparo “casette” per le forbicine, semino piantine e girasoli che attirano uccelli per il loro lavoro naturale.
E il cannone distrugge tutti questi insetti, anche tutti gli sciami di api laboriose e dei simpatici bombi che visitavano il mio giardino allietandomi con i loro gentili rumori di contentezza mentre suggevano il nettare dei fiori, depista gli uccelli insettivori, “condisce” i miei pomodori.
Chissà quanto manca dacché pretendano di togliere erba ed alberi veri, per sostituirli con meravigliosi simulacri plastici, per eliminare una volta per tutte quelle fastidiose formiche!

2005 8 25 - Cambiamenti di clima

Da ragazzo sentivo mio padre dire che la Terra girava su un asse inclinato per il peso degli ignoranti:
Ahimè, da allora le stagioni sono molto cambiate con la quasi eliminazione delle mezze stagioni:
Oggi passi dal cappotto alla canottiera e viceversa .
Evidentemente l’asse terrestre deve essersi ulteriormente inclinato…

2005 6 22 - Educazione alla rinuncia

Questa nostra società italiana e’ afflitta da una gravissima carenza educativa: l’educazione alla rinuncia, che ha invece caratterizzato e dato forza, volontà, carattere, spirito di sacrificio ed eroismo ai nostri padri, ad alcuni di noi cinquantenni, ma che già ha cominciato a mancare ai nati dagli anni 60 in poi, anni caratterizzati dalla rilancio economico prima, dal boom economico poi, dalla affermazione dei nuovi ricchi dopo, ed ora dal fenomeno solo agli inizi di una altrettanto grave recessione economica, da un consumismo sfrenato, dalla supervalutazione del denaro e conseguentemente da un bilancio dei valori e culturale fortemente in negativo.
Il cittadino tipo, spesso, non sa rinunciare all’apparire, cambiando auto oltre le sue possibilità, accendendo prestiti per le ferie, arrivando ad infangarsi per ottenere i soldi necessari a mantenere un livello di vita al di sopra delle sue possibilità, per poi persino rinunciare ad essere onesto mentre lascia conti da pagare! Non sa rinunciare a mangiare in modo disordinato e smodato con i conseguenti problemi di obesità, diffusa anche tra i giovanissimi; non sa rinunciare allo stress da lavoro per avere sempre di più; abbocca ai sempre nuovi bisogni che gli vengono inculcati; per altri versi lavora poco e male, troppo spesso dimentico dei doveri insiti nella sua funzione, perché si sente non compreso e non adeguatamente pagato; donne e uomini non sanno neppure più accontentarsi della loro metà presi come sono da una frenesia sessuale indotta che si collega alla decadenza generalizzata di valori e costumi; accontentano su tutto i loro figli, disposti a proteggerli fino in età matura, anche nonostante loro manifesti gravi comportamenti; troppi bambini e giovani essendo stati abituati dalla nascita che ad ogni loro richiesta ha corrisposto un assenso incondizionato dei genitori, sono convinti che tutto gli sia dovuto senza alcun dovere da parte loro: cibarsi disordinatamente secondo la voglia (con la collaborazione di troppe madri che si stufano a preparare pasti in modo sano ed ordinato), essere promossi senza applicazione e sacrificio nello studio (complice una scuola che ha scambiato il diritto di tutti allo studio con il dovere di dare a tutti, comunque…, un titolo di studio), avere diritto ad un posto di lavoro anche senza averne acquisita la necessaria preparazione, vivere al di sopra delle proprie possibilità succhiando quanto resta a poveri genitori pensionati o addirittura arrivando alla violenza per ottenere ciò che vogliono; oppure, in alternativa, giungendo alla depressione, ad una vita quasi vegetativa, al suicidio.
Che società stiamo allevando? Quale domani ci attende?
Imparare fin da piccoli che è necessario rinunciare a qualche cosa ci prepara a saper scegliere tra le cose fondamentali e quelle opzionali, ci insegna il rispetto del prossimo, ci da’ la forza di superare le gravi avversità che tutti, prima o poi, incontriamo durante la vita, forma cittadini attenti e responsabili.
Ma la tv, odierno “pifferaio magico” sul libro paga del potere economico ci presenta il sogno quotidiano: come fare a salvare i nostri figli?
Anche se la lotta contro questo mostro sarà probabilmente perdente (e ci ritroveremo senza accorgercene in un girone dantesco da cui l’uscita ci costerà qualche secolo di inciviltà) la nostra cultura secolare, la nostra fede ci impongono di non mollare; solo se ogni persona attenta darà il suo contributo, senza dimenticarsene causa i pressanti problemi della quotidianità, avremo qualche speranza di traghettare questa umanità verso un futuro migliore di quello che la ragione, invece, ci fa prevedere.

2005 6 22 - Commercio di carne umana

Troppo spesso ci poniamo il problema degli extracomunitari in modo errato, sconfinando addirittura nel razzismo.
Quello che invece ci deve preoccupare e’ che in Italia, un Paese democratico, un Paese che si definisce civile, di fatto qualcuno eserciti il commercio di carne umana: donne costrette alla prostituzione; camionisti e scafisti che trasbordano, in condizioni drammatiche, nel nostro suolo immigrati clandestini ricavandone lauti compensi ed esercitando, di fatto, la tratta di persone senza mai essere efficacemente puniti e fermati; loschi individui che fanno i miliardi con la tratta di bambini per il commercio degli organi o per luridi incontri pedofili; popoli nostri ospiti che riducono in schiavitù loro connazionali qui, nel nostro paese!
Come mai i nostri politici si sono limitati a discutere su come risolvere solo il problema dell’immigrazione in genere, ma nessuno ha mai avviato una raccolta di firme finalizzata ad una proposta di legge che entri nel merito in modo concreto? Lancio una proposta: raccogliere le firme per presentare una proposta di legge che renda reato penale perseguibile l’immigrazione clandestina e che preveda l’applicazione dell’estensione dell’articolo 41 bis del codice a tutti coloro che commerciano in persone e riducono altri uomini in schiavitù.

2005 4 22 - Badanti e pizzo

Dal Gazzettino di oggi, la notizia di extracomunitari che sfruttavano loro connazionali chiedendo il pizzo sul lavoro come badanti, ecc.
Mercanti di schiavi che hanno condotto poveri disperati senza alcuna forma di regola a lavorare da noi il lunedì ed il sabato li riconducevano in patria, si sente che in pochi anni hanno fatto i miliardi, che ora sono proprietari di imprese, che si propongono come “veri” acquirenti di borghi obsoleti per trasformarli in “appartamenti…” ove obbligare a risiedere altri poveretti che vogliono lavorare da noi con le loro famiglie, in barba a tutte le nostre regole.
Altri, assai più silenziosi, oltre a distruggere buona parte della nostra imprenditoria, ad acquistare tante delle nostre attività commerciali per lo più fallimentari per cui ci si chiede come facciano poi a tenerle aperte, ammassano persone in spazi ridotti per farle lavorare e le trattano peggio che nel medioevo, ma non sul loro suolo natio: qui nella nostra Europa, nel nostro Paese, nelle nostre città, senza che nessuna dica e faccia niente, forze sindacali per prime! Mentre le nostre piccole aziende artigianali sono soffocate da pretese sempre maggiori, dalla burocrazia, dai costi, dalla recessione, dalla concorrenza che, definire sleale, e’ solo un eufemismo.
Cominciano dunque a risaltare fatti noti da tempo alla gente che vive tra la gente.
Ma la speranza che qualcuno ci metta mano in tempi ammissibili e’ pia illusione, fin tanto che non si comprenderà che l’unica via d’uscita parte dall’educare e moralizzare, prima di tutto, con l’esempio dall’alto; intanto il Paese crollerà sempre più giù, ed in questi giorni hanno goduto gli onori della cronaca (nera), e quindi potrebbero non essere un caso isolato (ricordiamo anche la Uno Bianca), persino degli agenti che estorcevano ai malviventi, in un triste contesto di umana miseria.

2005 4 09 - Risposta detrattore Manzoni

Ho letto con dispiacere sul Quindicinale la risposta del sig Giovanni Favara, al Sig. Lorenzo Manzoni.
Ritengo legittimo lo sfogo del sig. Manzoni perché da anni con assoluta abnegazione, in prima persona, al di fuori dai partiti, sta concretamente portando aiuti umanitari consistenti in vestiario, generi alimentari di prima necessità e persino medicinali agli italiani residenti in Argentina, alle fasce più deboli in zone come il Rio Negro, ad oltre 1500 km. dalla capitale, tuttora in assai difficili situazioni economiche e sanitarie.
Sta facendo tutto da solo, in condizioni di salute precarie ed economiche non certo floride, spesso persino contrastato dalle stesse forze politiche, con tanta buona volontà e con l’impegno che da sempre lo contraddistinguono, ed è stato ringraziato formalmente dai Membri del Governo dell’Argentina, con lustro oltre che per sé stesso anche per la Città di Vittorio Veneto.
Ecco perché L. Manzoni, economo dell’associazione Mutilati ed invalidi, socio dell’associazione Marinai d’Italia e dell’Associazione Acropolis, dopo aver agito concretamente e non chiacchierato come troppi oggi sanno solo fare, può permettersi di esprimere un giudizio che, tra l’altro, non vuole essere una sentenza razzista come Lei, forse accecato dalla faziosità politica, ha voluto strumentalmente evidenziare!
Alle persone perbene, che lei tanto deride ed offende, non è certo sfuggito che il sig. Manzoni intendeva solo che prima dei luoghi di culto, e si è riferito alla Moschea divenuta strumentalmente l’unico problema dei cittadini extracomunitari mentre nei fatti è l’ultimo dei loro problemi di integrazione, è prioritario destinare fondi per aiutare le classi più deboli dei nostri anziani, con casi di vergognose pensioni ma troppo dignitosi, com’è nella nostra educazione e cultura, per reclamare con arroganza i loro diritti. Certo il presente governo avrebbe dovuto fare di più, ma certamente non sono sue responsabilità la voragine di debito pubblico e le politiche di dissennato garantismo che hanno condotto l’Italia nella difficile situazione attuale, cosa che Lei invece con faziosità sostiene, da cui, complice la situazione economica mondiale, non è semplice tirar fuori il nostro Paese anche con capacità e buona volontà. E non mi pare che uno Stato giusto possa privilegiare gli extracomunitari ai propri figli, come invece ha già fatto e vorrebbe continuare a fare certa parte politica, che ha abbandonati i proletari italiani per scegliere un nuovo e più consistente bacino di voti.
Cultura dunque della solidarietà, intesa come parole ed opere verso i meno fortunati, come disponibilità al rispetto ed alla convivenza anche con culture diverse che dimostrino senza arroganza con i fatti, anche attraverso la presa di distanze e la denuncia di criminali e terroristi, seria volontà ed onesto impegno di inserirsi ed integrarsi, accettando e rispettando norme usi e tradizioni della nostra civiltà: in una scaletta di giustizia e di merito, in cui i nostri padri meritano certamente la priorità; senza esternazioni di razzismo al contrario e giustificazioni se non addirittura incitazioni del terrorismo, che ci capita di sentire giustificate da politicastri e affaristi senza valori né scrupoli.
E per piacere lasci dormire il sonno dei giusti ai nostri eroi che hanno versato il loro sangue nel Piave, nel Grappa e nei nostri confini, perché certamente a loro non potrebbe impunemente raccontare che la Religione Cristiana non è parte di noi!

2005 4 05 - Commento risultati elettorali

Il Veneto, con la Lombardia, si presenta in controtendenza e decreta il successo del Governo di Centrodestra. Se, nonostante tutto, la locomotiva d’Italia promuove questo Governo la cosa deve far pensare che il consenso di popolazione e forza lavoro (che qui sono quasi equivalenti) e’ andato verso il Centrodestra. Si evince una voglia forte di federalismo ed autonomia regionale sia amministrativa che economica (leggi voto alla Lega e al PNE). Nel confronto, in provincia di Treviso, la Lega risulta ampiamente vincitrice, con punte fino a percentuali comunali del 46.5% e l’unica insieme a F.I. con risultati con 2 cifre in ogni comune del mandamento elettorale (95 Comuni); notevolissimo il risultato del PNE con il 15.6 %. F.I. pur essendo forza non radicata nel territorio con circoli attivisti, viene vista in accordo con le esigenze regionali ed ha contenuto il calo meglio che nel resto delle regioni. A.N., vista sempre più come partito che cerca più consenso nel Centrosud che nel Nord, che rinnega le proprie origini e, peggio ancora, le promesse elettorali (in tema di Islam e voto agli extracomunitari) ha dimezzato il suo elettorato; hanno pesato i logoranti ed insanabili contrasti interni, una continua e disgregante faida interna per motivi di interessi particolari e non certamente comuni ai problemi dei votanti, arrivati al punto di non candidare, all’ultimo minuto, persino il capogruppo in Consiglio Regionale; ha pesato la crisi di governo mossa da Fini e da Follini, vista da tanti cittadini come una ricerca di “sedie” ed assai rischiosa per la stabilità del Governo; a ciò si e’ unita nel trevigiano la forte disgregazione operata da chi ha diretto il partito come un feudo, complice l’assenza del partito, eliminando gli uomini ed i circoli più attivi e numerosi, ed ha scelto candidati, per lo più non radicati ne’ rappresentativi (con personaggi ripescati che hanno raccolto 16 voti: da vergognarsi per la pretesa di essersi candidati), con la sola finalità di cercare di teleguidare una vittoria personale, riuscendo a perdere per la seconda volta, nonostante investimenti faraonici, ed a distruggere A.N. nella provincia; a Vittorio Veneto in particolare dimezzati (circa 700) i Voti di A.N. rispetto al 2000, in cui il sottoscritto, già capogruppo di A.N. e candidato alle Regionali raccolse 409 preferenze (ca. 700 in provincia), su 1413 voti, con una percentuale ben più ampia anche allora della media provinciale. In controtendenza provinciale e regionale Vittorio Veneto, Caposaldo Provinciale nel risultato della Sinistra con un 27% che la dice lunga! Ma neppure ciò e’ bastato a conservare il posto di consigliere regionale ad una candidata della sinistra, che nei 5 anni precedenti non si e’ preoccupata o non e’ riuscita a portare concreti vantaggi alla sua e nostra Città. Anche il voto a Treviso Città, scarso alla Lega ed al Centrodestra e forte verso la Sinistra, dimostra che il voto provinciale e regionale derivano assai più dal consenso della popolazione e del mondo di chi lavora, che da quello delle classi professionali ed industriali.

2005 4 04 - E' morto il Papa

E’ morto un grande Papa, un grande uomo che ha dato tanto all’intero pianeta e passerà alla Storia.

2005 3 30 - Papa malato

Trovo veramente di pessimo gusto che i media continuino a parlare del nostro Santo Padre, in questo momento di grave malattia, come se fosse già morto.

2005 3 24 - Extracomunitari

Non dobbiamo essere razzisti per l’origine o il colore della pelle.
Non possiamo quindi lucidamente schierarci contro la presenza degli extrtacomunitari solo per odio di campanile o per il loro numero ormai, per certi versi, ingombrante: tanti sono brave persone che cercano un miglioramento della vita, tanti altri purtroppo sono nullafacenti, ladri; ma anche tra di noi le due categorie erano già abbastanza rappresentate prima che loro arrivassero. Oggi abbiamo più che mai bisogno di personale che svolga alcuni lavori manuali necessari perché decenni di cultura sbagliata, di educazione familiare errata, di scolarizzazione non più selettiva per il merito ma socialmente garantita (come se tutti fossimo uguali per tipo di intelligenza e predisposizioni) hanno creato una classe di diplomati e laureati, ahimè spesso sottoccupati quando non disoccupati e, soprattutto, hanno tolto dignità al lavoro manuale che, non dimentichiamolo, ha fatto grande il nostro Paese! Schiere di persone non vogliono fare fatica ed avere i soldi facili. E così, lasciato profondamente scoperto un fianco della nostra economia, siamo ormai obbligati a dipendere dagli altri. E’ evidente che sotto il cielo del medesimo Stato e di Dio, tutti gli uomini di buona volontà devono avere i medesimi diritti ed i medesimi doveri. Sta quindi a chi ci governa dirimere la non semplice questione, schiava degli interessi politici, economici e di parte.
Una sovrabbondante porzione di ipocriti, mentre denunciavano il razzismo della Destra, hanno sfruttato povera gente straniera come domestici nelle loro dimore signorili e come operai non in regola nelle loro fabbriche; certe politiche cieche e razziste di certa Destra cavalcano il risentimento verso gli extracomunitari di una porzione della popolazione che, troppo spesso, si vede malmenata e derubata in casa, e ripensa a quando erano stati anche loro immigranti e, ricorda, entravano regolarmente, con il libretto di lavoro, con gli occhi bassi; per meri interessi di voti e di potere, una certa Sinistra arriva al punto contrario di difendere ogni comportamento e richiesta di chi, giunto magari non suonando il campanello della porta, e’ attivista più del pretendere e dello sbraitare contro gli Italiani che del lavoro e dell’integrazione; e così emergono casi di facilitazioni maggiori per gli extracomunitari che per i nostri concittadini, magari anziani e/o alle soglie della nuova povertà, senza considerazione per costoro che hanno contribuito a costruire con il proprio impegno e lavoro questo Paese; e queste responsabilità diffondono il seme dello scontro sociale.
Lo Stato deve aiutare i cittadini in stato di bisogno, tutti in modo eguale, e deve intervenire per isolare e mettere in condizione di non arrecare danno quanti non seguono le direttive consolidate: deve educare. L’equa applicazione della giustizia e l’educazione civile, sia tra i nostri paesani che nei confronti dei nostri ospiti, l’ingresso regolato da necessità dimostrate di forza lavoro, la nostra disponibilità ad accogliere ed integrare chi con buona volontà e rispetto per i nostri usi e costumi batte alla nostra porta, rappresentano l’inizio per una comune civile convivenza; la torre di babele, l’inefficienza, la clandestinità, il razzismo nei due sensi, la volontà di non volersi integrare ed il fanatismo religioso, sono il contorno di un brutto vivere quotidiano che non potrà che sfociare nei ghetti, nel contrasto sociale/razziale e in pericolose forme tardive di controllo che, proprio per la loro motivazione, potrebbero colpire ciecamente anche chi non lo merita.
Nel frattempo, mentre da anni classi dirigenti si fanno i loro affari, politicastri, sobillatori imbonitori e mercanti riempiranno le loro bisacce e, quando non ci sarà più nulla da depredare, se ne andranno altrove.

2005 3 22 - Sanità

I grandi reparti ospedalieri usano ormai protocolli standard su tutti i malati con la medesima patologia; anche se certuni muoiono e’ fatta salva la statistica, tanto importante per convincere i malati prima della cura, ma che non consola i parenti dei deceduti: e’ sempre più raro il Medico geniale, il Primario che si prende la responsabilità di personalizzare la cura sulla persona, anche perché il Regime della Mediocrità chiude prima la strada alle menti migliori. Un’infermiera uccide i pazienti. Chirurghi noti usano valvole cardiache avariate e, peggio ancora, arrivano ad operare persone che non ne avrebbero avuto alcun bisogno. Persone muoiono improvvisamente per errori madornali. Troppi medici della mutua, per rubarsi i pazienti, prescrivono farmaci costosi, spesso inutili quando non dannosi, a persone che credono di poter curare con i farmaci le loro ben più profonde ansietà ed incertezze sul futuro, mentre invece foraggiano la civiltà degli sprechi.
Pazienti, invece, con gravissime patologie devono a volte rinunciare, per problemi economici, ad un farmaco che lenirebbe altre patologie collaterali, ma che non risulta compreso nei farmaci “passati” per la loro malattia. La sanità, dunque, peggiora soprattutto per il peggioramento di troppi suoi addetti interessati più allo stipendio, come se fossero nella catena di montaggio, che al servizio della gente. Una parte politica grida allo scandalo che, anche nel Nord Italia, si starebbe peggiorando, che e’ una vergogna attendere mesi per una visita, mentre a pagamento la si ottiene subito! E allora che dire di quei medici, troppo spesso anche politicizzati, che con la complicità di altri addetti ricevono più malati in ambulatori privati che in ospedale? Per fortuna che altri medici ed addetti, solo per inclinazione personale quasi mai per merito dell’organizzazione, riscattano la situazione con amore, dedizione, pazienza e competenza.

2005 3 21 - Capagna elettorale

Una vittoriese, in carriera politica, regala a famiglie un libro sul Vajont; peccato che arrivi con il prezzo non cancellato … esistono anche le etichette omaggio. Prodi chiede un contributo attraverso un conto corrente postale… Troppi partiti, che lamentano assenza di risorse al punto da aver convinto per anni i propri militanti ad autotassarsi per portare avanti qualsiasi minima iniziativa, in alcuni casi chiedono persino un …biglietto di ingresso… ai candidati e mettono in prima fila personaggi che, nelle campagne elettorali importanti (dalle Regionali in su), spendono cifre inimmaginabili. Se fossero soldi loro, sarebbe chiara dimostrazione che oggi solo i potenti possono raggiungere traguardi politici importanti, sancendo definitivamente il primato dell’Economia su Idealità, sociale e politica; se invece sono stati così bravi a convincere gli Sponsor perché, una volta eletti, perdono improvvisamente tali capacità imprenditoriali che, se usate con buona fede e responsabilità, servirebbero a recuperare i fondi necessari per dare risposte ai cittadini? Il trionfo odierno della faziosità sulla correttezza lo si può rilevare anche nella mancanza di collaborazione di taluni che, trincerandosi dietro la burocrazia, pare abbiano rifiutato l’indirizzario ad alcuni mentre gia’ lo avevano consegnato ad altri: ciò non ci porterà al bene, la vittoria degli uomini giusti, e, senza che la maggioranza se ne rendano conto, ci sta avviando dalla baruffa al malessere! Una politica che a Sinistra o a Destra non educa la gente ma mira alla soddisfazione degli interessi di parte ed alla liberalizzazione di droghe ed istinti (panem et circences) sta cancellando secoli di valori e spiritualità e ci sta proiettando nel “nuovo feudalesimo”. Chissà se riusciremo a conservare valori e spiritualità per i tempi migliori. Acropolis ci prova.

2005 3 14 - Morti uguali

Non ci possono essere morti di serie A e morti di serie B , ne’ tanto meno a distanza di 60 anni può essere ancora possibile dimenticare, nascondere sotto l’ampia coltre dell’omertà’ fomentata dalla paura o, peggio ancora, falsare la verità su tante vittime. Ciò non significa voler cambiare la Storia che, fino ad ora, e’ stata promossa ed insegnata dai vincitori, poiché spetterà agli Storici ed al Tempo scrivere la Storia di avvenimenti ancora troppo vicini a noi; ma e’ doveroso restituire il ricordo e la dignità ai caduti, militari e civili, che giacciono insepolti in tante foibe, vittime della barbarie partigiana.
Come mai questa società è così disponibile a concedere che maestri islamici insegnino a studenti islamici residenti in Italia una storia di parte agli antipodi di quella dell’Occidente, con quanto ne consegue, mentre quando qualcuno ha cercato di presentare una faccia diversa della storia italiana si è indignata ed ha perseguitato e tacitato i temerari e solo da poco è arrivata a dire che comunque questi caduti non meritano dignità perché hanno combattuto dalla parte sbagliata? Non è che sotto questa strumentalizzazione si stia ancora cercando di trattenere a sé una serie di privilegi, interessi e bonus guadagnati nel tempo per il solo fatto dell’appartenenza alla fazione dei vincitori? Come altrimenti si potrebbe spiegare il macroscopico incremento del numero di combattenti negli anni del dopoguerra rispetto a quanto autonomamente dichiarato nei primissimi momenti dal CNL e dagli stessi capi brigata?
In questo paese si potrà fare politica seria solo se alcune fondamentali verità saranno unanimemente riconosciute e, soprattutto, quando l’altra parte comprenderà che dopo 60 anni non si può ancora odiare l’avversario come è avvenuto solo in Italia; se ciò non avverrà, la storia comunque farà il suo corso e chi continuerà nel male, come per certuni è stato costume, credo che solo del male ne trarrà.

2004 11 09 - lettera Ultima Crociata

Egregio Direttore de “L’Ultima Crociata”
leggendo l’editoriale sul “Bus de la Lum” mi sono ritrovato citato.
Ricordo ancora i racconti di mio padre, prof. Lino Franco, volontario a 17 anni della X Mas, battaglione Barbarigo, combattente ad Anzio/Nettuno, uomo di forte personalità che nel dopoguerra si dedicò a riunire politicamente i sopravvissuti, ma soprattutto alla ricerca e recupero delle salme delle vittime trucidate nelle nostre zone. Ricordo di un padre, da Milano, che cercava la salma del figlio (mi pare del Valanga) trucidato in zona e mai ritrovato, che venne a casa nostra perché sapeva dell’opera pia di recupero di mio padre ed alcuni amici, e che volle portare con sé i resti di un ignoto, anche se non suo figlio, per darli alla madre che stava letteralmente impazzendo dal dolore. Mio Padre deceduto nel 1969 (avevo 16 anni) raccontava delle sue discese nel primo dopoguerra nella foiba ed in particolare quando guidò il citato Gruppo Speleologico di Trieste proprio nella discesa in cui vennero raccolti i pietosi resti (mi pare nel ’53), e di altre successive di completamento, compresa quella del ‘64.
Mi ricordo anche i particolari raccapriccianti su come venivano fatte precipitare le vittime (militari ma anche vecchi e donne in cinta): dopo una salita, vero e proprio calvario di insulti ed altro…, venivano fatti salire, legati con il filo di ferro, su un tronco che poi veniva fatto ruotare per precipitare i disgraziati nel baratro o, come brutale variante dei boia, venivano fatte salire in coppia sul tronco, legate con il filo spinato, e con un colpo di pistola alla testa veniva ucciso l’uno che trascinava l’altro vivo nella voragine (fortunato chi riceveva il colpo in testa!); mi ricordo particolari ancor più raccapriccianti su gravissime percosse e menomazioni sessuali inferte alle vittime, e mi è rimasto impresso il caso di un uomo ritrovato in piedi, appoggiato col dorso alla parete verticale di uno spuntone di roccia, sopravvissuto … orrore… alla caduta, e i disperati ed inascoltati lamenti anche di ina donna in cinta che ci tramanda la memoria locale.
Dall’epoca dei ritrovamenti fino alla sua morte, mio padre ogni anno raggruppando numerosi volontari provvedeva a commemorare con fiori i morti di Revine (uccisi a badilate!), alcune salme che aveva recuperato e fatto tumulare in Cimitero a Vittorio V.to (misteriosamente sparite subito dopo la sua morte) ed altri caduti nei cimiteri locali, le foibe locali ed in particolare il Bus de la Lum, ed organizzava una copia della “befana fascista” per sopravvissuti e parenti.
Dopo la sua morte in breve tutto si dissolse, finché ai primi anni ‘80 ripresi io con pochi amici, più numerosi in seguito, a commemorare i morti del Bus de la Lum, sempre nella Settimana dei Morti, fino ai giorni nostri; continuo anche ad occuparmi della protezione e difesa di alcuni siti soggetti a periodici tentativi di “cancellazione della Storia” da parte di amministrazioni locali.
Nel frattempo un amico mi presentò il rag. Cavini, uomo onesto, serio ricercatore e grande studioso degli infoibamenti: entrai nel gruppo ed al rinnovo delle cariche, quando Cavini fu rinominato presidente, venni nominato vicepresidente del Comitato Onoranze Infoibati; non ricordo gli avvenimenti relativi all’affollata assemblea, da Lei citata, in cui sarebbe stato eletto presidente Pirina (credo una successiva seduta dopo la morte del rag. Cavini), che invece ben rammento si fece consegnare i famosi memoriali di Cavini dalla Vedova.
Non amo le manifestazioni solo esteriori, non trovo degno il paludarsi con uniformi da milite fascista di miei coetanei che non hanno l’età per aver combattuto, e disapprovo le dispute inutili (unite all’eccesso di individualismo e …forse ad desiderio di careghe) che troppe volte ci hanno ridotto ad un’armata Brancaleone di nostalgici inascoltati; perciò iniziai concretamente ad operare con Cavini seguendolo, raccogliendo testimonianze, ricercando contatti con Don Corinno, con un responsabile dell’esercito di Roma e con altre persone informate.
Ma poi Cavini ebbe un grave incidente, talmente limitante da porre di fatto fine al suo operare finché, nel sonno, serenamente, morì a casa del fratello che, dopo anni, era andato a ritrovare.
In breve i soliti personalismi portarono alla ormai, per noi di Destra, usuale frammentazione e quindi ritornai da solo con i soliti amici a continuare a commemorare i caduti, a dare supporto a Don Corinno (che tra l’altro per 12 anni ha aiutato la mia famiglia nella salute) ora seriamente ammalato.
Nel 1993 entrai fiducioso in A.N., anche nella illusione che finalmente si restituissero dignità e memoria ai nostri morti da troppi anni in attesa, subito eletto capogruppo in Consiglio Comunale a Vittorio Veneto, poi nell’Esecutivo Provinciale e quindi candidato alle Regionali del 2000; ma dopo le dichiarazioni di Fini e per il logorio Interno a cui ero sottoposto, me ne sono uscito dando vita alla nuova Associazione Acropolis. Nel frattempo, mi sono ritrovato a difendere…è proprio il caso di dirlo… Pirina, completamente attaccato da vecchi partigiani e da giovani militanti con le bandiere rosse, durante la presentazione del suo libro a Vittorio Veneto, abbandonato dalla stessa Amministrazione Leghista che prima gli aveva garantito l’ appoggio.
Anche recentemente ho chiesto all’ANPI una cerimonia comune affinché il monumento vittoriese divenisse monumento di tutti i caduti ma, com’era prevedibile, mi è stato risposto che i morti non sono tutti eguali e che la mia parte politica prima avrebbe dovuto chiedere scusa.
Pochi giorni fa ho replicato così “… la Pari Dignità dei Morti! In Spagna ed in altri Paesi esistono luoghi consacrati in cui parenti, fratelli,avversari in combattimento, sono ritrovabili, magari sepolti in 2 cimiteri diversi, ad Esempio di come ci si deve porre. Chiedo ancora, quindi, una cerimonia commovente tra i sopravvissuti delle 2 Parti in cui ciascuno porti fiori per i morti altrui, per chiudere una tragedia che colpì e divise le famiglie.
Quali motivi condivisibili possono giustificare invece l’accanimento di certuni a tener vivi odi e divisioni? Certamente non le paure di chi si è reso responsabile dell’assassinio di donne vecchi e persone inermi, rapiti dalle loro case di notte e dai carceri con le ambulanze, poi infoibati vivi o uccisi a colpi di badile solo per dar sfogo a invidie e vendette personali ! “
Ed il caso vuole che, proprio nel frattempo, il Comune di Follina (di Centro sinistra) ha commemorato i poveri resti di “fratelli austriaci” caduti durante la Grande Guerra! E’ evidente che i buoni rapporti veneto/austriaci giovino ai rapporti di scambio culturale ed…economico, mentre i “cattivi” fratelli italiani, veneti, uccisi di solito per odi e vendette personali o per rapina dei beni personali, sono morti di serie B, ed è meglio non ricordarli per non ammettere la bestialità ingiustificabile di certuni, continuando a strumentalizzare il Presente, come già il Passato, per vantaggi politici personali.
Un paio d’anni fa ho scritto al responsabile di Belluno, a riguardo della doppia Commemorazione che negli ultimi anni viene fatta per i caduti del Bus de la Lum, chiedendo di unificare la cadenza della Commemorazione, senza ottenerne risposta: la cerimonia, a mio parere, andrebbe infatti spostata in data diversa dal 25 luglio, compreso nei periodi di ferie degli italiani, con assai minor affluenza di quella auspicabile: dobbiamo infatti cercare di tramandare, a giovani distratti ed impreparati, le motivazioni (nell’odierno contesto sociale incomprensibili) del sacrificio della vita per un’idea in cambio, non di denaro, ma della difesa ad ogni costo di principi e valori comuni. Per il medesimo scopo da qualche tempo ho fotografato il sito del Bus de la Lum e mi sto interessando presso le Autorità, vista anche la mia professione, per erigere un semplice altare in pietra naturale ed apporre una lapide che precisi che in quel luogo, diversamente da come molti ignorantemente credono o sono stati male informati, non furono i fascisti a trucidare “eroi partigiani”, ma quest’ultimi ad assassinare barbaramente anche molta gente inerme che non era neppure fascista.
“Silentes loquimur”, i nostri Morti parlano con il loro silenzio, dice la Croce di Don Corinno; ma noi dobbiamo farci sentire sempre più forte per non lasciare dimenticato il loro sacrificio.
Le allego alcune foto della nostra cerimonia al Bus de la Lum.
Cordiali saluti
Vittorio Veneto 09/11/2004