martedì 10 luglio 2007

Tolleranza

Stiamo vivendo in un clima di decadenza generale, della società, dei costumi ma soprattutto (quale la causa e quale l’effetto?) della logica razionale, del cosiddetto buon senso che dovrebbe illuminare qualunque dissertazione, dell’etica da secoli condivisa. Invece con-vivono, comunque ed ovunque, ignavia/decadenza delle menti con consumo dell’informazione/integralismo razionale.
Nel particolare mi capita di incontrare ed apprezzare, non di tollerare, sempre un numero maggiore di extracomunitari, specie tra i giovani, dotati di voglia di apprendere e lavorare, educazione e disponibilità di animo ben maggiori di quelle di tanti connazionali, specie tra i giovani. Ciò però non mi impedisce di osservare una moltitudine di extracomunitari ma anche di italiani che non entrano in questo campo di benevola osservazione e di stillare delle statistiche di appartenenza, per generalizzazione, a diverse categorie: ciò in apparente contrasto (per tante teste indottrinate e povere) con la constatazione iniziale. Forse dire che certi popoli sono di indole fannullona (secondo i nostri canoni di sviluppo per una consolidata e giustificata, dal numero, alta percentuale che vive di espedienti fuori dal legale consenso e rifugge, anche quando aiutata, il lavoro nel senso da noi condiviso) equivale a dire (o a voler capire…) che tutti gli appartenenti a quei popoli sono dei fannulloni o, per dimostrazione inversa, che tutti i veneti sono lavoratori ed onesti?
In questo clima evidentemente sì !
Ma lo scrivente vuole avvalersi ancora della facoltà di pensare (anche sbagliando) e di potersi esprimere in modo generico, su taluni argomenti, per poter conservare la capacità intellettuale e la disponibilità di animo a riconoscere tra il generale il particolare. Quanto dovrebbe fare un Buon Governo nei confronti di cittadini ed ospiti, senza integralismi o buonismi ma con Giustizia.
Ma in tempi di integralismo, chi pensa va eliminato…
E’ dagli ultimi anni del Liceo, ma soprattutto dai tempi dell’Università, a Venezia, che vedo crescere con prepotenza questo tumore della società, che si mangia le menti.
In un’italia che non ha saputo (o meglio, per meri interessi di parte, non ha voluto) riunire i suoi figli dopo una sanguinosa guerra fratricida, si sta connotando una situazione che pare la prosecuzione dello scontro degli anni settanta (divide et impera); mentre violenza, microcriminalità, affarismo, perversioni, suicidi, distruzione delle famiglie aumentano tangibilmente, il buon senso e la disponibilità verso il prossimo dei cittadini diminuiscono; ed intanto i veri Padroni ridono.

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