sabato 7 febbraio 2015

DISCORSO A CASTELBRANDO

Le problematiche che viviamo oggi non avvengono per caso ma rappresdentano la logica conseguenza di decisioni politiche e di potere che hanno avuto inizio con il 68.
Nel dopoguerra, il sistema istituzionale e burocratico aveva continuato a funzionare bene  reggendosi su  leggi e regolamenti chiari e su personale per lo più ancora di epoca fascista istruito alle regole di dovere serietà ed efficienza.
Un sessantotto, che tanti di sinistra ancora vagheggiano con vero nostalgismo come momento di libertà contro la proprietà privata ed ogni tipo di potere, di fatto ha rappresentato il casino imperante, il 6 politico, l’amore libero, l’esproprio proletario, l’anarchia come modello, l’odio per ogni istituzione in una falsa intenzione di libertà e, soprattutto il condizionamento delle masse e di buona parte degli studenti all’utopia marxista/maoista.
Le conseguenze sono state una continua e progressista occupazione della scuola, delle istituzioni, dei servizi pubblici, del mondo del lavoro e persino di parte delle Forze Armate e dell’Ordine e della Chiesa, con apice nei centri del Potere Economico (banche) e Politico e sindacalizzazione generalizzata.
  • E’ stata minata la scuola nel suo rapporto di gerarchia Studente Insegnante sostituendo al concetto millenario del dovere e del merito il diritto allo studio e alla promozione : il demone non ha più parlato sommessamente nell’orecchio del singolo ma con il megafono ha incitato masse instupidite al diritto alla laurea senza fatica: risultato la ovvia selezione della vita, con migliaia di laureati senza posto di lavoro, pochi sottoccupati  e sindacalizzati con stipendi più bassi dell’operaio oggi più ricercato del laureato, perché nessuno vuole più sporcarsi le mani.
  • Dipendenti delle pubbliche istituzioni  asserviti alla tessera di partito che di fatto ridiventano forza elettorale ad ogni occasione utile, per i quali la carriera dipende da fedeltà e raccomandazioni: il trionfo della mediocrità e dell’assenteismo, con dirigenti che per primi si fanno i fatti loro a stipendi fatasmagorici.
  • dipendenti privati pronti ad occupare le aziende invidiosi del padrone ma non altrettanto disponibili a dare per il futuro dell’azienda; giovani che cercano i posti senza responsabilità  non per necessità ma per scelta di vita: la morte dell’ambizione e della sana competizione tra le persone.

La decadenza continua, con ogni valore basilare che forma la nostra Storia di millenni, che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo per la nostra fantasia, per la nostra capacità manuale ed artigianale ed artistica,  che è stato sostituito dal dio profitto.
Con la lenta caduta anche della religione e di ogni etica e morale, il consumismo più sfrenato, la corruzione, il menefreghismo generalizzato e  varie forme di perversione anche sessuale oggi imperversano; non c’è spazio per le persone intelligenti (che espatriano o si condannano ad una vita triste), per le persone serie oneste ed applicate, ma soltanto per una pletora di cortigiani, di carrieristi, di opportunisti, di cosiddetti furbi; ogni baluardo degli antichi valori fondanti è stato rosicchiato da schiere di topi comandati dai pifferai dell’economia globale e della politica affaristica.

Per avere potere la sinistra ha prima messo a ferro e fuoco l’economia e lo stato sociale per entrare nella stanza dei bottoni con i Poteri Economici Forti. Poi quando dopo aver rovinato la società ed il mondo del lavoro quando l’operaio italiano ed il laureato italiano non erano più recuperabili ha approfittato della migrazione dei paesi poveri per dare nuovi schiavi al mondo del lavoro, blaterando ed inveendo contro i legalisti che pensano che a casa loro si possa entrare solo se invitati e per la porta principale. 
Ora però i Poteri Forti si stanno anche scrollando di dosso la sinistra, sono decisi a portarci in miseria neomedievale per avviare un nuovo/antico sistema economico con pochi  potenti asserviti  da moltitudini miserabili.
E’ questo il futuro che vogliamo sia destinato ai giovani?
Proprio il Veneto, con la sua memorabile spinta industriale ed economica , che di fatto insieme a poche altre regioni ha mantenuto in piedi l’italia, oggi è quello che patisce maggiormente.
Campagne abbandonate, aziende esportate nella vicina ex jugoslavia, piccole realtà artigianali e professionali sull’orlo del fallimento per costi, tasse e la piaga degli insoluti, attuale malcostume sempre più dilagante a cui nessuno pensa di metter freno, fallimenti e suicidi a ripetizione! Piccolo commercio ucciso dal dilagare dei Centri Commerciali che cominciano ad autoeliminarsi per la crisi economica che risparmia e favorisce solo i potenti; furti e rapine all’ordine del giorno, con bande organizzate da oltre confine che vengono e se ne vanno indisturbate.
E così i veneti cominciano a difendersi da soli!  
Famiglie in crisi economica e, peggio, unità sociale fondamentale oggetto di continui attacchi.
Perchè la famiglia è al tempo stesso nucleo base dello stato e rocca di difesa privata in cui fanno fatica a comandarci e condizionarci completamente al consumo; 4 single spendono di più di una famiglia di quattro persone in cui si condividono la vita in un progetto rivolto al Futuro: da qui attacchi continui volti alla distruzione della famiglia e quindi alla salute dello stato; da qui condizioni di credito migliori agli extracomunitari; da qui l’incentivazione all’omosessualità .
Di fronte a ciò gli Italiani, i Veneti non possono solo piangere ed augurarsi il ritorno di un altro Uomo della Provvidenza perché la Storia partorisce pochi uomini come Benito Mussolini e certo non a distanza di pochi decenni.
Se non facciamo un serio esame di coscienza, per trovare una nuova via, saremo condannati ad un lunga epoca di tenebra culturale sociale ed economica.
Abbiamo visto le colpe di una sinistra utopista ma, per lo più, cosa hanno fatto il Popolo Italiano ed il Popolo Veneto, i nostri concittadini, i nostri Politici di Centro Destra e di Destra  per contrasto?
I cittadini legati al scheo si sono fatti i fatti loro fin ché si poteva; i nostri imprenditori si sono legati alla sinistra, hanno pensato solo al profitto senza alcuna ambizione per il Lavoro né rispetto per i lavoratori; pochissimi si sono adattati ai lavori manuali lasciando spazio ai migranti; i politici  non hanno fatto nulla di efficace per contrastare l’evolversi della situazione; hanno condiviso opportunisticamente sedie e affari con il potere, altri hanno sprecato la maggior parte dell’energia in lotte intestine incapaci di trovare un’unità della Destra sola possibilità vera di cambiamento.
Il mio messaggio, il messaggio di un libero pensatore della destra sociale, più di sinistra della sinistra, che si rivolge ai Giovani è un messaggio di unità ed assunzione di responsabilità, il messaggio di trovare un progetto di unità  dentro  (ed anche fuori) la Destra con idee critiche, concrete e per la base del Popolo dove ognuno deve ritornare a fare il suo dovere prima di tutto ! Senza ammiccamenti ad altri partiti, per costruire le nuove giovani schiere di amministratori del Popolo per il nostro Futuro, abbandonando e rimuovendo tutti gli oltre sessantenni dalle loro sedie radicate insieme alle loro idee e metodi incancreniti, ricordando ache che spesso quello che può apparire un nemico è un possibile amico messo sulla cattiva strada da cattivi maestri che sta a noi convincere non con la violenza ma con la forza delle Idee.

Auguro a tutti che troviamo la Strada.