martedì 5 febbraio 2008

una soddisfazione

In aprile 2006 iniziavo a scrivere al Presidente della Repubblica per chiedere un riconoscimento per il sig Lorenzo Manzoni, per il suo grande impegno posto nell’ aiutare alcune zone dell’Argentina all’epoca della grande crisi che aveva colpito quel Paese; dopo numerosi contatti telefonici riuscivo a contattare il funzionario delegato; in data 30 maggio 2006 inviavo lettera accompagnata da copiosa documentazione a dimostrazione, comprendente numerosi attestati di Governatori ed altre Personalità locali; in data 30 giugno 2006 inviavo altre testimonianze a favore.
Continuavo quindi imperterrito a telefonare periodicamente per informarmi sullo stato della mia richiesta; il 28 giugno 2006, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica mi comunicava che aveva provveduto ad interessare del caso l’ Ufficio Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’avvio dell’istruttoria; continuavo periodicamente ad interessarmi finché, non ricevendo alcuna nuova, in data 13 settembre 2007 inviavo nuova richiesta scritta di informazioni ed allegavo altri dati richiesti. I
In data 15 gennaio 2008 ho ricevuto dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica la seguente comunicazione scritta:

Gentile Architetto, mi è gradito comunicarle che il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale , in data 27 dicembre 2007, è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “ Al merito della Repubblica Italiana” al Sig. Lorenzo Manzoni.
Con i più cordiali saluti

Caduta Governo Prodi

Ieri sera è caduto il governo Prodi: 161 voti contro 156

L’impressione che ne ho avuta è che, di fondo, a tanti dei nostri politici interessino le formalità di palazzo, i giochi di potere, le schermaglie tra di loro per farsi lo sgambetto, le astuzie per cadere in piedi e conservare credibilità per il prossimo turno! Certamente ben poco pare interessargli della Gente, della gravissima crisi delle istituzioni, etica, sociale ed economica in qualche decennio fatta maturare dalle loro stesse incapacità.
E’ comprensibile che qualcuno abbia stappato le bottiglie, mi meraviglia che la gente non abbia fatto le scorribande per le strade delle città come quando vince la loro squadra, ma anche questo fa parte di noi!
Sarebbe più sensato, doveroso nei confronti della gente sana ed operosa, dare una immediata dimostrazione di assunzione di senso della responsabilità.
Ma probabilmente questo è sperare troppo: visto il degrado che in progressione geometrica ci ha colpito negli ultimi anni, di cui solo pochi politici si sono resi conto, e ancor meno se ne sono veramente preoccupati, questa povera Italia dovrà ancora attendere per trovare pace buon senso e rinascita.
La storia infatti ci insegna che solo dalle ceneri sono ripartite le civiltà.
Speriamo possa non essere così, questa volta,ma anche le valanghe si fermano solo a valle certo non a metà del pendio!
Per i nostri figli speriamo in un rapido prevalere di etica e senso del dovere, e che Dio aiuti gli uomini di buon senso e di buona volontà a riprendere il controllo della situazione prevalendo ed arginando il Male sconfinante.Altrimenti troppe e sempre peggiori saremo destinati a vederne.

Terrorismo Novella 2008

Ballarò della scorsa settimana ha superato sé stesso.
In una trasmissione traboccante ipocrita cordoglio per i tanti caduti del terrorismo, come il famoso Commissario Calabresi, sono stati intervistati e (addirittura…) lasciati parlare i figli di vittime illustri del terrorismo degli anni di piombo.
Una sapiente regia, giocata sul silenzio commosso e rispettoso, su coni di luce scenografici giocati tra l’ombra della platea, filmati in bianco e nero, ha mirabilmente confezionato (dobbiamo riconoscerlo, i rossi hanno sempre saputo far bene la loro propaganda…) l’ultima farsa televisiva, sul fenomeno del terrorismo nostrano e delle brigate rosse.
Chi non ha vissuto quegli anni, dato che oltre trent’anni di ignoranza scolastica e di lavaggio del cervello hanno dissolto il senso critico, è normalmente predisposto a bere la televisione di propaganda (e non sono pochi…), e così ha imparato una nuova storiella sugli anni di piombo: si è cercato di far passare l’intera faccenda non come un fenomeno politico accuratamente studiato e diretto, sempre da quell’internazionale comunista che dopo l’8 settembre voleva far divenire l’Italia ed il Popolo italiano una fetta dell’Unione Sovietica, in una gara di spartizione con altre potenze straniere; ma come lo sghiribizzo di alcuni ragazzacci di famiglie bene che agivano da soli, per piccoli gruppi indipendenti, fuori dalle regie della politica ufficiale!
A parte l’offesa per l’intelligenza della Gente pensante, la manifesta faziosità e la voglia (tutta da analizzare) di prendere le distanze , viene da chiedersi cosa ne pensano i vari ideologhi del tempo come Curcio, Sofri, Toni Negri, e tanti altri che hanno pagato (anche se poi in qualche modo “graziati “ o con pene assai ridotte con varie metodiche giudiziarie personalizzate, quando addirittura non premiati con la carica parlamentare…) per come sono stati presentati ora al pubblico ludibrio.
Credo che mal la digeriscano anche buona parte di coloro che l’avevano fatta franca e che sono stati premiati con impieghi importanti, nelle università, in altri organismi dello Stato.
Comunque anche questo, pur senza intenzione, costituisce indirettamente un passo verso la verità.
Solo quando ci saremo tolti onestamente tutti i fardelli della nostra storia, quando non ci sarà più spazio per la strumentalizzazione storica per demonizzare l’avversario politico, solo forse allora si potrà avere una politica costituita da forze e uomini responsabili che, gettati via ingombranti fardelli legati al passato, avranno l’intelligenza la volontà e il coraggio di misurarsi sulle sfide di un Mondo sempre più complesso solo con la qualità delle loro ricette nel merito sostanziale dei problemi reali.