martedì 24 luglio 2007

Futuro

Senza voler cadere nei soliti discorsi triti e ritriti sulla famiglia e sui figli, resta comunque un fatto che si vedono troppi bambini e ragazzini che non hanno alcun senso di rispetto per i luoghi sacri o per le istituzioni, né per persone ed animali; sfrontati e maleducati con adulti ed anziani, svogliati ed interessati solo al materiale, anche con occhi non buoni; e ogni giorno di più salgono alla cronaca giovanissimi bossetti, giovanissimi omicidi, giovanissimi stupratori, e non solo figli di ambienti poverissimi in cui lo Stato non esiste, ma troppi figli di città e persone “bene” del nord.
Immaginiamoci il prossimo futuro, qui a due passi, di impiegati, di personale docente, di personale sanitario cresciuti senza valori in una società diretta da denaro e potere: immaginiamoci come dovranno vivere in tale contesto i nostri figli che invece abbiamo educato al rispetto dei valori veri.
Facciamo un altro piccolo sforzo e, per un istante, togliamoci dalla mente quella “Dysneiland” in cui noi e loro viviamo abbagliati, in cui si può trovare e comperare tutto ciò che non serve ma dove è sempre più difficile trovare il necessario – amicizia, amore, moralità, rispetto e disponibilità verso il prossimo e le sofferenze – e proviamo a figurarci noi, tra qualche anno vecchi e malati: il quadro che ci attende, se il mondo non cambia registro, promette costi insostenibili di Sanità e Solidarietà, complici politici opportunisti ed incapaci ed una popolazione diseducata ed avvilita, fino all’eliminazione fisica statalizzata di chi non produce e non consuma, il tutto ovviamente ampiamente culturalmente giustificato da prezzolati “intellettuali” ed opinionisti progressisti.
Tolto il velo, ora però me lo voglio rimettere, confidando nella presenza per fortuna di pochi sani e bravi giovani, e confidando, vista la mia Fede Cristiana profonda, che in questa lotta tra Bene e Male alla fine, dopo però una lunga e faticosa lotta per la rinascita in cui ognuno di noi dovrà moralmente fare la sua parte (aiutati che Dio ti aiuta), ce la faremo e non andrà a finire come invece le premesse attuali fanno presagire.

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