domenica 2 febbraio 2014

Per Ogni Comune in Italia ricorre l’Obbligo di Accreditarsi: spetterebbe al Comune scaricare il DURC originale! E non accettare una copia dell’Impresa.
Ultimamente però gli Uffici Comunali Vittoriesi hanno aggiunto ulteriore incombenza, non prevista dalla Normativa: la comunicazione di Fine Lavori per le Attività di Edilizia Libera (CIA). 
La legge 22 maggio 2010 n. 73 ha introdotto la Comunicazione di Inizio Attività, CIA, per le Attività di Edilizia Libera; all’art. 5 comma 7 sancisce solo l’obbligo di presentazione dell’inizio lavori  e della relazione tecnica asseverata stabilendo eventuale sanzione pecuniaria; non è prevista né sanzionata la mancata presentazione della fine dei lavori!
Siti del Governo chiariscono che la comunicazione di fine lavori è richiesta solo per i Titoli Abilitativi / Provvedimenti mentre per le CIA non è prevista e può quindi essere presentata facoltativamente.
Con la CIA il Tecnico presentatore comunica ed assevera i lavori; le responsabilità sullo svolgimento degli stessi competono solo al Committente ed agli Organi Comunali di Sorveglianza; ma Vittorio Veneto chiede una dichiarazione, su apposito modulo, a firma alche dal Progettista: attenzione perché con la firma su siffatto modulo (non previsto e che comporta Confusione di Ruoli) il Tecnico, senza aver Diretto i Lavori (normalmente non previsto dalla CIA), si assume anche responsabilità di verifica e sorveglianza che competono all’Ente Comunale.
Anche da ciò Operatori ed Utenti ritengono non sia più rinviabile un Intervento Politico di analisi del funzionamento della Macchina Comunale, anche in vista di future aggregazioni di Comuni limitrofi; in tempi  brevissimi  si dovranno eliminare inutili e dannosi pesi burocratici e trovare le modalità, in un Tavolo che accolga Professionisti Imprenditori e Funzionari, per legittimi e concreti snellimenti delle pratiche, velocizzazioni delle risposte, e seri incentivi al recupero edilizio, oggettivamente possibili; da freno a legittime aspettative ed iniziative  e motivo di crescente acredine verso l’Ente Pubblico per la Maggior Parte dei Cittadini, l’intervento burocratico deve ritornare momento di supporto a Cittadini, Imprenditori e Professionisti, sul Merito!

Se la Politica Vittoriese non vuole essere spazzata via, non si sottragga a questa tutela di tutti i Cittadini, dell’Economia e Del Lavoro, Articolo 1 della Costituzione Italiana.

Il clima del Pianeta si sta modificando, il nostro microclima locale è già modificato:  estati concentrate tra  luglio e agosto con temperature africane ed umidità insopportabile, senza pioggia; inverni tiepidi (12 gradi a San Tizian che fasea saltar via i dent al can) ed umidissimi; primavere umide e corte da fredde a fare il bagno e viceversa; autunni con strascichi del gran caldo, poi tiepidi e annegati dalle piogge.
Non dipende da modifiche del Pianeta, che non possiamo cogliere, ma dai mutamenti dell’uomo al Pianeta che cerca drastici correttivi al nostro scempio.
Rifiuti che il Pianeta non riesce a riconvertire riempiono il fondo dei mari, grotte naturali, stagni e campagne, scorrono nei fiumi, contaminano l’atmosfera; inquinando la terra e le falde da cui traiamo cibo ed acqua e l’aria che respiriamo, rovinando l’atmosfera che ci proteggeva dalle radiazioni pericolose del Sole; stupidità avidità ed arroganza distruggono quanto Dio aveva meravigliosamente creato per noi.
E sono arrivate malattie intestinali, allergie e tumori; e da un po’ bombe d’acqua, caldi africani, umidità da monsone, morti e distruzioni.
Da anni tutto dovrebbe funzionare con fonti rinnovabili, invece per i maledetti interessi di Pochi, a cui non è cara neppure la vita dei propri figli, siamo schiavi di petrolio, gas, di un nucleare arcaico, delle immondizie; Poteri che non ci hanno dato la vita sociale ed economica serena promessa in cambio di quanto sottratto: i ricchi sempre più ricchi, poveri e schiavi  tutti gli altri !
Anche nel nostro Locale le recenti gravissime inondazioni derivano da interessi economici, scaltri ed incompetenti, da politiche inette volte solo al potere, da ignoranza opportunismo e menefreghismo dei Più.
40 anni fa i fabbricati sperdevano l’acqua del tetto sul loro terreno; le strade erano contornate da fossi; i giardini inerbati, i percorsi inghiaiati, gli alberi ombreggiavano.
In 40 anni il contesto è cresciuto disordinatamente, tutti hanno asfaltato e cementato tutto in nome del profitto e della comodità; al gasolio solo in parte hanno sostituito il gas, comunque corresponsabile dell’odierna umidità; hanno eliminato centraline idroelettriche, da noi lungo il Meschio, per farci acquistare l’energia all’Estero; politiche millantanti la difesa dell’Ambiente hanno creato norme per l’uso e lo smaltimento delle acque finalizzati alla solita creazione di posti per fedeli elettori; limitandosi a combattere faziosamente amministrazioni comunali non allineate per modesti peccati; mai hanno provato a fermare i veri responsabili.
Hanno strozzato funzionali fossati con “tubetti” di cemento intasati dalla mancanza di manutenzione; hanno obbligato, per normativa, ad immettere l’acqua dei fabbricati e delle aree scoperte cementate in condotte stradali che riversano nei fiumi quantità enormi, proprio quando il fiume è già gonfio da precipitazioni abnormi e mentre, dalle colline abbandonate, masse d’acqua fuorviate da detriti prendono nuove vie ed inondano abitati un tempo protetti; in un territorio bisognoso di attenzioni colpevolmente trascurato che presenta il conto.