giovedì 5 luglio 2007

2005 4 09 - Risposta detrattore Manzoni

Ho letto con dispiacere sul Quindicinale la risposta del sig Giovanni Favara, al Sig. Lorenzo Manzoni.
Ritengo legittimo lo sfogo del sig. Manzoni perché da anni con assoluta abnegazione, in prima persona, al di fuori dai partiti, sta concretamente portando aiuti umanitari consistenti in vestiario, generi alimentari di prima necessità e persino medicinali agli italiani residenti in Argentina, alle fasce più deboli in zone come il Rio Negro, ad oltre 1500 km. dalla capitale, tuttora in assai difficili situazioni economiche e sanitarie.
Sta facendo tutto da solo, in condizioni di salute precarie ed economiche non certo floride, spesso persino contrastato dalle stesse forze politiche, con tanta buona volontà e con l’impegno che da sempre lo contraddistinguono, ed è stato ringraziato formalmente dai Membri del Governo dell’Argentina, con lustro oltre che per sé stesso anche per la Città di Vittorio Veneto.
Ecco perché L. Manzoni, economo dell’associazione Mutilati ed invalidi, socio dell’associazione Marinai d’Italia e dell’Associazione Acropolis, dopo aver agito concretamente e non chiacchierato come troppi oggi sanno solo fare, può permettersi di esprimere un giudizio che, tra l’altro, non vuole essere una sentenza razzista come Lei, forse accecato dalla faziosità politica, ha voluto strumentalmente evidenziare!
Alle persone perbene, che lei tanto deride ed offende, non è certo sfuggito che il sig. Manzoni intendeva solo che prima dei luoghi di culto, e si è riferito alla Moschea divenuta strumentalmente l’unico problema dei cittadini extracomunitari mentre nei fatti è l’ultimo dei loro problemi di integrazione, è prioritario destinare fondi per aiutare le classi più deboli dei nostri anziani, con casi di vergognose pensioni ma troppo dignitosi, com’è nella nostra educazione e cultura, per reclamare con arroganza i loro diritti. Certo il presente governo avrebbe dovuto fare di più, ma certamente non sono sue responsabilità la voragine di debito pubblico e le politiche di dissennato garantismo che hanno condotto l’Italia nella difficile situazione attuale, cosa che Lei invece con faziosità sostiene, da cui, complice la situazione economica mondiale, non è semplice tirar fuori il nostro Paese anche con capacità e buona volontà. E non mi pare che uno Stato giusto possa privilegiare gli extracomunitari ai propri figli, come invece ha già fatto e vorrebbe continuare a fare certa parte politica, che ha abbandonati i proletari italiani per scegliere un nuovo e più consistente bacino di voti.
Cultura dunque della solidarietà, intesa come parole ed opere verso i meno fortunati, come disponibilità al rispetto ed alla convivenza anche con culture diverse che dimostrino senza arroganza con i fatti, anche attraverso la presa di distanze e la denuncia di criminali e terroristi, seria volontà ed onesto impegno di inserirsi ed integrarsi, accettando e rispettando norme usi e tradizioni della nostra civiltà: in una scaletta di giustizia e di merito, in cui i nostri padri meritano certamente la priorità; senza esternazioni di razzismo al contrario e giustificazioni se non addirittura incitazioni del terrorismo, che ci capita di sentire giustificate da politicastri e affaristi senza valori né scrupoli.
E per piacere lasci dormire il sonno dei giusti ai nostri eroi che hanno versato il loro sangue nel Piave, nel Grappa e nei nostri confini, perché certamente a loro non potrebbe impunemente raccontare che la Religione Cristiana non è parte di noi!

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