mercoledì 8 febbraio 2017


Nel 1997 , dopo quasi trent’anni di assenza dalla messa ho deciso di tornare e così ho chiesto ad un prete mio caro amico,  Don Fabrizio allora parroco di San Pietro e Paolo, di confessarmi; da allora frequento la messa quasi tutte le domeniche; nella stagione invernale,  resto a prenderla da un prete strano, diverso, figlio di comunisti ma pronto a dire una preghiera anche per gli altri caduti, uno che ha il coraggio di cantarla ai soliti ipocriti con e senza tonaca, che motiva la gente al Bene; d’estate a Bibione c’è un altro prete che le canta a tutti; nonostante ciò, o forse proprio per ciò, queste messe sono sempre più gremite da fedeli, da credenti che sono stufi dell’ipocrisia imperante, che sta dilagando in un mondo di persone incapaci di dare ed esigere valori fondanti, in un mondo in cui potere , malvagità e imbecillità hanno preso il sopravvento; un mondo del male che quelli della mia età (forse non tutti) sono troppo deboli  vecchi e soli  per combattere e che i giovani sono troppo deboli, soli, coglioni, stomacati e pressarti dal presente per combatterlo e ricostruire un futuro migliore.
Vado a messa per le mie convinzioni, non certo per il modo di fare la messa di troppi preti  che, per primi, non credono assolutamente in quello che dicono, dipendenti in attesa del 27, incapaci di chiamare a sé i giovani che tanto ne avrebbero bisogno, pronti alla promozione di se ed alla continua richiesta di denaro, incapaci di comprendere i problemi quotidiani sempre più pressanti della gente di ogni età e quindi di portare un qualsiasi tipo di conforto e tanto meno di guida: per fortuna non sono tutti così, ma come sempre la massa rumorosa nasconde il silenzio di pochi virtuosi che solo da poco cominciano a riemergere.
In questo ultimo periodo ne stiamo vedendo di tutti i colori: preti che usano le Chiese per farne dei lupanari, altri che soccorrono solo i migranti  dimenticando i nostri ultimi; altri preti che invitano noti delinquenti a partecipare come padrini a cerimonie religiose; insegnanti che abbracciata la “Gender” invitano scolaresche ad assistere a film  su ragazzini che non sanno decidere se sono maschi o femmine; l’orgoglio gay che vuole diffondere l’omosessualità; Media servi dei grandi poteri che indirizzano giovani e meno giovani solo al denaro ed al possesso materiale, che inducono disagio e odio di genere e di cespite; banche/assicurazioni, case farmaceutiche e potentati dell’energia che comandano il mondo; politici incapaci, ladri e disonesti che insegnano con il loro esempio negativo che solo quelli come loro vanno avanti; scuole che tolgono il crocefisso ed annullano celebrazioni del natale e del presepio per non offendere la sensibilità di altre genti; insegnanti di religione che fanno di tutto fuorché parlare di cristianesimo di fronte a classi multietniche; una giustizia che non è in grado o per incapacità organizzativa o, peggio, per scelta politica di comminare le giuste pene ai delinquenti specie ai più grandi, negando di fatto il principio stesso di giustizia; persone che ormai si fanno giustizia da se; fanatici che sfregiano dovunque capitelli votivi costruiti da secoli per atti di grazia della Madonna; Madonne che oramai non piangono più…. 
Siamo (ormai non solo in Italia) in assenza di uno Stato autorevole, siamo vessati da stati che sono gestiti da politici e burocrati incapaci e disonesti che, per non rinunciare ai privilegi di classe, sanno solo imporre disagi burocratici regole astruse tasse e gabelle sempre più alte a chi lavora, non ultima la tassa sull’ombra, e sempre maggiori restrizioni sulle cure mediche; scuole sempre più degradate che sfornano un popolo sempre più ignorante e di futuri disoccupati, che ha rinunciato ad imparare gli antichi mestieri che ci hanno fatti grandi per pensare di mettersi dietro una scrivania, mentre i figli dei potenti studiano alla Bocconi ed hanno già il posto statale riservato.
Una società ammalata, depravata ed in stato di profonda decadenza: probabilmente il tramonto di una civiltà.

Ricordiamoci che solo lo sforzo di tutti (o almeno di tutti coloro che vorrebbero bene e giustizia) potrà cambiare il futuro per tentare di riemergere da questa fossa nera verso la luce, o almeno per supportare persone e associazioni che possano fungere da anello di giunzione responsabile tra presente e futuro. Certo non il menefreghismo né l’opportunismo diffusi ! Ogni domenica ci viene ricordato di chiedere perdono tanto per i peccati che per le omissioni: queste sicuramente il problema più pesante anche tra coloro che credono e vorrebbero.