sabato 13 novembre 2010

Un Paese diviso in due

La sinistra dice che Berlusconi ha diviso in due il Paese e che ha costruito lui gli Italiani come sono oggi…
Queste sono due delle falsità più evidenti che si vanno raccontando.
Dobbiamo considerare una cosa fondamentale, che l’Italia cosiddetta democratica nasce da una guerra civile in cui fratelli hanno ucciso fratelli e mai si è arrivati, come in nazioni ben più civili, ad una serena pacificazione nazionale, anzi si rifiuta tutt’ora ogni forma di pacificazione non riconoscendo normali diritti neppure ai morti: sempre Brenno ed il “Vae victis”.
Chi ci ha governato, per oltre sessant’anni, portandoci alla situazione attuale (non sarà certo colpa anche oggi di Mussolini…) ha sempre cercato nell’antifascismo un paracadute elettorale e di potere con cui giustificare scelte culturali politiche economiche e di sostegno alla malavita organizzata che, alla prova della storia, ci hanno condotto alla situazione attuale di degrado culturale morale ed economico negando, di fatto, un futuro ai nostri figli.
In questo paese distorto addirittura l’arte e la cultura, il senso sociale, la protezione dell’ambiente, la giustizia, tutto ciò che è bello e buono starebbero tutti da una parte, ovviamente quella di sinistra, mentre di tutti i mali sarebbe origine la destra, anche se non si sa quale destra visto che in questo Paese non è presente una destra vera.
Riguardo al “cervello” di tanta parte della popolazione, si lamenta che non comprende la cultura, che non ragiona, che fa tutto quello che gli dice la TV di Berlusconi (perché la tv di Santoro e di Fazio sarebbe libera oggettiva e meritoria…), che ha perso ogni criterio etico, che non ha alcun interesse se non per divertimento sesso e calcio, che vive l’oggi.
Torniamo un po’ indietro agli anni settanta.
Uscito dal Liceo mi iscrissi all’università a Venezia e trovai un ateneo monocolore rosso, dove si passavano gli esami citando il libretto di Mao, dove si pretendeva che gli studenti facessero gli esami di gruppo con il 27 garantito, dove non si potevano discutere i diktat e gli slogan comunisti pena botte, impossibilità di frequentare, ritorsioni di ogni genere, fino all’assassinio, “uccidere un fascista non è reato” era lo slogan indisturbatamente cantato da una parte di italiani; quanti dei nostri laureati, medici, insegnanti, funzionari, giudici sono stati allevati a questo latte …
Una scuola insomma che partendo dalla media unificata per arrivare all’università era stata pianificata a tavolino per costruire imbecilli, cervelli all’ammasso, opportunisti e soldati, non individualità oneste colte e raziocinanti; poiché è molto più facile governare un ammasso di teste irreggimentate sindacalizzate e pronte a cogliere ogni opportunità (oggi così viene chiamata qualsiasi scelta anche se impegna la dignità della persona), che far crescere teste pensanti e libere le quali potrebbero un domani chieder conto ai loro stessi maestri.
Tutti promossi dalla scuola ed i più bocciati dalla vita reale, tanto la selezione poi la subiranno solo i soliti più (di solito più volenterosi, più capaci, più ingenui); i figli di papà avranno comunque il posto in azienda regolarmente schierata a sinistra; i militanti di partito avranno anche loro un buon posto di lavoro nel cosiddetto sociale o nella politica, mestieri per soldi e non scelte di dovere; gli artisti ed intellettuali iscritti saranno supportati fino a formare l’attuale gotha del mondo dell’arte, della casta degli opinionisti, del tronfio giardino scientifico; poi ci si chiede perché le vere menti, i veri doni nell’arte, i veri intellettuali, i veri impegnati debbano così sacrificare quando non sono costretti ad abbandonare questo “povero” Paese?
Non mi si venga quindi a parlare di destra vera, che tra l’altro è sempre stata più di sinistra che tutte le sinistre che ci hanno governato! da noi non c’è.
Certo le televisioni di mediaset hanno sfruttato questo ammasso di bocche aperte pronte a bere ogni cosa, ma hanno fatto solo (forse con più efficacia visto che da operatori privati lavorano meglio di quelli pubblici…) quello che da anni già faceva una televisione di stato colonizzata da Sinistra e Dc, andando a togliendo una fetta della “carne” risultante dalla pubblicità; ecco una delle vere ragioni di tanto odio.
I governi berlusconiani, che certo non hanno brillato, sono comunque stati migliori di quanto abbia fatto la sinistra, in tanti anni di spesa fuori controllo e delle solite utopie irrealizzabili che da sempre la contraddistinguono insieme ad una visione limitata fatta di rancore e di supponenza.
L’uomo di destra sa riconoscere onestà e capacità alle persone di sinistra che mostrano tali qualità; l’uomo di sinistra invece ne è endemicamente incapace poiché riconosce solo in sé tutte le verità assolute.
Il momento è triste: il periodo berlusconiano prossimo al tramonto è stato in grado di realizzare solo parte di quanto promesso, più per le colpe dei suoi vassalli e di un’opposizione (radicata dai dipendenti comunali a quelli dei ministeri) che per quelle del feudatario; la sinistra quando governa fa danni e quando non governa promuove solo disfattismo e odio; e soprattutto non esiste più una gioventù motivata a cambiare il mondo, ma, a parte piccoli numeri, una massa giovanile senza alcun ideale desiderosa solo di soldi successo sesso, subito e senza sacrifici.
IL futuro? Se fate parte dei pochi che usano la propria testa per ragionare, indipendentemente dalla parte politica verso cui avete maggiore simpatia, e se non vi lasciate ingannare dalle vostre speranze, dovreste essere in grado di darvi una risposta, non scordando comunque il “divide et impera”; se fate parte di quelli che bevono quanto gli viene propinato, il mondo e la storia, comunque vi passeranno sopra…e forse sarete anche più felici… se la Vostra felicità sta nell’ignoranza.
E’ la solita scelta fin dai tempi del Vangelo di San Tommaso, solo che oggi non c’è Cristo in persona a dirci cosa fare con il Suo Esempio, mentre gli esempi che ci vengono confezionati servono per lo più a teleguidare le masse.
Per chi ha fede, come me, restano gli esempi di pochi onesti e generosi, la preghiera e la Speranza Cristiana.