lunedì 8 gennaio 2018

E siamo arrivati anche alla fine del 2017
Dall’alto toni trionfalistici sulla ripresa su minor tasse e continua richiesta da Stato e Chiesa di accogliere, accogliere ancora i “profughi”. 
Il  Grande Businnes; Politica che fa nascere associazioni “no Profit”!’ a centinaia,  mafie che ammettono sia meglio della droga; che gli spieghino perché, mi ha raccontato il padre di un giovane ingegnere che lavora in Nigeria da sempre spostato a sinistra, le televisioni locali ricevono trasmissioni via satellite dall’Italia in cui si magnifica il benessere italiano, in cui si fanno vedere belle casette a schiera destinate ai profughi non i centri di accoglienza che invece trovano! Non si sente più a sinistra dopo che per lavorare (non per far soldi) ha dovuto lasciare il suo paese. Poi è saltato fuori che le nostre navi andavano addirittura a prenderseli i cosiddetti profughi. Certo che per tanti come arrivano vestiti e con la voglia di lavorare che troppo spesso li caratterizza (leggi spacciare meglio che nei loro paesi) non possiamo parlare di profughi, mentre i veri profughi, troppo spesso pieni di amore per il loro paese in guerra e di Dignità (parola da noi ormai sconosciuta) vivono ai margini quando non nella vera indigenza o addirittura nella paura quotidiana della guerra, dei bombardamenti “intelligenti”, delle faide tra clan avversi nelle vendette, nella furia omicida dell’integralismo; come sempre per i veri deboli, i veri poveri .
Finché c’era da guadagnare quelli che dicevano di aiutare la gente a casa propria erano i Razzisti; adesso che le tasche sono piene e la faccenda non si può più imbonire neppure ai più stupidi, si ammette che bisognava aiutarli a casa propria ma la colpa é dell’Europa che non ci ha aiutato e solo noi Italiani siamo stati i Santi caritatevoli; mentre gli austriaci e parte del blocco dell’europa dell’est (di cui alcuni paesi un tempo soggetti all’impero austroungarico) sono dipinti come i cattivi.
La cosa giusta era aiutare subito i veri profughi mentre ciò che é avvenuto ha piuttosto l’apparenza di una vera e propria sostituzione etnica, visto che la nostra popolazione invecchia e non facciamo abbastanza figli.
Vediamo invece il comune sentire di chi non naviga con stipendi annuali e vitalizi a 5/6 cifre ma di chi invece lavora con estrema fatica, tutti i giorni, per sbarcare il lunario e quando arrivano le feste spesso va anche a fare il volontario per aiutare i meno fortunati o per fare divertire bambini ed adulti a preparare i panevin.
Continue rapine in casa e nei negozi da parte spesso di bande di  immigrati a volto quasi scoperto: tanta è la paura delle nostre istituzioni.
Dai rapinatori colti in flagrante in casa propria non ci si può difendere se non garantiti da “nuove” forme Assicurative, pena il carcere duro (non fuori il giorno dopo come i comuni delinquenti) ed una penale economica da pagare, di fatto una vera e propria indennità di morte o di infortunio sul lavoro ! e chi ha reagito ne è uscito rovinato psicologicamente, fisicamente e economicamente.
Il lavoro artigianale professionale ed il piccolo commercio sono sfiniti dalla concorrenza, dalla tassazione e da una burocrazia che ormai hanno superato ogni limite e dalla incertezza del credito.
Le famiglie sono state distrutte: non vi sono incentivi per i figli (e poi si chiedono perchè i giovani facciano pochi figli), i posti di lavoro sono incerti e sottopagati, il consumismo sfrenato privilegia i single e le famiglie divise perché spendono di più, privilegia le “famiglie” OMO alle famiglie tradizionali; un bel piano di pulizia oramai a buon punto di attuazione e così si sono distrutti i valori tradizionali per far posto alle nuove vie del consenso.
Tutti sproloquiano di sicurezza, nelle città, in casa, nei posti di lavoro; persino le auto sono ormai avviate verso un futuro di guidatori che potranno tranquillamente chattare mentre guidano; ma mai come in questo tempo sono aumentati gli incidenti e le morti per la mancanza di senso del pericolo specie nei giovani che confondono la realtà virtuale con la vita reale, che conversano mentre guidano; l’eccesso di sicurezza unito al virtuale comportano la mancanza di senso del pericolo, eliminano la prudenza dettata dall’istinto; il solo valore rimasto, quello del denaro, sta eliminando la disponibilità al contatto umano ed alla comprensione dell’Altro: ecco l’uomo nuovo.
Sempre in Austria ho visitato un cantiere pubblico importante e, quando ho chiesto come mai una scala in una vecchia torre non avesse tutte le protezioni a cui noi in Italia siamo abituati, un “collega” austriaco mi ha risposto che da loro i bambini devono essere seguiti ed accompagnati dalle madri e non lasciati a correre sù e giù per la scala in questione: il tutto a Gmunde, 80 km dopo il confine...E pensare che mio nonno si è guadagnato la croce al merito nella Grande Guerra...
Sento insegnanti descrivere la scuola d’oggi come un disastro, dove i ragazzi non sanno mettere insieme un pensiero, dove il voto in condotta è stato eliminato…, dove si devono consegnare ragazzi di 14 anni ai genitori, dove bande di ragazzi effettuano spedizioni punitive verso qualche allievo debole, dove guai sequestrare i telefonini usati in classe pena una denuncia dei genitori, dove genitori assalgono gli insegnanti, dove si progetta di portare l’obbligo fino a 18 anni; certo non il mio liceo classico, una scuola molto selettiva (non dei ricchi come viene fatto credere dagli imbonitori e pifferai magici della sinistra) dove prendere un 6 in greco era una grande vittoria ma da cui uscivi con una testa improntata alla cultura, alla consapevolezza, non un erudito ma una persona capace di inquadrare e risolvere qualsiasi problema; e dalle università invece escono migliaia di laureati che non trovano posto, contro quanto dichiarato dai politici che servono più laureati; di fatto anche questo un businness di mercato interno che, rigettato ogni tipo di selezione per far arrivare in fondo anche quelli che non lo meritano, continua a creare masse di imbecilli facili a governare ma pieni di aspettative ed obbliga  i pochi capaci e preparati e non paraculati a fuggire all’estero per trovare qualche occasione.
La politica degli ultimi decenni ha sempre favorito solo il Grande rispetto al piccolo: aiuti a pioggia per decenni alla FIAT nulla ai piccoli imprenditori, anzi difficoltà e strade di traverso agli artigiani e piccoli imprenditori, forza fondamentale e esaurita oramai senza ricambio su cui si è basata la Storia e la Potenza di questo Paese; apertura continua di nuovi centri commerciali che hanno fatto chiudere il piccolo commercio cittadino e nascere città satellite in prossimità di rotatorie, nuovo grande obbrobrio urbanistico; centri che sfruttano il personale con orari che distruggono le famiglie, con enormi superfici riscaldate d’inverno e condizionate d’estate che consumano quote paurose di energia immettendo nell’atmosfera tonnellate di inquinamento, alla faccia del rispetto ambientale; ed ora nascono gli Iper ancora più grandi che stanno iniziando a far morire i predetti centri commerciali mentre Amazon e l’E-commerce, cresciuto del 17 %, silenziosamente si prepara a lasciate tutto il resto del commercio disoccupato; gli operai intanto hanno iniziato a fuggire dalle grandi imprese per cercare un migliore livello di lavoro nelle piccole medie imprese.
In una situazione grave di un’economia in grandissimo cambiamento, il cui futuro è noto solo ai grandi Potentati che lo stanno creando, in cui non esiste più l’orgoglio del prodotto e della sua eccellenza, sopravvive solo un sistema di marchi che fagocitano imprese in difficoltà e come parassiti le spremono fino alla fine; con una tassazione che non ha paragoni e vede un’europa agonizzante ed incapace di rispondere alla solita egemonia statunitense; ed in tale contesto solo l’artigianato, la tecnica di eccellenza ed un turismo legato alla nostra Storia d’Arte potrebbero far svettare l’Italia; che i nostri politici non capiscano nulla? Vien persino da pensare male.
Anche alcune banche hanno fatto dei crac solenni: come al solito nessuno dei colletti bianchi che doveva sorvegliare e tutelare i piccoli risparmiatori, nonostante stipendi e vitalizi da paura, verrà alla fine seriamente incriminato e punito; né un governo, che ha obbligato anche i titolari di modestissime pensioni ad aprire un conto corrente in banca, interverrà per far ridare tutti i soldi ai risparmiatori truffati beffati e rovinati; anzi continuano gli aiuti alle grandi banche sotto ogni forma, come quella di dotare tutte le ditte di bancomat (che per funzionare costano) , così oltre alle tasse ci sarà un’ulteriore mungitura; e che non mi vengano a dire che questo sistema serve ad eliminare l’evasione perché esistono già gli assegni, i bonifici per pagare, quindi il bancomat serve solo a dare l’ennesimo “contributo” alle Grandi Banche che di fatto hanno in pugno il mondo globale.
Ed intanto arrivano le feste, ed i centri e le piazze vengono blindati per paura dei terroristi; il grande colosso del potere non sa come difendersi da alcuni estremisti integralisti; invece di chiudere commerci e relazioni ai paesi noti responsabili e fiancheggiatori, che non può fare perché il guadagno di Pochi Grossi impera anche sulla vita delle persone, riduce ancora di più l’aggregazione delle persone che vogliono trovare un momento di pace e rilassamento sotto le festività, vieta i panevin con eccesso di norme burocratiche e di sicurezza andando a cancellare tradizioni millenarie, riduce città e piazze a luoghi sorvegliati a numero chiuso che inducono ancora maggior senso di insicurezza nelle popolazioni, senza pensare che tali sistemi sono già perdenti prima di essere applicati; i terroristi infatti sono tra di noi, li hanno importati, ci hanno obbligato ad integrarli senza riuscire ad integrarli, in tanti casi erano già noti e si è pensato di agire solo dopo che costoro avevano già seminato l’orrore tra le Genti, e questi individui hanno dei maestri capaci di inventare strategie tanto semplici quanto efficaci ed in grado di adattarsi molto più rapidamente delle nostre forze di difesa.
Il settore Pubblico arranca sempre più, sempre più distante dalle necessità di urgenza ed efficacia che richiedono i cittadini, sia a causa di drastici tagli propagandati come riorganizzazioni, sia per la quantità di impiegati e dirigenti che non vogliono assumersi alcuna responsabilità e continuare a fare meno che possono, quando addirittura non vengono beccati a lasciare il posto di lavoro per fare la spesa o per lavorare da qualche altra parte; per lo più pronti ad aprire gli sportelli in ritardo ed a chiuderli prima del tempo (magari per mangiare il panettone in compagnia prima delle ferie, dimentichi che il loro tempo è pagato anche da quei cittadini che si sono trovati l’ufficio chiuso prima dell’orario di scadenza ); i rari casi di forte efficienza li abbiamo solo per merito di singole persone capaci, oneste ed amanti del loro lavoro e capaci di incitare la squadra al risultato, in un oceano di difficoltà non ultime quelle indotte da colleghi inetti ed invidiosi; una corsa al peggio dove ovviamente frotte di mediocri, che non avrebbero meritato il posto che occupano lautamente compensato, cercano di “difendersi” dai pochissimi capaci e motivati, che operano senza nessun aiuto né esempio dall’Alto anzi con la sempre presente paura di immotivati controlli e penalizzazioni per avere pestato i piedi a qualcuno figlio di, parente di, amico di, militante di; insomma una lotta improba che prima o poi li porterà all’abbandono e nel ritiro.
Pensionamenti sempre più posticipati e ridotti, mentre il Gotha del Potere Politico, già con vitalizi anche per pochi mesi  di mandato elettorale, ha da poco visto decadere la legge che vietava l’incremento oltre certi limiti ai dipendenti delle varie Zone del governo, mentre stanno aumentando in modo impressionante le situazioni di povertà nel nostro Paese; il nuovo vangelo è sempre un numero minore di ricchi ma sempre più ricchi e sempre più poveri tutti gli altri.
Belle prospettive dunque per i nostri giovani, per il loro futuro.
Ogni anno si chiude con la speranza del cambiamento in meglio, ma poi anno dopo anno vi siete ritrovati in queste condizioni; cosa augurarsi? Taluni invocano l’arrivo di Uomini della Provvidenza, ma il problema è che non nascono quando voi che vi incazzate al bar e durante le partite di pallone lo chiedete; per sapere cosa augurarsi bisogna prima capire cosa si vuole per sé e per il proprio Paese e vedere se le due posizioni possono coincidere.
Se questa è la condizione di questo Paese lo si deve dunque a tutti; durante il Padrenostro citiamo la parola “omissioni”: tutti più o meno siamo stati colpevoli di omissioni; quando abbiamo girato la testa davanti al menefreghismo, davanti allo scempio di questa Patria, davanti alla corruzione dilagante, davanti alla richiesta di togliere i crocefissi e poi i presepi, davanti al proliferare di criminalità ed insicurezza, davanti al potere del Mercato che ha ucciso i Valori fondanti della nostra civiltà, davanti ai nostri caduti delle due grandi guerre che si girano nelle tombe vedendo quanto ci siamo ridotti ad accettare o a far finta di non vedere per opportunismo, davanti al terrorismo che ci sta stringendo entro steccati come mandrie, davanti ai vostri stessi figli cui avete curato di non far mancare nulla o avete insegnato l’astuzia dimenticando di insegnare loro con le parole e con l’esempio che la vita da risultato solo attraverso l’impegno , il sacrificio e il comportamento onesto e la vera solidarietà
Cosa fare? la maggioranza dopo duemila anni di civiltà non vuole neppure chiederselo, i pochi che se lo chiedono non sanno darsi risposte, alcuni parlano di cambiare politica o partiti; ma qui è il popolo italiano prima di tutto che deve cambiare, nel senso che ognuno deve incominciare ad assumersi le proprie responsabilità, senza l’aiuto di nessuno e senza l’esempio trainante di alcuno, neppure di una Chiesa persa nei dissidi interni di potere e per lo più incapace di riassumere il suo compito smarrito di guida spirituale.

Tanti auguri

giovedì 7 settembre 2017

New Jersey nelle piazze contro i terroristi


Continuo a leggere che in ogni comune veneto, sull’onda dei recenti atti terroristici in presenza di assembramenti persone, si cercano di blindare gli eventi più significativi con transenne, new jersey ecc. al fine di impedire l’accesso con mezzi a motore atti a piombare sulle persone che si incontrano negli spazi pubblici.
Alcune considerazioni:

  • l’intento è chiaramente quello di terrorizzare i cittadini con atti di ferocia in luoghi pubblici e delegittimare contemporaneamente le istituzioni competenti atte alla difesa dei popoli, dal governo fino ai comuni;
  • la reazione scomposta in europa di governi inetti di fronte a tali atti intimidatori è semplicemente quella di spendere soldi in telecamere di sorveglianza e tentare di dare sicurezza alle attività pubbliche di socialità e cultura con le barriere; manca di fatto qualunque risposta seria e concreta che faccia capire ai responsabili e più ancora agli ideatori che è ora di finirla; 
  • dopo aver lasciato entrare milioni di persone, di fatto una vera e propria invasione (come quella che decretò la fine dell’impero romano) senza uno straccio di politica di gestione anzi imponendo capipopolo che hanno favorito tale invasione per interessi di pochi, ora che “i Buoi sono scappati” si finge di voler sistemare il problema; di fatto siamo in guerra e dobbiamo rendercene conto, senza ora entrare nel merito delle motivazioni e colpe che stanno provocando tale disastro annunciato; di fronte ad una guerra di fatto dichiarataci le reazioni dei governi, pensate, mature e decise non dovrebbero mancare, ma credo che non giungano perché i grandi poteri economici che teleguidano dall’alto questa nostra società odierna non vogliono il blocco di relazioni né una politica di fermezza verso i mandanti, ché potrebbero comportare la riduzione di affari  economici internazionali e il blocco temporaneo di lauti scambi con importanti mercati esteri; probabilmente, con scandaloso calcolo ragionieristico, costoro valutano assai meno  la vita persa da pochi nelle piazze, quasi uno scotto da pagare pur di tenere aperti i loro mercati;
  • dobbiamo renderci conto che i tentativi di messa in sicurezza delle piazze troveranno il tempo che trovano poiché chi progetta atti di terrorismo troverà certamente tantissimi altri punti deboli nella nostra mancanza di prevenzione e nella nostra endemica mancanza di dignità viltà ed inettitudine e nella oramai persa capacità di difesa;
  • la vita delle persone, già strangolate da governi inefficienti e scialacquatori di risorse, rese insicure dalla mancanza e insicurezza del posto di lavoro, preoccupate dall’insorgenza di malattie da decenni credute vinte ed ora violentemente riproposte a causa di una immigrazione  colpevolmente non gestita dal punto di vista occupazionale, residenziale né tantomeno dal punto vista igienico sanitario né da quello delle fedine penali dal punto di vista della Sicurezza, depresse dall’insicurezza ed il dimagramento di pensioni nell’età più debole che prospettano scenari di sempre più estesa povertà e miseria, già vittime di una quantità di reati di rapine nelle proprie case e violenze e stupri appena fuori casa, non può essere ulteriormente resa drammaticamente insicura anche nei rari momenti di svago ! Lo scenario che ne sta uscendo a grandi balzi è drammatico e, credo, irreversibile;  solo se la situazione sarà quanto prima presa in mano da persone intelligenti capaci serie oneste e ferme anche se pacate, e non certo dai parolai populisti, di maggioranza e minoranza, che ci stanno governando con promesse vane, assoluta incapacità e contemporaneo autoincensamento accompagnato da statistiche di nulla attendibilità e che la gente ormai non ascolta più, forse potremo iniziare un nuovo ciclo più virtuoso; la speranza fa bene, ma la concretezza insegna che un masso che precipita si ferma solo quando è arrivato in fondo, e ce ne manca ahimè ancora.

martedì 5 settembre 2017



Leggendo l’articolo dei giornali di oggi viene spontanea una battuta vittoriese: “l’é pezzo el tacon del bus”.
Si lamenta la riduzione di acqua nel fiume Meschio dietro piazza Meschio, si va ad eseguire (in clamoroso ritardo) la pulizia del letto in un maleodorante tratto stagnante, e si spera di risolvere il problema togliendo alcune pale da una vecchia bellissima ruota di mulino (certo non questo a lato nella foto in cui la ruota manca da tempo, ma quello vicino a via Pontavai, con la ruota bloccata che forse sarebbe più il caso di rimettere in ordine, sia per tutela storica di un ambito pregevole che per futuri usi , piuttosto che iniziare a demolire un altro elemento caratteristico alla faccia della tutela dei beni compresi in zona di vincolo paesaggistico e fluviale).
A parte il fatto che l’emergenza acqua è in tutta la penisola, la mia foto mostra un punto del fiume vicino al vecchio mulino ed alla nuova centralina, nel quale pesco da oltre 50 anni, quasi a secco e comunque con tutto il lungo tratto a seguire ad un livello mai così basso e stagnante, mai prima presente e certo non un ecosistema proprio di un fiume torrentizio come il Meschio.
Nessuno però menziona la nuova centralina di produzione di energia verso la quale è stata prelevata la maggior parte del flusso delle acque (anche con opere murarie corpose); quando il mulino “Bruni” era operativo il flusso delle acque scorreva comunque per la maggior parte nella sede del fiume (ora quasi in secca e stagnante) e solo una ridotta quantità veniva utilizzata dalla ruota a pale del mulino: la memoria ci assiste ancora e comunque è facilmente riscontrabile e calcolabile la proporzione andando a confrontare la condotta originale parzializzata di prelievo del mulino con quella attuale.
Fare lungo il corso dei fiumi centraline di produzione di energia idroelettrica, di cui c’è sempre più bisogno (anche a causa di un progresso tecnologico che viene solo subìto) è ad oggi cosa utile e certo migliore delle centrali a combustione e dei sistemi nucleari, se tutto viene realizzato nelle adeguate proporzioni e nel rispetto del bene comune; i progetti e le opere dovrebbero dare garanzie verificabili di un impatto minimo sull’ambiente, pur garantendo un legittimo riscontro economico che, comunque, non può e non deve essere l’unica molla e che gli Enti preposti hanno il compito ed il dovere di verificare e garantire anche a posteriori.
Non basta una scala di monta per i pesci, di fatto inservibile quanto inutile per uno stagno abbandonato dalle trote, per dare una “cipria” di rispettosità dell’ambiente. 
Inoltre, come per le nostre colline e monti che, morti i “veci” che le tenevano in ordine, giacciono dovunque in degrado, anche per il fiume in passato “persone” si occupavano con passione perizia e rispetto della regolazione delle varie chiuse/saracinesche.
Da tutte queste carenze, e da altre tecniche burocratiche e gestionali deriva anche il problema idrogeologico dei fiumi con carenze e piene con esondazioni.

mercoledì 8 febbraio 2017


Nel 1997 , dopo quasi trent’anni di assenza dalla messa ho deciso di tornare e così ho chiesto ad un prete mio caro amico,  Don Fabrizio allora parroco di San Pietro e Paolo, di confessarmi; da allora frequento la messa quasi tutte le domeniche; nella stagione invernale,  resto a prenderla da un prete strano, diverso, figlio di comunisti ma pronto a dire una preghiera anche per gli altri caduti, uno che ha il coraggio di cantarla ai soliti ipocriti con e senza tonaca, che motiva la gente al Bene; d’estate a Bibione c’è un altro prete che le canta a tutti; nonostante ciò, o forse proprio per ciò, queste messe sono sempre più gremite da fedeli, da credenti che sono stufi dell’ipocrisia imperante, che sta dilagando in un mondo di persone incapaci di dare ed esigere valori fondanti, in un mondo in cui potere , malvagità e imbecillità hanno preso il sopravvento; un mondo del male che quelli della mia età (forse non tutti) sono troppo deboli  vecchi e soli  per combattere e che i giovani sono troppo deboli, soli, coglioni, stomacati e pressarti dal presente per combatterlo e ricostruire un futuro migliore.
Vado a messa per le mie convinzioni, non certo per il modo di fare la messa di troppi preti  che, per primi, non credono assolutamente in quello che dicono, dipendenti in attesa del 27, incapaci di chiamare a sé i giovani che tanto ne avrebbero bisogno, pronti alla promozione di se ed alla continua richiesta di denaro, incapaci di comprendere i problemi quotidiani sempre più pressanti della gente di ogni età e quindi di portare un qualsiasi tipo di conforto e tanto meno di guida: per fortuna non sono tutti così, ma come sempre la massa rumorosa nasconde il silenzio di pochi virtuosi che solo da poco cominciano a riemergere.
In questo ultimo periodo ne stiamo vedendo di tutti i colori: preti che usano le Chiese per farne dei lupanari, altri che soccorrono solo i migranti  dimenticando i nostri ultimi; altri preti che invitano noti delinquenti a partecipare come padrini a cerimonie religiose; insegnanti che abbracciata la “Gender” invitano scolaresche ad assistere a film  su ragazzini che non sanno decidere se sono maschi o femmine; l’orgoglio gay che vuole diffondere l’omosessualità; Media servi dei grandi poteri che indirizzano giovani e meno giovani solo al denaro ed al possesso materiale, che inducono disagio e odio di genere e di cespite; banche/assicurazioni, case farmaceutiche e potentati dell’energia che comandano il mondo; politici incapaci, ladri e disonesti che insegnano con il loro esempio negativo che solo quelli come loro vanno avanti; scuole che tolgono il crocefisso ed annullano celebrazioni del natale e del presepio per non offendere la sensibilità di altre genti; insegnanti di religione che fanno di tutto fuorché parlare di cristianesimo di fronte a classi multietniche; una giustizia che non è in grado o per incapacità organizzativa o, peggio, per scelta politica di comminare le giuste pene ai delinquenti specie ai più grandi, negando di fatto il principio stesso di giustizia; persone che ormai si fanno giustizia da se; fanatici che sfregiano dovunque capitelli votivi costruiti da secoli per atti di grazia della Madonna; Madonne che oramai non piangono più…. 
Siamo (ormai non solo in Italia) in assenza di uno Stato autorevole, siamo vessati da stati che sono gestiti da politici e burocrati incapaci e disonesti che, per non rinunciare ai privilegi di classe, sanno solo imporre disagi burocratici regole astruse tasse e gabelle sempre più alte a chi lavora, non ultima la tassa sull’ombra, e sempre maggiori restrizioni sulle cure mediche; scuole sempre più degradate che sfornano un popolo sempre più ignorante e di futuri disoccupati, che ha rinunciato ad imparare gli antichi mestieri che ci hanno fatti grandi per pensare di mettersi dietro una scrivania, mentre i figli dei potenti studiano alla Bocconi ed hanno già il posto statale riservato.
Una società ammalata, depravata ed in stato di profonda decadenza: probabilmente il tramonto di una civiltà.

Ricordiamoci che solo lo sforzo di tutti (o almeno di tutti coloro che vorrebbero bene e giustizia) potrà cambiare il futuro per tentare di riemergere da questa fossa nera verso la luce, o almeno per supportare persone e associazioni che possano fungere da anello di giunzione responsabile tra presente e futuro. Certo non il menefreghismo né l’opportunismo diffusi ! Ogni domenica ci viene ricordato di chiedere perdono tanto per i peccati che per le omissioni: queste sicuramente il problema più pesante anche tra coloro che credono e vorrebbero.

giovedì 26 gennaio 2017




        Prima hanno incentivato l’accesso ai migranti, non profughi di guerra poiché la maggior parte dei profughi di guerra cercano rifugio negli stati adiacenti, per dare soldi al back-ground di associazioni atte a garantire il consenso politico, ora mandano altri rappresentanti in piazza per esigere aiuti distribuiti tra la gente, con altri ulteriori costi per la Gente.
E’ una vergogna trattare persone indigenti al freddo, in tendopoli senza servizi, come nuovi schiavi, e di ciò si devono vergognare coloro che hanno creato questa drammatica situazione: dai grandi poteri economici globalizzati ai politici nostrani servi e corrotti; bisognava fare entrare solo i veri profughi, dare loro una dignitosa accoglienza e portare aiuti alimentari e vestiti a quelli rimasti e travolti da quella distruzione spaventosa della guerra; non ci si può preoccupare faziosamente solo di quei poveri bambini morti con gli sbarchi, ma è un dovere preoccuparsi della salute fisica e psichica di tante famiglie e bambini ancora sotto bombardamenti, sparatorie e faide nel loro paese in guerra!
Bisognerebbe fare entrare, oltre ai veri profughi di guerra, solo quei regolari richiedenti cui è possibile con molto realismo dare un lavoro ed un alloggio.
Da ca. 60anni vedo raccogliere montagne di denaro, cibo e vestiario per i poveri dell’Africa:  anche oggi sempre le stesse foto e servizi; chi si è mangiato una fortuna che avrebbe potuto cambiare il volto e le sorti delle Genti di questa parte del mondo ?  Ho ormai la convinzione che questo sia il solito pozzo senza fondo a cui far confluire risorse, del tutto simile ad altri da noi italiani ahimè già ben sperimentati.
Da anni vado dicendo che i profughi accolti dovrebbero essere alloggiati e sfamati e messi al lavoro, non lasciati a bighellonare o peggio per le nostre città; solo adesso che trabocchiamo di stranieri senza lavoro, dicono che devono lavorare, ma ho il sospetto che noi continueremo a pagare contributi alle cooperative di accoglienza e verremo ulteriormente tassati per dare uno stipendio a questi nuovi “lavoratori socialmente utili”, mentre tanti nostri padri e madri di famiglia restano e resteranno ancor più senza lavoro, costretti a chiedere aiuto; mentre tanti nostri anziani  vedono ridotta l’assistenza e muoiono al freddo e nell’indigenza dopo aver lavorato tutta la vita per dare ai loro figli un futuro, dopo aver anche combattuto  per il nostro Paese.

Attenzione perché troppe aziende familiari hanno chiuso e tantissime sono sull’orlo del fallimento, troppe morti anche al volante sono causate da uno stress insostenibile a cui ci hanno portato per sopravvivere, troppi nostri giovani devono emigrare per trovare lavoro e riconoscimento dei loro meriti.

martedì 10 gennaio 2017

5 Stelle il Movimento di Grillo


Spero che la mia testa non mi serva solo come peso per equilibrare il corpo ma per pensare, ed in ciò sono assai stato aiutato dall’aver frequentato il mio vecchio “nozionistico” liceo classico che con la Storia, le Lingue Classiche e la Filosofia mi ha formato per tutta la vita; per tale motivo sono veramente arrabbiato per la distruzione della Scuola Italiana, erede delle rinascimentali Università, decisa ed operata fin dagli anni 70  al fine di ottenere greggi di ignoranti da comandare a bacchetta!
A proposito dell’ennesimo voltafaccia all’italiana, in questo caso recentissimo di Grillo, voglio solo ricordare che quando era arrivato sui Media il suo movimento chi mi conosce si ricorderà della mia assai fredda accoglienza, in controtendenza con i più: la maggioranza al bar, nelle riunioni sociali etc, lo aveva subito ammirato (o invidiato) e tanti avevano pensato di aggregarsi entusiasticamente o opportunisticamente al suo carro. 
La mia opinione fu subito che i soliti Poteri Forti  avevano pensato, per tagliare la coda a ribollenti sentimenti di incazzatura tra la Gente, di investire un grande comunicatore dell’incarico di fare un “partito degli incazzati”,  con il duplice scopo di confinare in un recinto conosciuto le anime rabbiose e contemporaneamente di procedere ad una loro automatica schedatura senza alcuna fatica sfruttando le loro ingenue “autodenunce social”.
La Storia mi ha insegnato che solo in rarissimi casi, dopo il periodo Romano, questa penisola, formata da genti con tradizioni ed interessi spesso contrastanti, usa a dare le chiavi della sua città allo straniero che la “liberava” da un cittadino ingombrante (Dante docet), quasi mai, accecata da interessi e faziosità, ha saputo riconoscere Chi l’avrebbe governata con giustizia mentre con arroganza e stupidità si è sempre genuflessa, anche assai recentemente, ai Forti ed agli imbonitori, in questo turbine di licenza che chiamare democrazia è incongruo.

Poveri giovani senza Esempi dall’Alto, ignari del significato di Patria ed Onore, condizionati al consumo fin da piccoli, pronti a seguire il primo imbonitore incazzoso, costretti ad emigrare per trovare riconoscimento ai loro meriti, come possono sperare in un futuro migliore in siffatta Terra ove sono tollerate le uscite vergognose di personaggi come il ministro Poletti titolare del dicastero del lavoro nel Governo Renzi ?
Veneto Banca, due semplici considerazioni:

  • Il risarcimento proposto pari al 15% del valore pagato è persino inferiore al 25/30% che viene proposto ormai usualmente dai curatori fallimentari alle imprese creditrici nei casi (ormai assai frequenti) di fallimenti; come dire avanzi 100.000 € te ne riconoscono 25/30.000; nei casi di specie dove a “fallire” potrebbe essere una banca se ne riconoscono invece solo 15.000 al risparmiatore con la condizione, però, che rinunci a qualsiasi altra forma di rivalsa legale: forse anche in considerazione di come va la giustizia in Italia … Addetti del settore giudicano (ovviamente) positivamente tale proposta di rimborso (forse disposti ad arrivare anche al 18%) ma bisognerebbe dare voce alle migliaia di risparmiatori rovinati per sapere quanto siano contenti… Se questo Paese avesse un governo legittimo costituito da persone libere e responsabili, non da eletti rappresentanti dei Poteri Forti,  questa situazione drammatica, che va ad aggravare ulteriormente un livello già disastrato delle economie familiari degli Italiani, sarebbe trattata con più rispetto dei Cittadini.
  • Se, come pare, certi “investimenti” siano stati per di più “consigliati” a risparmiatori ingenui  al fine di scaricarsi dalle spalle un rischio noto andandolo a suddividere tra risparmiatori non o poco consapevoli, l’intera vicenda assumerebbe ulteriore grave aspetto che imporrebbe ben altra considerazione dei fatti.

martedì 29 novembre 2016

REFERENDUM

Tanti mi fermano, di più mi telefonano, per chiedermi come votare al referendum.
Cerco di dare una risposta con ragionamenti:
Questo governo si é "distinto" per il numero enorme di migranti , o meglio per lo più clandestini che non sfuggono da paesi in guerra ed arrivano con scarpe e magliette nike e cellulari (è invece un dovere accogliere i profughi di guerra) e girano sfaccendati, quando non spacciano od altro, in modo da conferire buoni frutti economici a coop e onlus "senza fini di lucro... pubbliche ecclesiastiche e private", il business migliore insieme a quello del vino, mentre è aumentato in modo inimmaginabile il numero dei nuovi poveri, esodati, anziani, giovani, senza lavoro senza soldi e senza alcuno che li aiuti; 
Stranamente anche i figli di ex migranti sono drasticamente diminuiti: complice la situazione di forte disagio socio-economico, in netto contrasto con il nuovo miracolo economico che da subito Renzi ha promesso ma è ancora invisibile, 17000 i figli in meno di italiani, 4000  di ex migranti; fatevi una proporzione e vedrete che di colpo gli ex migranti, capito come funziona da noi,  hanno chiuso più di noi, e così, proprio quelli che, secondo il democristiano Renzi ed il suo codazzo progressista, ci dovevano con i loro numerosi figli pagare le pensioni, intanto si sono presi buona parte della spesa mendica per loro e per familiari e parenti che chiamano qui a curarsi gratis (leggi con i nostri soldi ed il nostro sudore) e poi se ne torneranno ai lori lidi lasciandoci più poveri e senza pensione;
In queste ore  che precedono il voto referendario il Solito promette di tutto, persino aumenti delle pensioni minime: bene, benissimo, ma , dato che l'italia é tutto fuorchè un pozzo senza fondo cui attingere, toglierà i soldi alle pensioni d'oro? Certo che no, li toglie a quelli non ancora proprio poveri !!!
Dice che elimina buona parte del senato: ma che senso ha non toglierlo tutto  e nominare sindaci e consiglieri regionali ? La solita fregatura all'italiana: tolgo i più (non allineati) e nomino solo miei "utili idioti" che fanno quello che dico io; alla faccia della democrazia, questo é neofeudalesimo neomedievale, con feudatario, vassalli, valvassori, valvassini e ...servi della gleba (noi); 
Ma, si difende, è per fare le leggi, perché i cattivi dell'opposizione ostacolano le nuove leggi: a parte che di leggi ne abbiamo troppe ed in contrasto tra di loro, ed il vero problema é garantirne il rispetto, ma come mai quella sulla legittima difesa da oltre 3 anni non va avanti ?  Mentre gli aumenti di stipendi e le norme fiscali e sulle banche vanno di corsa?
Toglieremo gli studi di settore, promette: i più, certamente ingenui, tirano un sospiro di sollievo; ma, ragionando con la testa (non con la pancia), come sperare in un miglioramento con uno stato che ha sempre più fame di denari che ricava dai pochi che lavorano in proprio in italia senza andare a ridurre gli sprechi pubblici ? Verrà certamente introdotto qualche sistema ancora più impositivo ! (La chiama semplificazione....) Il pubblico non lo toccano perché sono voti certi, quindi perché ridurli ?
Si dice frequenti riunioni di poteri internazionali, rappresenti le Banche, insomma una parte importante dei Poteri Forti, quelli che decidono le sorti delle nazioni fregandosene dei popoli, quelli che secondo loro convenienza decidono vada supportata una parte di mondo piuttosto che un'altra (a seconda dei loro interessi) ! Gli stessi che programmano ribassi in borsa per "mietere il grano" quando gli conviene o aumenti dello spread per indurre incubi di terrore e instabilità nel piccolo e medio risparmiatore, nel ciarliero frequentatore d'osteria, guarda caso al momento di importanti appuntamenti elettorali, come per Trump e prima per Berlusconi.
E se invece operasse bene ? tante persone potrebbero averlo frainteso per diffidenza o faziosa posizione a prescindere; oppure non ha saputo porgersi ai cittadini, ed allora anche come comunicatore….
A me non piace chi vorrebbe indurmi a sragionare con la paura o condizionarmi con il politically correct; ho fatto il liceo classico che mi ha insegnato a ragionare ed a distinguere le apparenze dalle verità: per questo la scuola italiana in 40anni é stata distrutta, per creare una massa di pecore ignoranti pronte a sorbirsi qualsiasi bufala ed a prender ordini dalla tv.
Certo non è che votando Nò si sceglie la panacea: disgraziatamente il momento storico non ci fornisce statisti illuminati, dittatori amanti del popolo o una nuova aristocrazia politica dedita al bene della Gente; ci riporta invece vecchi democristiani scotti, un centrodestra insipido, una destra divisa e nostalgica che non trova un Benito (che però Benito, con i suoi fasci dell'unità, certo rigetterebbe), una parte di centrosinistra Radical Scic detronizzata, i soliti vecchi comunisti utopisti, rappresentanti dell'ANPI .. una strana congrega (il che dovrebbe dovrebbe far riflettere tutti e darci la forza di abbandonare esaurite ideologie per mandare a casa, tutti insieme imbonitori e padroni) ma certo non peggiore dei servi delle grandi lobby finanziarie! 
Fidel Castro da comunista utopista ha sbagliato ogni progetto economico per il suo Paese, ma ha dato un esempio sociale; da noi l'unico esempio è la truffa, la corruzione, la perversione, mediocri ed incapaci ai vertici i migliori a piedi, l'assoluta assenza di onore e dignità.
Ci restano 3 scelte: 1 non votare, ma il referendum non abbisogna di quorum, quindi o ci troviamo in almeno 25milioni a farlo per mandare un ultimo segnale civile oppure ci freghiamo da soli; 2 decidiamo di non buttarci subito nella fossa (chissà che il destino non ci riservi qualche sorpresa...) votando NO oppure 3 decidiamo di legarci ad una corda verso la caduta; un rinascimento nasce solo dopo un crollo, quindi forse sarebbe meglio legarci alla corda in modo da affrettare la caduta (con il SI), ma io sono un ottimista e, contro ogni logica spero sempre in qualcosa di meglio anche se sono tentato dalla scelta 1.
Ognuno ci pensi e decida...ma con testa e onestà e si preoccupi del futuro suo e dei suoi figli, non certo delle aspettative della grande Finanza con cui ci martellano in continuazione !
Un sogno ce l'ho anch'io: che arrivino uno o più uomini della Provvidenza (che al momento deve essere molto incazzata con noi....) pronti e capaci ad amministrare con saggezza ed equità un nuovo cammino del nostro popolo, con l'europa se ci sta altrimenti meglio da soli, con una nuova scuola di merito (non sindacalizzata ma tanto meno al servizio dei padroni) con promozione di Cultura e Turismo, supporto alla piccola e media impresa ed in particolare all'artigianato artistico ed a quello dell'altissima tecnologia, che accompagni progressivamente alla agricoltura biologica, un eden, una nuova età dell'oro; insomma un sogno, una nuova “età dell’oro”.

Certo non desidero per i miei figli e nipoti la deriva ormai annunciata verso un futuro  schiavo della grande imprenditoria e finanza padrone delle nuove tecnologie e figlie di "evoluti" democomunisti servi dei poteri finanziari; né desidero un futuro sotto il cappello di un impero capitalista in cui il materialismo é l'unica vera religione e scuola di vita; in entrambi i casi ci aspettano eutanasia programmata per quando non serviremo più, morte civile, degrado assoluto: il nuovo periodo oscuro neomedievale, la nuova “età della merda”; ma forse se tutti ci impegnassimo di più....

lunedì 21 novembre 2016

LADRI

Qualcuno in Italia sta cercando di cambiare: pochi giorni fa un giudice trevigiano non convalidava l’arresto di tre delinquenti stranieri, già responsabili di vari atti fuorilegge, benché eseguito con grande efficacia e coordinamento da pattuglie dei Carabinieri del Trevigiano e del Friuli; l’ondata di malcontento si riversava allora sui media .
Ieri abbiamo appreso che su ordine della Magistratura pordenonese i tre elementi venivano bloccati all’aeroporto di Milano mentre  stavano per volare a Vienna, non in gita turistica ma per uscire dai nostri confini, evidentemente informati (anche se meravigliati per la considerazione che hanno delle nostre istituzioni) che qualcuno, questa volta, stava cercando di assicurarli alla Giustizia.
A Qualcuno non va più bene che si sia oltrepassato il segno e, finalmente, con uno scatto di dignità teso al ripristino della Giustizia.
Da tempo ormai l’uomo pensante non si sente protetto dalla giustizia: vede responsabili di piccoli e grandi delitti sottrarsi per l’inerzia o per una ideologicamente schierata tendenza di Potere contro ogni buon senso;  vede l’uomo semplice trattato da infimo suddito, pecora da tosare fino alla prima pelle, sempre più colpito da sanzioni assolutamente sproporzionate ai fatti con le sole finalità di vessazione e cassa: non tollera più istituzioni forti con i deboli e assolutamente prostrate ai forti contro ogni storica aspirazione di libertà .
Che troppi “addetti della giustizia” attendano più alla carriera politica, attenti a non alienarsi i poteri forti ed a non mettersi di traverso ad un progressista buonismo, è cosa patente; al solito, il comportamento di tanti va a lordare tutta la categoria; questo non è giusto e proprio per ciò eseguire il proprio Dovere con ritrovati dignità ed orgoglio, consci di dover raccogliere le critiche di una parte, potrebbe riequilibrare i piatti della Bilancia!
Che oggi riuscire a fare il proprio dovere sia per tutti sempre più difficile, con  frotte di miopi burocrati censori, quando non scelleratamente ideologizzati, con media e lobbies assicurative pronti alla gogna ed al risarcimento è cosa altrettanto nota;  ma certe professioni dovrebbero essere scelte più come missione che come mera finalità di successo e stipendio.
La responsabilità, oltre che sul singolo, ricade comunque su una classe politica sempre più  opportunista inefficiente e corrotta, dedita alla bega da osteria, incapace di dare giusti indirizzi e buon esempio  e offre, non solo in Italia, un vergognoso spettacolo di se; anche una Chiesa in grave penuria di sacerdoti e per vari versi in difficoltà come guida spirituale non è esente da responsabilità; altra parte di responsabilità è anche dell’elettorato, con troppi ignoranti manovrati dai soliti pifferai, troppi opportunisti e mafiosi che delegano loro simili, troppi menefreghisti che si fanno solo gli affari propri e troppe persone perbene deluse che non vedendo alcuna possibile via d’uscita si chiudono invece di portare il loro contributo.

Basterebbe solo che tutti pensassero meno a se stessi e più al futuro dei loro figli e nipoti. 

lunedì 14 novembre 2016

Carabiniere coraggioso

Il caso del Carabiniere 24enne che, fuori servizio disarmato e con la sua auto, ha bloccato 3 banditi è un forte segnale.
Sui pochi media in cui è apparsa la notizia è stato definito un eroe; ha di fatto compiuto un atto grandemente meritorio che brilla della luce di oramai spenti principi come quello del senso del Dovere; e tutto ciò a causa di una decadenza dei costumi e dei valori che da decenni stanno condizionando all’opportunismo, non certo a coraggio ed onestà: per ciò brilla ancora di più ! anche se tra i tanti ignavi che esternano applausi troppi saranno quelli che  penseranno  “ per quei quattro schei che lo stato ghe da”.

Proprio questa amara contingenza e la frase da lui detta, “carabinieri si è 24 ore su 24 altrimenti meglio cambiare mestiere”, in un momento in cui troppi, cittadini e rappresentanti del popolo, hanno perso senso del dovere  dignità e coraggio, fanno stimare ancora di più il suo comportamento e riaprono le porte della speranza in un futuro migliore con giovani idealisti e coraggiosi come lui.