lunedì 8 ottobre 2007

giustizia e libertà

Garantire giustizia libertà e conservare un anbiente sociale ed una natura adatti alla vita dei cittadini significa chiedersi fino a che punto nel progresso tecnologico, nell'arte, nella vita culturale e sociale, personale e collettiva, le vie che scegliamo siano veramente motivate da voler garantire a tutti giustizia e libertà in un ambiente sociale e naturale sano e quanto invece siano motivate da ignoranza, incapacità di comprendere il mondo nella sua intierezza, assenza di senso di responsabilità nei confronti di chi verrà dopo di noi (compresi i nostri stessi figli e pronipoti), criminale violenza contro il mondo e sfruttamento del prossimo, e dettate da egocentrismo, interesse personale, gestione del potere e del denaro, avidità, ambizione esasperata.
La mia libertà finisce dove comincia quella altrui: lasciare in giro impunite e non educate persone che ledono la libertà altrui opprimendo derubando uccidendo, persone che vivono come parassiti senza dare un loro apporto alla società, persone che per perversioni sessuali fanno del male ad altri specie ai bambini, persone che distruggono per avidità l'ambiente che ci circonda, persone che per interessi economici sfruttando l'egoismo della ricchezza fanno la tratta degli organi, sono solo alcuni esempi di quanto oggi la parola libertà abbia perso gran parte del suo significato. Ma vi sono anche medici e scienziati senza freni morali che, per ambizione e potere, spingono la ricerca su ambiti che nulla hanno a che vedere con la natura e l'etica della vita ma sono invece legati alla legge della domanda e dell'offerta.
In questa fase difficile, in cui si è perso il senso della creazione e di Dio, è necessario che tutti, ma soprattutto coloro che possono in qualsiasi modo interferire, si rianimo sotto il nuovo stimolo di rivedere e ponderare, con la luce dell'onestà intellettuale e del buon senso, le nostre scelte su libertà giustizia ordine ambiente sociale e naturale: solo la presa di coscienza e l'azione potranno salvare chi ci seguirà.

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