venerdì 24 agosto 2007

Integrazione

Dal telegiornale odierno (23/08/07) ho appreso che un bimbo italiano gravemente ammalato potrà sperare in un futuro migliore grazie alla donazione di organi di un bimbo arabo morto soffocato.
Al di là delle chiacchiere, dell’oratoria da salotto, della facile demagogia e delle discussioni di presunti “specialisti ed opinionisti senza confini” che quotidianamente inondano i media, il gesto di questi due poveri genitori, arabi, di fronte alla incommensurabile tragedia della perdita del loro figlioletto, di donarne gli organi ad un’altra famiglia, italiana ma anch’essa in un momento di grandissima difficoltà, significa e testimonia molto di più delle parole e di qualsiasi proclama.
Dimostra quanto DIO operi per la fraternità delle genti e quanto gli Uomini di Buona Volontà siano pronti a raccogliere il SUO aiuto, a confrontarsi capirsi e confortarsi, anche al di là delle barricate artatamente erette da poteri economico/politici che ci vogliono divisi; ma anche sottolinea la necessità che ognuno faccia la sua parte senza lasciare a chiunque altro il diritto/dovere di assumersi le proprie responsabilità (aiutati che Dio t’aiuta).

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