venerdì 16 maggio 2008

L'attività del demonio

Preoccupa il grave declino morale della nostra società: perversioni sessuali e criminali, prostituzione dilagante, assenza di principi ideali responsabilità e senso della realtà nei giovani, assassini e criminalità minorile in spaventoso aumento, droga e ogni mezzo chimico e non per rimbambirsi, il denaro ed il divertimento come unico motore di gente senza più famiglia né scopi.
Sembra impossibile, ma se ci guardiamo intorno vediamo tanta cattiveria; persino gli occhi di troppi ragazzini cittadini sono cambiati, occhi a-morali abituati ad ottenere sempre tutto senza rifiuti, diseducati da discorsi in casa e fuori casa improntati al solo soddifacimento di ogni desiderio e conditi da opportunismo, invidia e avidità di soldi.
Papa Benedetto XVI° , che a mio parere entrerà nella Storia come un grande Papa riformatore, nuova Coscienza di una Chiesa che si era persa insieme alla Società, carismatico esempio per tanti giovani preti, ci richiama ad una fede più salda e meno timorosa e ci parla della presenza forte del Diavolo, del Male.
E un legame sottile collega pedofilia a satanismo, perversioni ed orge sessuali alle messe nere (leggete “io vescovo esorcista” di Andrea Gemma), assoluto nichilismo all’opportunismo ed al materialismo, amoralità criminalità e sfruttamento degli altri alla mancanza assoluta di alcun faro nella vita; omosessualità, comunità allargate e fallimenti di troppe famiglie, basate su legami incoerenti, si collegano ad un avviato processo di sostituzione della "sacra" famiglia con coppie gay , con surrogati di richiamo ancestrale, tribale, magico: Male contro Bene.
Fin da subito una certa intellighenzia politica, vittima delle suggestioni d’oltre cortina, anticlericale arrogante ed oscurantista, ha mal visto, ha osteggiato questo Papa, cercando di insinuare il dubbio di sue simpatie per il Nazismo, chiamandolo irrispettosamente e con disprezzo “Ratzingher” senza “Papa”, per sminuirlo come se fosse il militante della parte avversa indegna di rispetto, e, secondo un copione che si ripete dagli anni ’60, continuando a definirlo nei “salotti buoni” un Papa reazionario non progressista; da schernire perché torna a parlare del demonio.
Ma basta guardarsi in giro per rammentarsi che Bene e male sono presenti: il male continua ad operare e certamente affascina i Più perché più comodo e connaturato alla natura egoista ed aggressiva del lupo umano; il Bene , pur costando sacrifici sempre più faticosi, ti riempe l'anima e ti aiuta nelle prove più difficili.
E’ sempre l’eterna questione del libero arbitrio, della scelta tra il sentiero tortuoso in ripida salita e l’autostrada in falsopiano: spetta solo a Te decidere e non puoi darne la colpa agli altri; di fronte alla vita si può essere soli come di fronte alla morte; io ho scelto di non sentirmi solo, ho scelto la Fede in Dio creatore del Cielo e dell'Universo.

Nuovo Governo

In queste elezioni il Popolo italiano ha dato un forte segnale che non potrà essere ignorato, ha prodotto con i suoi voti una vera Maggioranza di Governo.
Chi governa non avrà più giustificazioni se non si impegnerà, al massimo, per fare quanto promesso in campagna elettorale, con serietà e spirito di servizio.
Dovrà anche rifuggire dallo scontro con un’opposizione double-face, che da un lato si prepara a portare in piazza i soliti noti e, dall’altro, con democristiana serenità dichiara di aver accettato il voto, di aver capito gli errori.
Gli italiani si attendono molto rinnovamento morale e dell’efficienza delle istituzioni, con risparmi nei costi della politica e della macchina pubblica.
Una certa porzione si rende certamente conto che questo Governo non potrà fare miracoli, poiché dopo decenni di decadenza grave è difficilissimo reimpostare un rinnovamento dei costumi, ma sperano che almeno siano fissate le direttive ed i cardini per un nuovo corso della vita civile, sociale, politica ed economica; un’altra porzione manichea vuole invece tutto il cambiamento subito.
La situazione sociale è troppo compromessa per non capire che è ora di dare forti segnali di cambiamento.