giovedì 5 luglio 2007

2005 9 20 - Ordine e sanzioni

E’ vero, in Italia si copia tutto ed il Diritto d’autore non vene rispettato: si pretendeva dalle copisterie la tenuta di un registro delle fotocopie da libri d’autore, ed oggi invece è previsto l’acquisto di una quota fissa di “marche” da apporre su ogni pagina fotocopiata, indipendentemente dal numero di pagine fotocopiate, di fatto una nuova tassa di cui però solo una parte minima andrà agli Autori; e troppi progettisti si vedono le loro ideazioni rubate da aziende ma nessuno li difende in concreto; e come mai da noi bisogna pagare per esercitare una professione qualunque, pur avendone acquisito il diritto dopo sacrifici di anni dedicati allo studio, e poi chiunque può fare di tutto anche senza titoli?
Tutti ormai progettano architetture, mobili, stand e oggetti design, al punto di falsi medici che quando scoperti vengono allontanati dall’ospedale con una “sculacciata” per mettersi subito dopo a fare la libera professione indisturbati, abusando ancora del titolo mai raggiunto e facendosi addirittura pubblicità con l’esperienza accumulata presso l’ospedale da cui erano stati giustamente allontanati?
L’industria e la politica hanno favorito la diffusione del trasporto privato rispetto a quello pubblico: ora ci dicono che inquiniamo lasciandoci a piedi tante giornate, permettono l’aumento selvaggio delle assicurazioni, ogni qual volta mancano denari inventano una nuova “una tantum” ai danni degli automobilisti; vanno tranquilli a caccia nella riserva che si sono costituita con multe per divieto di sosta in centri urbani privi di adeguati parcheggi e salassano con i parcheggi a pagamento, senza investire, come dovuto, tali proventi nella realizzazione di nuovi parcheggi; altrettanto i Comuni fanno dei fondi ricavati dalla monetizzazione degli standards urbanistici (ci si dovrebbe chiedere come e quando ciò sia corretto per l’ambiente urbano); si pongono limiti di velocità assurdi ed in luoghi assurdi per comminare con macchinette fantasma salatissime multe per eccesso di velocità per chi usa la strada per lavoro, ed approfitta di rettilinei in zone desolate per cercare di recuperare i ritardi accumulati ad attraversare i soffocati centri urbani; ora si sequestrano i motorini a chi va senza casco; con ipocrisia non si aprono le case chiuse, ma si multano i clienti delle prostitute, cosa assai più semplice, politicamente corretta e divenuta nuova risorsa di reddito per tanti Comuni, che colpire severamente i criminali che le sfruttano sulla strada: e mai le città durante i sempre più numerosi ingorghi sono state più sguarnite; spesso si viaggia senza più vedere per chilometri alcuna pattuglia a controllare il traffico; anziani sono derubati da finti esattori; i bancomat sono continuo oggetto di furti tecnologici; e di sera in troppe zone è meglio starsene rintanati in casa se non si vuole anche rimetterci la pelle, quando i delinquenti non arrivano a sequestrare e massacrare la gente in casa propria.
Mai però la burocrazia è stata più severa, ed il cittadino per bene che fa correttamente una pratica necessaria si vede costretto ad un iter spaventoso e lunghissimo, controllato come se fosse sempre un criminale, spesso presenta progetti che vengono respinti con motivazioni velleitarie quando addirittura non conformi alle norme, per incompetenza o, specie nei paesi, per faide locali, o peggio per favorire personaggi ben introdotti: e poi il furbo di turno (e parte dell’Italia centrosud) non fa alcuna pratica, fa e basta tutto e come lo vuole, senza che nessuno lo controlli, tanto alla fine un condono o una sanatoria certamente ci saranno!
E la gente per bene patisce l’ingiustizia e perde ogni fiducia, mentre aumenta sempre più il numero dei furbi e si forma la coscienza del perdono comunque (speriamo che non si arrivi ad un condono, sotto forma di rimborso pecuniario, anche per gravi reati contro la persona).
Ogni imprenditore serio e responsabile vive nel terrore dei controlli perché, pur sapendo di aver fatto il possibile per essere in regola, le regole sono talmente tante ed in certi casi impossibili concretamente da rispettare, che mai è sicuro di essere a posto almeno, e quando arriva un controllo, per il solo fatto che dei funzionari si sono mossi, arrivano sanzioni da pagare salate anche solo per errori formali e non di sostanza; ed intanto per qualche finanziere di assalto che movimenta capitali da paura, fa bancarotta, non paga le tasse e se ne sta beato in qualche Paese lontano, la macchina statale parte in ritardo, al punto che non conviene neppure più cercarlo.
Così non si risolvono i problemi, e soprattutto si mal-educa la gente; ma in troppi hanno scoperto che mentre i sudditi sacrificano e pagano si può vivere senza faticare, mantenendo per sé, e per i propri portatori di voti, una quantità di privilegi.

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