giovedì 5 luglio 2007

2007 5 22 - Convegno Energia

Molto interessante l’incontro di venerdì 18 in biblioteca Civica organizzato dall’Amm. ne Comunale e dalla Confartigianato presentati dall’ass. Caldart e dal Vicepresidente geom. Campi, per sensibilizzare sul risparmio energetico: succinta, chiara e comprensibile a tutti l’esposizione dell’arch. Scalet; altrettanto l’illustrazione del rag. D’Arsie sulle modalità ed entità delle detrazioni.
Da tecnico già sensibile al problema (dal 1975 mi interesso di case passive e bioarchitettura) devo dire che in questa civiltà dei consumi, ove si crede che quanto ci offre Madre Natura sia inesauribile, che latte uova e frutti della terra siano prodotti dai supermercati, si mangiano ciliegie e pomidoro a Natale e si lasciano marcire verdure e frutta locale di stagione, ho notato scarso interesse della gente per il risparmio (l’hanno così condizionata allo sciupio ed ora se ne lagnamo…) anche delle Energie, come confermano riscaldamenti ben oltre i 20 gradi, finestre aperte e impiegate con la pancia nuda; impianti doccia a cascata, mentre altra gente attende in fila l’autobotte; sprechi di illuminazione sulle strade, nei negozi, nelle case; consumi telefonici spaventosi (la gente si confessa in tv e vive al telefonino) con proliferare di antenne che certo bene non fanno, mentre a certuni manca persino il pane in tavola.
Le nuove leggi in materia di energia evidenziano che così non si andrà avanti, ma dovranno essere perfezionate per garantire efficienza, certo non una nuova ondata di diversificati consumi.
Ci sono tanti problemi da risolvere per poter garantire il cittadino sensibile: dai “provati esperti”, ai materiali miracolosi, a fonti di energia proponibili solo in aree particolari.
Un problema sono le certificazioni della costituzione e della resa di materiali per isolamento e di corpi riscaldanti: a distanza di qualche anno prodotti si dissolvono all’interno di pareti e solai; altri a volte emettono sostanze che forse tra un po’ troveremo negli elenchi della sanità; corpi riscaldanti hanno rese inferiori a quelle certificate, come i consumi delle auto….
I produttori dovrebbero dimostrare di aver fatto dei test realistici anche a distanza di almeno 5 anni, su campioni realistici, per poter certificare valori reali, ma così avremmo molti meno prodotti sul mercato…
Leggi e regolamenti applicativi ammettono a detrazione solo caldaie a gas a condensazione, che comunque emettono vapore acqueo, incrementano la cappa di umidità e così l’effetto serra che modifica temperature e piovosità, mentre altre caldaie a legna, pellets etc. non rientrano nella detrazione…
Crea perplessità un effetto secondario prodotto dalle nuove norme: l’importo massimo in detrazione del 55 % fino ad un monte di ca. 100.000 euro, premia chi spende fino a ca.182.000 € per il miglioramento energetico complessivo dell’edificio; chi invece potrà con sacrifici solo migliorare gli isolamenti della sua proprietà con cappotti, contropareti, nuovi infissi, detrarrà il 55% su ca. 110.000 € fino ad un monte di 60.000 €; chi può di più, le ditte, potranno effettivamente riequilibrare e rivalutare la proprietà, mentre i più la miglioreranno solo in parte perché, realisticamente, a spendere quasi 110.000 € per isolamenti su un appartamento vecchio non saranno in tanti…
Studiando la normativa, sarà comunque possibile effettuare per gradi la completa trasformazione del proprio fabbricato con integrazione energetica (pannelli solari, etc.), che sarà comunque più conveniente su edilizia di pregio o in zone di pregio.E mentre il Veneto, brontolone ma disponibile ad aprire il portafogli, provvederà al miglioramento energetico, in altre zone continueranno ad inquinare falde e fiumi, a sprecare calore ed illuminazione; l’apparato pubblico continuerà con impianti obsoleti, con temperature da sauna, con ascensori inadatti a persone in carrozzina, acquedotti colabrodo; e nessuno pensa di favorire burocraticamente o con contributi il riuso di vecchie turbine o mulini lungo il Meschio, per produrre energia elettrica: è ora di ritornare ad usare con intelligenza buon senso e rispetto le proprie risorse locali per preservare l’ambiente.

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