venerdì 1 luglio 2011

ATM post Scissione

La scissione è già stata operata: ATM trasporti è ora una realtà nuova, un soggetto diverso: se però non avverrà al più presto la tanto conclamata FUSIONE delle 4 aziende pubbliche della provincia, certo ATM trasporti e le altre tre aziende di TPL in breve tempo si troveranno seriamente inguaiate.

La Regione ha infatti deliberato contributi per il trasporto pubblico (sempre proporzionati ai Km annui percorsi) di ca. il 10% inferiori a quelli usuali.

Atm e le atre ditte di trasporto pubblico hanno due soli introiti: i biglietti e, soprattutto, il contributo regionale, senza il quale le aziende muoiono! I costi, specie dei carburanti, sono in continuo aumento, con un aggravio di ben oltre 50.000 €/anno ed i conti si fanno carta e penna, non con le chiacchiere.

Nel caso di ATM che, pur non trascurando il continuo aggiornamento del parco macchine, da vari anni ha sempre avuto un bilancio in attivo, tra i 50.000 ed i 100.000 €, vorrà dire introitare spannometricamente più di 200.000 €/anno in meno e quindi precipitare nel baratro di un bilancio in rosso di almeno 150.000 € per ogni anno…

C’é poco da pensare a strategie e politiche aziendali, certo non si può “moltiplicare” il costo dei biglietti (sarebbe comunque un palliativo visto che la maggioranza dei trasportati viaggia con abbonamenti agevolati …); anche se qualche cosa di palliativo si potrebbe ricavare, se si riuscirà ad incrementarlo, dal trasporto di comitive.

Se quindi i contributi non ritorneranno ad affluire con normale importo, prepariamoci a considerare che potrebbe rendersi necessario razionalizzare strettamente l servizi in ogni città; che, in parole povere ma concrete, potrebbe significare severi tagli alle corse e… ovviamente, anche se oggi si garantisce a parole il contrario, sensibili riduzioni del personale. Speriamo che non si debba arrivare a ciò, ma cominciamo a preoccuparci oggi per non dover piangere domani !

Tutti speriamo che la congiuntura economica, di Stato e Regioni, migliori (anche se ci crediamo poco… visto che nessuno pensa di ridurre dall’alto prebende e privilegi…) altrimenti i guai diventeranno veramente seri! Ma non solo per il TPL…

Al consiglio comunale di giovedì sera ho rilevato la la solita miopia di troppi politici vittoriesi, sia di maggioranza che di opposizione: sentita la situazione e le solite promesse verbali l’unica richiesta avanzata è stata:

“ che , dopo la fusione in un unico soggetto provinciale, restino a Vittorio almeno i servizi ausiliari”.

Il solito belato… che ci ha fatto perdere negli anni quasi tutte le nostre eccellenze!

Ma ci rendiamo conto che per salvaguardare la vita a Vittorio, per essere sicuri di poter tutelare i nostri trasporti pubblici, almeno uno dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione della nuova Società Unica Provinciale dovrà essere un vittoriese? E visto che ATM è risultata concretamente l'azienda più sana (anche se non nel parere di chi ha valutato le società confluenti secondo solo certi parametri) dovrebbe poter essere adeguatamente rappresentata da più figure; oppure dovrebbe avere la Presidenza; ed ATM in questi ultimi anni ha dimostrato di saper scegliere un consiglio di amministrazione coordinato da un presidente di ineccepibile competenza e da un dirigente attento e disponibile.