giovedì 5 luglio 2007

2005 4 22 - Badanti e pizzo

Dal Gazzettino di oggi, la notizia di extracomunitari che sfruttavano loro connazionali chiedendo il pizzo sul lavoro come badanti, ecc.
Mercanti di schiavi che hanno condotto poveri disperati senza alcuna forma di regola a lavorare da noi il lunedì ed il sabato li riconducevano in patria, si sente che in pochi anni hanno fatto i miliardi, che ora sono proprietari di imprese, che si propongono come “veri” acquirenti di borghi obsoleti per trasformarli in “appartamenti…” ove obbligare a risiedere altri poveretti che vogliono lavorare da noi con le loro famiglie, in barba a tutte le nostre regole.
Altri, assai più silenziosi, oltre a distruggere buona parte della nostra imprenditoria, ad acquistare tante delle nostre attività commerciali per lo più fallimentari per cui ci si chiede come facciano poi a tenerle aperte, ammassano persone in spazi ridotti per farle lavorare e le trattano peggio che nel medioevo, ma non sul loro suolo natio: qui nella nostra Europa, nel nostro Paese, nelle nostre città, senza che nessuna dica e faccia niente, forze sindacali per prime! Mentre le nostre piccole aziende artigianali sono soffocate da pretese sempre maggiori, dalla burocrazia, dai costi, dalla recessione, dalla concorrenza che, definire sleale, e’ solo un eufemismo.
Cominciano dunque a risaltare fatti noti da tempo alla gente che vive tra la gente.
Ma la speranza che qualcuno ci metta mano in tempi ammissibili e’ pia illusione, fin tanto che non si comprenderà che l’unica via d’uscita parte dall’educare e moralizzare, prima di tutto, con l’esempio dall’alto; intanto il Paese crollerà sempre più giù, ed in questi giorni hanno goduto gli onori della cronaca (nera), e quindi potrebbero non essere un caso isolato (ricordiamo anche la Uno Bianca), persino degli agenti che estorcevano ai malviventi, in un triste contesto di umana miseria.

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