mercoledì 7 settembre 2016

Dagli al saluto fascista

Con un tentativo in atto di sostituzione della popolazione autoctona, e che da decenni continua a pagare tasse e sperperi di chi governa, un’ondata migratoria (13.000 persone in poco tempo) fonte economica di nuovi schiavisti paragonabile ormai alle invasioni che hanno caratterizzato la fine dell’impero romano 1600 anni fa; 
con una tassazione/imposizione che sta distruggendo gli imprenditori italiani insieme all’impossibilità di rientrare crediti per lo più inesigibili e di accedere a  possibilità di lavoro quasi inesistenti, che stanno minando la sopravvivenza nel quotidiano;
con una burocrazia che inquadra e limita ogni lato della vita dei cittadini e distoglie qualsiasi volontà di investimento;
con i Poteri Forti della grande finanza che impongono Politici e dettano Leggi a loro uso;
con una Politica rea di gravi inefficienze nei comparti dell’Istruzione e della Cultura, della Giustizia, della Sicurezza, delle Pensioni, della tutela del Lavoro, del supporto alla Famiglia;
con un Popolo per anni vessato, condizionato all’ignoranza ed alla sopportazione, privato di modelli positivi;
con una Chiesa da tempo non più esempio concreto di sacrificio, fede, castità e carità;
è difficile credere e sperare ancora che un qualsiasi nuovo partito, generato in questo “ordine” che di democratico ha il nome, sia in grado ed abbia interesse a risolvere i problemi della Gente Italica e non quelli personali dei Potenti e dei Poteri che hanno generato e supportato i partiti.
Vedere il nascere ed il morire di personaggi multicolori sul palcoscenico della politica, assolutamente distanti dai problemi assillanti della Gente, ha nauseato chiunque sia dotato di un minimo di spirito pensante e dignità.
Assistere alle inquisizioni tra partiti e dentro ai partiti per sola lotta di potere, ha ormai creato una voragine insanabile tra Popolo e Politica;
la Gente non crede più in nulla e ritiene di non avere più un futuro.
In questo clima neomedievale, maturato in decenni di decadenza, di potenti e servi della gleba, di sante inquisizioni e di nuove indulgenze ai peccatori, di delinquenti liberei di delinquere e di perversioni nei confronti dei bambini, giornalisti    lanciano anatemi contro il saluto fascista, l’antico saluto romano ripristinato in epoca fascista come saluto al Duce, confondendolo con quello nazista,  mai  contro il pugno chiuso Comunista Stalinista; si rinfocola il solito indottrinamento propinato dalle scuole elementari fino all’università, finalizzato a modificare la Storia tout court e cancellare faziosamente anche i meriti dello stato sociale del periodo.
Lo scrivente, figlio di un volontario della Repubblica di Salò, tra la fine del 60 e i primi anni 70 non faceva mistero delle sue idee di Stato Sociale mentre quasi nessuno, a causa del terrore ancora vivo nelle Genti degli eccidi partigiani (leggi foibe), o per il diffuso opportunismo del carattere italico, pur dicendo di condividerne le idee non aveva il minimo coraggio di esprimerle; non sono interessato quindi a difendere maschere e  nostalgici dell’ultima ora: un Duce non c’è, un partito fascista neppure; di tale saluto ritengo degni solo i pochissimi reduci ancora viventi quando ricordano, i soli in grado di testimoniare l’onore e la virtù che, a quei tempi, stava dietro quel saluto.
L'occasione mi é utile per ragionare  sul modello di stato sociale della Repubblica che, per le persone intellettualmente oneste e libere, potrebbe essere fonte di ispirazione non per copiare ma per studiare un nuovo stato sociale adeguato alle realtà del nuovo millennio, retto da statisti democratici che si facciano un dovere controllare e governare quei Poteri che rivogliono oggi l’uomo servo, inetto e nuovamente povero, fino ad ora  incontrastati!
Cito solo alcune Istituzioni Nazionali create tra il 1928 ed il 1933:
  • ECA Ente assistenza più bisognosi;
  • OMNI Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, con gli asili gratuiti per le famiglie;
  • INFPS ed INFAIL Previdenza Sociale (Pensioni) e Casse Mutue, con assicurazioni malattia, infortuni sul lavoro, disoccupazione, sia per dipendenti privati che Statali e parastatali, assistenza agli orfani;
  • OND Opera Nazionale Dopolavoro che si occupava di Istruzione e Cultura, Educazione Fisica e Educazione Artistica.
Oggi le Pensioni ce le stanno di fatto negando, invalidando di fatto il fiume di soldi dei contributi versati con una vita di lavoro e sacrifici dalla maggior parte dei lavoratori, nonostante la quantità abnorme di tasse ed imposte che solo in Italia si paga; l’assistenza sanitaria gratuita è sempre più ridotta a malattie gravissime e per parte ridottissima di esami e farmaci; come fanno a crearsi famiglie se non si crea lavoro ai giovani e non si assicurano loro gli aiuti sotto forma di asili e scuole gratuite? a nessuno più interessa educare ala cultura ed all’arte la testa di persone che sono state ridotte a preoccuparsi della sopravvivenza quotidiana e sono state condizionate ai beni materiali e non alla salute fisica e spirituale ? Lo vediamo nelle famiglie sfasciate, nelle bande minorili, nella schizofrenica ricerca di rischi non compresi pienamente da giovani alla ricerca di forti sensazioni.
Quindi è meglio si inizi a discutere di come rendere ai nostri figli il futuro che gli è stato negato.