domenica 9 marzo 2008

lo studio fa diventare intelligente?

Ormai diplomi e lauree, a parte poche specialità selettive e richieste, hanno perso gran parte del loro valore e della loro ricaduta economica, in particolare per il grave decadimento della scuola italiana dal 68 in poi: esami di gruppo, insegnanti esperti solo in politica, mancanza di concretezza dei programmi, assoluta mancanza di preparazione di base (a parte i licei classici).
Come conseguenza troppi studenti intelligenti abbandonano e troppi imbecilli o mediocri si laureano e, data la consapevolezza di sé e l’innata predisposizione al lecchinaggio, trovano anche buoni posti di lavoro; poi quando si ha a che fare con queste persone, specie in uffici pubblici ospedali ecc., risultano arroganti e meschine.

Dopo 40 anni è sempre valido il detto veneto di mio padre:
“cossa deventeo ‘na mona dopo la laurea? ‘Na mona co’a laurea”


(scritta dopo incontro odierno con sussiegoso medico)

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