venerdì 15 maggio 2009

Lorenzo Manzoni Cavaliere al Merito della Repubblica


Vittorio Veneto 30 Maggio 2006 Al Sig. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
S. Eccellenza Sen. GIORGIO NAPOLITANO

Sig. Presidente,
Le scrivo per chiederLe di conferire un riconoscimento al sig. Lorenzo Manzoni.

Nato a Vittorio Veneto il 9 giugno del 1935, già orfano a 8 anni di padre (ucciso da un partigiano per motivi non politici) circa 40 anni fa partì per l’Argentina munito solo del suo diploma di Perito Elettrotecnico. Lorenzo Manzoni dopo anni di assenza dall’Italia, ritornò in patria nel 1980 e, non riuscendo a trovare nessuno che l’assumesse regolarmente nonostante l’esperienza lavorativa, per sopravvivere si tirò su le maniche e si adattò a lavori non consoni al suo titolo di studio, conseguito in ben altri anni. Qualche anno fa si ammalò gravemente di tumore alla prostata e di Parkinson e tuttora sopravvive grazie ai farmaci ma, soprattutto, all’indomito coraggio.
Proprio l’indomito coraggio, lo spirito di servizio e di solidarietà che lo hanno accompagnato per tutta la vita, lo hanno spinto a ritornare ad aiutare i poveri della sua ex Argentina, in occasione delle gravi vicende economiche vissute dal Paese, come e forse più di quanto già aveva fatto quando viveva in quel Paese lontano dalla sua Patria ma pieno di Italiani. E così in questi ultimi anni Lorenzo Manzoni, pur gravemente malato, con le disponibilità economiche minimali dategli dalla semplice pensione, facendosi aiutare dalla donna con cui convive dal suo rientro in Italia, anch’essa anziana e gravemente sofferente di una dolorosa artrosi, ha cominciato a bussare alle porte di tante aziende del Nordest ed a Ospedali e Farmacie, a raccogliere generi alimentari di prima necessità, vestiti, medicine; da soli hanno insieme preparato una infinità di piccoli pacchi di generosità per l’Argentina, in particolare per le zone più povere e più colpite del Rio Negro e di Buenos Aires, inviandoli a proprie spese (parte via terra, parte per Aereo) senza ricevere alcun aiuto organizzativo, logistico, burocratico né economico da nessuna Istituzione Pubblica Italiana, da nessuna Associazione, da nessun Partito (in certi casi persino intralciati da politici che non gradivano l’operato indipendente di Lorenzo Manzoni).
Quanto ha fatto in questi ultimi anni il sig. Lorenzo Manzoni mi pare dunque altamente meritorio, sia per la quantità di aiuti fatti pervenire alla popolazione, sia per la scarsità dei mezzi ma, soprattutto, per la sorprendente capacità organizzativa concretizzata da due anziani malati certamente non benestanti; assurge quindi ad esempio di coraggio, buona volontà, capacità organizzativa, spirito concreto di solidarietà: in tre parole ESEMPIO DI ITALIANITA’.
Ciò detto Le chiedo, SIGNOR PRESIDENTE, di considerare quanto descrittoLe e di gratificare questo Italiano, anziano e malato, con un riconoscimento adeguato. Allego, in copia, ritagli di giornale e ringraziamenti pubblici Italiani e dall’Argentina, e 2 foto recenti del sig. Lorenzo Manzoni; resto a disposizione per integrare quanto testé descritto.
In attesa di una Sua cortese risposta Le porgo i nostri migliori saluti unitamente ai migliori auguri di proficuo lavoro per il Settennato Istituzionale della più alta e significativa carica dello Stato che l’attende.
Dott. Arch. Flavio FRANCO

Ho poi fatto seguire altre lettere e comunicazioni.
Fino all’arrivo della Comunicazione da Roma che segue ed alla consegna da parte del Sindaco di Vittorio Veneto dell’ambito riconoscimento.

Ringrazio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e quanti si sono adoperati per conferire al Sig. Lorenzo Manzoni il Cavalierato al merito della Repubblica.

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