giovedì 29 gennaio 2009

"Ricevo e pubblico"

LETTERA APERTA
Mi rivolgo a tutti coloro i quali, ancora orgogliosamente attaccati a quella dignità che ormai è pregio di pochi, che sono esausti di sentire e leggere false, ipocrite e fuorvianti opinioni messe dolosamente in libertà da altrettanti fuorvianti e inverosimili politici, giornalisti, opinionisti, comunisti, e chi più ne ha più... ne sfugga!...
Voglio la fotografia del Presidente, certo non sempre meritevole di rappresentare la nostra pur sempre grandiosa Repubblica, la foto del Papa e il crocifisso nelle scuole ed in tutti gli uffici pubblici, non voglio una moschea ad ogni angolo di strada come fosse una bottega del pane e non sono certo io, né tutti quelli che la pensano come me, a non volere la tanto decantata integrazione ma è ora di mettere bene in chiaro che a non volerla sono gli islamici stessi. Nel caso in cui non mi fossi espresso in maniera chiara, non nutro di certo una profonda stima verso la maggior parte di coloro i quali professano la religione islamica.
Vedete, un vecchio proverbio italico, e scrivo italico proprio perché è davvero molto antico, dove affondano le nostre radici, recita così: A Roma, comportati come i Romani!
Questa minuscola frase popolare racchiude in una sintesi semplicemente perfetta il concetto di rispetto del nostro popolo, addirittura in tempi pre-cristiani, nei confronti di tutte le genti del mondo; e badate che di mondo, gli antichi Romani, se ne intendevano abbastanza.
Appare evidente che l'insegnamento che i nostri antenati ci hanno tramandato è che nel rispetto delle regole del prossimo, all'interno del paese del medesimo prossimo, si ottiene istantaneamente una pacifica convivenza seguita se voluto da entrambe le parti da una graduale ed indolore integrazione; solo così sarà poi possibile assimilarsi vicendevolmente pigliando quanto di meglio offrano le diverse culture.
Volersi dimostrare umani non vuole assolutamente significare chinare la testa, e non solo, e costringere anche Dio a farlo!
L'integrazione tra persone di razze, lingue, culture, tradizioni e religioni diverse non è, come insegna la storia un'impresa impossibile, ma è estremamente complicato rendere attuabile la convivenze tra etnie e culture totalmente differenti, e per far sì che le “ciambelle” riescano col buco è necessario che alla base vi sia un profondo rispetto da parte di tutti e senza pretese unilaterali; rispetto che questi silenziosi, ma neanche troppo, invasori non hanno nei nostri confronti.
Non ho mai sentito di cristiani che, ai nostri giorni, si siano recati in un paese islamico per dimorarvi e che lì abbiano preteso per i loro figli di far togliere dalle scuole di quei luoghi i simboli della religione musulmana, né tanto meno ho sentito di governi islamici che si sono umiliati piegando la loro religione di stato al volere di un manipolo di immigrati di altre confessioni religiose. Se ne fregano assai, loro, di urtare la nostra sensibilità! Ma i nostri “potenti” vigliacchi, o meglio vigliacchi con il potere sembrano ben disposti ad imburrare le natiche di tutto il popolo italiano per consentire una più “scorrevole integrazione” delle minoranze... minoranze che al contrario del vero principio di ogni nazione democratica la fanno da padrone.
Ma resto ancora più indignato nel vedere che, malgrado le lotte intestine della nostra sfiorente nazione, (eh sì, perché qua l'ulcera verrà a tutti oltre alle emorroidi già fortemente provate) volte a rendere più vivibile il nostro bel paese agli occhi di un musulmano, la maggioranza di questi Ultimi rifiutino con grande arroganza e determinazione di mescolarsi a noi “infedeli” ed essi stessi cercano in ogni modo di creare ghetti, anche di rilevanti dimensioni, dove solo loro e le loro regole possano sussistere.
Eh no, cari Ultimi! Qua siamo in Italia! Le leggi da rispettare sono le nostre alle quali anche voi siete assoggettati, se qui volete restare (ma tranquilli, non vi trattiene nessuno!...) la libertà di cui godete in questa nazione è quella prevista dalla nostra Costituzione e non quella del vostro Corano. E già è un bel salto di qualità ve lo posso garantire.
Siete un po' come i bambini, vi si da un dito e vi prendete una mano, ops... è vero, le mani ve le prendete già abitualmente...
La nostra identità nazionale ha anche una componente non certo trascurabile di Popolo Cristiano e il nostro amore per il prossimo è sincero, spassionato, radicato nel tempo, profondo e concreto, ma non siamo dei fessi! Non tutti almeno...
Tante volte siamo stati una nazione pigra, assolata e bonacciona, ma buoni non vuol dir esser “fresconi”.
Se io, cittadino italiano, andassi all'estero, sarei tenuto a rispettare i luoghi, le leggi, le usanze, e le persone di quei paesi; e se sempre io mi trovassi in un posto in cui non è praticato il mio credo, mi organizzerei e cercherei di raggiungere il centro religioso più vicino dove andare a curare gli affari dell'anima mia, ma non andrei sicuramente a bussare alle porte degli organi governativi di quell'ipotetico paese per farmi costruire una chiesa sotto casa, anche perché, soprattutto nei paesi islamici e fondamentalisti, nella migliore delle ipotesi mi sbatterebbero la porta in faccia.
Signori miei, non prendiamoci in giro!
Anche mio padre è stato emigrante e come lui tanti altri, e sì, anche noi abbiamo importato la mafia e combinato tanti malaffari, ma per tutte le parolacce che non posso scrivere, siamo nel 2009! il Medio evo è finito da un pezzo, datevi una regolata!
La viscida demagogia, sappiamo benissimo, non ha mai portato nulla di buono.
Aiutare i poveri ed i bisognosi è un nostro dovere. Favorire la nascita di nuove cellule terroristiche, incrementare il numero di posti facilmente utilizzabili per favorire l'immigrazione clandestina e quindi l'approdo sulle nostre terre non solo più di gente che desidera costruirsi un nuovo futuro ed una professione nel nostro paese, ma anche ed inevitabilmente di una miriade di nuove leve per la malavita, non è un nostro dovere! È una nostra scelta, anzi Vostra! Di voi tutti vigliacchi con il potere, comunisti e finti ex-comunisti ipocriti cresciuti a falsi storici, mediocri, prelati faziosi e senza Dio, buonisti senza ideologie, miserabili residuati bellici del '68 e ignoranti, tanti ignoranti da ingrassare a suon di balle, enormi balle! Ecco chi sta oggi scegliendo al posto degli italiani, i minchioni!
Se non vogliamo tutto questo, per noi e per i nostri figli, iniziamo ad attrezzare il nostro paese di quelle strutture (realmente) adeguate a dare una mano concreta a chi ne ha bisogno e soprattutto a chi la vuole... e, per cortesia, finiamola di di calarci le braghe davanti a tutti gli Ultimi Arrivati.
Abbiamo uno “Stivale” invece di lasciarlo lì a mollo nel Mediterraneo, ogni tanto, quando serve, tiriamo anche noi qualche pedata nel sedere a scopo educativo...
Saranno anche passati i tempi degli eroici ragazzi del '99, ma siamo ancora e sempre Italiani!
E io ci credo!!!
Paolo Pedone

"Ricevo e Pubblico" a responsabilità degli autori.

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