giovedì 15 gennaio 2009

Forza Vittorio

Non si può negare che le due Amministrazioni Cittadine leghiste abbiano prodotto dei cambiamenti nella Città di Vittorio Veneto: in ogni quartiere i punti cruciali sofferenti endemiche difficoltà sono stati presi in “cura” e sistemati; lo testimoniano strade, rotonde, piste ciclabili, marciapiedi, illuminazioni e tanti piccoli ma significativi dettagli finalmente sistemati; alcune Varianti urbanistiche completeranno una prima fase di sistemazione generale, sempre di dettaglio, della Città.
Ma non traspare ancora, neppure dal PAT, una volontà coraggiosa di dare una svolta alla Città, forse per paura di quanti scontenti dello status quo criticano ogni cambiamento; e questa Amministrazione mi pare intenzionata a lasciare il “Piano del Sindaco” al… prossimo Sindaco.
Ad infastidire sono i soliti battibecchi tra i “Cavalli che forse correranno il palio politico Vittoriese a giugno del 2009”, troppo preoccupati di come e di chi correrà !
Visitando il nostro comprensorio, emerge una realtà ineludibile: tanti piccoli centri, la cui popolazione aveva come riferimento e punto di incontro sociale e commerciale la Città di Vittorio Veneto, sono molto cresciuti e, soprattutto per la Caduta verticale della nostra Città, hanno trovato altri lidi; il Capoluogo e queste realtà mostrano ambiti moderni, vitali, sfavillanti, in continua evoluzione; a Vittorio sempre più negozi chiudono (e certo non è un bene per quelli che restano…) e troppi di quelli aperti non reggono il passo, costringendo spesso i Vittoriesi ad uscire.
Si discute e ci si preoccupa delle Torri mentre la Vita langue ed i nostri figli cercano lavoro altrove; come un nobile decaduto si vive di ricordi, ma la cieca paura dei cambiamenti non può che portare danno, certo non subito a chi ancora vive di alte rendite…; ma chi vive di lavoro si è già reso conto che per salvare la Città tre sole sono le strade:
A- farla sempre più bella, vitale, visitabile, considerando che non è impresa da poco, per un risultato che non potrà mancare;
B- riavviare uno sviluppo edilizio mirato ed uno sviluppo commerciale e ricettivo per ricostituire una vera realtà di richiamo, ancora possibile;
C- incrementare ogni impegno culturale non decadente;
ragionando insieme, senza litigare, tutti uniti in uno sforzo comune, sfruttando le menti migliori, chiedendo ai politici la garanzia di far affluire contributi, tagliando i costi superflui con onestà ed intelligenza, creando gruppo tra Amministrazione, associazioni, imprenditoria e volontariato, premiando chi collabora con entusiasmo e spirito di abnegazione, ma anche isolando chi rema contro per spirito di contraddizione, pavidità, ordine di scuderia, grossi interessi personali.

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