mercoledì 5 novembre 2008

il 4 novembre il Presidente G. Napolitano a Vittorio Veneto

Bisogna fare grossi complimenti al Nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché a 83 anni sostenere in modo brillante, in un solo giorno, una serie di manifestazioni distanti tra loro, da Roma a Gorizia a Re di Puglia, poi a Vittorio Veneto, e poi partire per essere pronto il mattino dopo a Padova a celebrare anche lì il novantesimo della Grande Guerra, certamente non è cosa da tutti !
Certo chi ha preparato queste sue due giornate così frenetiche non deve aver pensato in modo concreto né all’età del Presidente, né alla completezza delle cerimonie di città in città.
A me, per Vittorio Veneto, resta un po’ l’amaro in bocca per la frenesia ed i tempi troppo ristretti concessi come al solito alla nostra Città, anche in occasione del novantesimo della vittoria finale della Grande Guerra conclusasi proprio a Vittorio Veneto.
Sono dispiaciuto in particolare del fatto che nessuno abbia indirizzato il Presidente a visitare il Museo della Battaglia a Ceneda, seconda istituzione del suo genere in Italia ed una delle prime in Europa, voluto e realizzato dal Dott. Luigi Marson, ragazzo del 99, che come volontario dal 1918 cominciò a raccogliere cimeli, poi da grane invalido continuò fino al 1938 anno in cui donò la sua raccolta alla Città di Vittorio Veneto che inaugurò il nuovo Museo il 2 novembre.
Tra l’altro ci si meraviglia che i nostri studenti non conoscano il 4 Novembre e lo scambino per una festa della resistenza.
Ma dove ha vissuto chi si meraviglia?
Certa sinistra da 40 anni ha colonizzato la scuola, rendendola un’agenzia di collocamento per sistematicamente operare il lavaggio del cervello degli studenti e farne dei militanti; per quasi quarant’anni i giovani italiani non hanno imparato né cantato l’Inno Nazionale, letteralmente soppiantato dalle frasi imparate e gridate in pazza durante gli scioperi e le occupazioni delle scuole.
Cos’altro avremmo potuto aspettarci?

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