giovedì 16 ottobre 2008

Persecuzioni dei Cristiani

Da tempo ormai in India, in particolare ma anche in altri paesi asiatici, sono sempre più frequenti atti di violenza contro le minoranze Cristiane, al punto di dover ammettere una vera e propria persecuzione in atto.
È certo che in India, paese delle caste rigidamente vincolate, il messaggio del Cristo portato tra la popolazione, che indica come tutti gli uomini siano uguali davanti a Dio e possano credere in un loro miglioramento, non può essere gradito a chi detiene e vuole conservare il potere nei vari strati della società indiana, e questo può spiegare il senso di odio ed il tentativo di ribellione, in costante aumento, verso la religione Cristiana ed i suoi proseliti; unitamente al fatto che preti suore e frati in India si sono soprattutto distinti per il loro contatto profondo ed umanitario con gli strati più sofferenti della popolazione; anche il fatto che per lo più gli atti violenti siano compiuti da minoranze terroristiche legate alla religione mussulmana può trovare una spiegazione e va inquadrato in un disegno politico-religioso ormai non tanto più oscuro di ribellione/riconquista dell’occidente infedele, guidato da quelli che sono i padroni indiscussi del petrolio, nel tentativo di fermare il loro ed il nostro mondo ancora ad un’età più suggestiva ma di tipo feudale: ci stanno riuscendo, complice l’inettitudine e la vuotezza etica di chi governa l’Europa, l’Occidente; forse solo la ripresa di un’autarchia energetica, sognata da quel grande statista e profeta di Benito Mussolini, liberandoci dall’egemonia del petrolio potrà rimettere a posto questo mondo impazzito.
Ma ciò che lascia di sasso è il silenzio complice dell’Europa, della Sinistra Europea ed Italiana, per anni compagna di governo di certi settori della Chiesa, che è sempre disposta a tollerare qualsiasi cosa ci venga imposta dai poteri e dai popoli con cui va a patti; mentre grida allo scandalo per ogni atto politico e di governo del Centrodestra, come sempre con la faziosità e disonestà intellettuale che l’accompagnano, tace in colpevole silenzio di fronte ai crimini compiuti da sinistre non europee e lascia che, nel 2008, suoi fratelli cristiani vengano martirizzati senza dar segno di dignità né di senso della giustizia.

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