giovedì 7 settembre 2017

New Jersey nelle piazze contro i terroristi


Continuo a leggere che in ogni comune veneto, sull’onda dei recenti atti terroristici in presenza di assembramenti persone, si cercano di blindare gli eventi più significativi con transenne, new jersey ecc. al fine di impedire l’accesso con mezzi a motore atti a piombare sulle persone che si incontrano negli spazi pubblici.
Alcune considerazioni:

  • l’intento è chiaramente quello di terrorizzare i cittadini con atti di ferocia in luoghi pubblici e delegittimare contemporaneamente le istituzioni competenti atte alla difesa dei popoli, dal governo fino ai comuni;
  • la reazione scomposta in europa di governi inetti di fronte a tali atti intimidatori è semplicemente quella di spendere soldi in telecamere di sorveglianza e tentare di dare sicurezza alle attività pubbliche di socialità e cultura con le barriere; manca di fatto qualunque risposta seria e concreta che faccia capire ai responsabili e più ancora agli ideatori che è ora di finirla; 
  • dopo aver lasciato entrare milioni di persone, di fatto una vera e propria invasione (come quella che decretò la fine dell’impero romano) senza uno straccio di politica di gestione anzi imponendo capipopolo che hanno favorito tale invasione per interessi di pochi, ora che “i Buoi sono scappati” si finge di voler sistemare il problema; di fatto siamo in guerra e dobbiamo rendercene conto, senza ora entrare nel merito delle motivazioni e colpe che stanno provocando tale disastro annunciato; di fronte ad una guerra di fatto dichiarataci le reazioni dei governi, pensate, mature e decise non dovrebbero mancare, ma credo che non giungano perché i grandi poteri economici che teleguidano dall’alto questa nostra società odierna non vogliono il blocco di relazioni né una politica di fermezza verso i mandanti, ché potrebbero comportare la riduzione di affari  economici internazionali e il blocco temporaneo di lauti scambi con importanti mercati esteri; probabilmente, con scandaloso calcolo ragionieristico, costoro valutano assai meno  la vita persa da pochi nelle piazze, quasi uno scotto da pagare pur di tenere aperti i loro mercati;
  • dobbiamo renderci conto che i tentativi di messa in sicurezza delle piazze troveranno il tempo che trovano poiché chi progetta atti di terrorismo troverà certamente tantissimi altri punti deboli nella nostra mancanza di prevenzione e nella nostra endemica mancanza di dignità viltà ed inettitudine e nella oramai persa capacità di difesa;
  • la vita delle persone, già strangolate da governi inefficienti e scialacquatori di risorse, rese insicure dalla mancanza e insicurezza del posto di lavoro, preoccupate dall’insorgenza di malattie da decenni credute vinte ed ora violentemente riproposte a causa di una immigrazione  colpevolmente non gestita dal punto di vista occupazionale, residenziale né tantomeno dal punto vista igienico sanitario né da quello delle fedine penali dal punto di vista della Sicurezza, depresse dall’insicurezza ed il dimagramento di pensioni nell’età più debole che prospettano scenari di sempre più estesa povertà e miseria, già vittime di una quantità di reati di rapine nelle proprie case e violenze e stupri appena fuori casa, non può essere ulteriormente resa drammaticamente insicura anche nei rari momenti di svago ! Lo scenario che ne sta uscendo a grandi balzi è drammatico e, credo, irreversibile;  solo se la situazione sarà quanto prima presa in mano da persone intelligenti capaci serie oneste e ferme anche se pacate, e non certo dai parolai populisti, di maggioranza e minoranza, che ci stanno governando con promesse vane, assoluta incapacità e contemporaneo autoincensamento accompagnato da statistiche di nulla attendibilità e che la gente ormai non ascolta più, forse potremo iniziare un nuovo ciclo più virtuoso; la speranza fa bene, ma la concretezza insegna che un masso che precipita si ferma solo quando è arrivato in fondo, e ce ne manca ahimè ancora.

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