lunedì 7 marzo 2011

l'esercito rosso

Come governare, dai Comitati di quartiere al Governo?

Dal 68 continua la formazione dell’ “esercito rosso”.

Schiere di persone mal-allevate e mal-educate dalla scuola elementare fino all’università, dalle fabbriche ai consigli di amministrazione, dai sindacati alla politica, dalle scuole agli uffici pubblici e delle grosse aziende private, in mezzo alle confraternite religiose, nelle associazioni, negli ospedali, nella magistratura, nelle forze di polizia; in comuni, provincie, regioni, governo; nel mondo dello spettacolo con la creazione di sempre nuovi miti trainanti, nel mondo dell’arte, nel mondo degli affari, nella mafia.

Una infiltrazione capillare, una tela di ragni.

Così se un sindaco di centrodestra va a governare un paese si trova comunque dirigenti e dipendenti che gli remano contro o, come minimo, non fanno nulla per aiutarlo a mantenere i suoi impegni, mentre l’opposizione perfettamente informata lo accusa di non saper fare nulla.

Un ingranaggio maligno che da un po’ comincia però ad incepparsi: o i ragni sono troppi e cominciano a mangiarsi tra di loro, oppure non si fan vedere da una base che li ha capiti e non li vuole più, a seconda di luoghi e situazioni.

Per loro tutti sono uguali, compagni (fuorché i membri dei Partiti che sono “più uguali”).

Per me tutti nasciamo uguali sotto il profilo dei diritti umani, ma profondamente diversi per capacità, propensioni culturali, aspetto fisico, e senso morale; quindi nati uguali, ci aspetta un cammino personale assai diverso in una Civiltà che deve premiare i più meritevoli senza dimenticare i diritti di alcuno e, soprattutto, non assegnando privilegi immeritati; lo studio dovrebbe essere gratuito fino ai massimi livelli per i più capaci e dovrebbe essere gratuito; l’assistenza sanitaria gratuita ed uguale per tutti per ogni tipo di malattia e comprendere le visite dei primari (non dovrebbero esistere le visite a pagamento); la pensione dovrebbe stare tra dei minimi vivibili e dei massimi non scandalosi (anche perché chi già ha tanto guadagnato con il suo lavoro può anche aver risparmiato ed accontentarsi, mentre il povero che ha sudato tutta la vita di lavoro deve almeno godere di una serena tranquillità, e chi ha avuto una vita media continuare ad avere un trattamento medio).

Comunque governano loro ! E, mentre operano contro i Cittadini per il solo interesse del partito, mentre procurano danni alla Comunità per abbattere il nemico, mentre allevano gruppi terroristici pronti a colpire, magari con supporto mafioso, Funzionari dello stato se i sistemi normali non sono più sufficienti, mentre agiscono per alimentare poteri economici di Parte, si autodefiniscono democratici ed accusano gli altri di sistemi dittatoriali e di fare interessi di Parte.

Personalmente sono sempre stato disposto ad accettare e sarei anche stato disposto ad accompagnarmi con persone di sinistra se le consideravo oneste intellettualmente, però non ne ho ancora trovate che farebbero, veramente, altrettanto con me!

La loro testa è rimasta quella dei tribunali politici garibaldini della guerra civile; il loro convincimento è di essere sempre i migliori, gli unici detentori della verità ed il loro metodo è sempre e comunque quello di abbattere il nemico anche fisicamente.

Il loro limite pauroso è l’arroganza di potere, l’incapacità a pensare concretamente, il destino di cercare di concretizzare le utopie, un cervello all’ammasso sempre pronto senza discutere a bere quanto gli viene versato .

La nostra diversità (tra quelli come me e loro, ed io certo non sono uomo di destra nel senso inteso dai più, ma mi reputo uomo di vera sinistra, quella Mussoliniana) non sta tanto nell’analisi quanto nella sintesi, nella filosofia pratica di intervento volta a cercare di ottenere più risultati minori che messi assieme migliorano il popolo, piuttosto che rincorrere invano quanto è materialmente impossibile ottenere, ma soprattutto nella filosofia dei piccoli passi, di rispettare quanto di buono sta nel passato e di introdurre le corrette integrazioni e modifiche di adeguamento ai tempi; certo non il loro metodo della sperimentazione che comporta instabilità ed incertezza, e l’uomo ha bisogno di certezze per “vivere”.

Fino ad ora l’accordo è stato praticamente irrealizzabile, non per me ma per la loro prevenzione.

Certo che chi va al governo anche di una piccola città, per poter governare deve togliere le deleghe ai funzionari che come minimo non vanno al suo passo e trovarsi validi rimpiazzi, senza perdere troppo tempo; o così o finirà in malo modo la sua breve carriera politica rischiando anche di rovinarsi un giudizio della gente costituito in anni di sacrificio.

La lotta è dura, siete avvertiti e non c’è spazio per i senza coglioni.

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