mercoledì 22 gennaio 2014

Vittorio sta morendo: attività artigiane, commerciali e professionali chiudono; sempre meno giovani, una città vecchia con gli stimoli, le ambizioni e l’energia dei vecchi.
Una campagna elettorale, in sordina, senza slanci, senza figure di spicco, senza personalità da incensare o da criticare, la deprimente sensazione che è ancora distante quel giro di barra tanto atteso, culturale economico e sociale.
Partiti faziosamente divisi sui temi importanti; i soliti voli pindarici, pure essi depressi in fantasia, di quanti ritengono si possa ancora fare politica con vaghe promesse predestinate ad altro “libro dei Sogni” di Da Ros.
Ancora non si è capito, mentre io lo vado dicendo fin dai primi anni novanta, che solo un ritorno a forme particolari di agricoltura e turismo conglobate e comprensoriali, con Vittorio promotrice, potranno salvarci e rimettere in moto un’economia tartassata condannata al fallimento, costretti a subire l’emigrazione dei nostri Cervelli Giovani e un’immigrazione di troppi predestinati allo schiavismo Malavitoso e non.
Basterebbe farsi un giretto per Vittorio e dintorni: altro che due Centri Storici, il nostro è un pullulare di agglomerati storici dalle caratteristiche architettoniche, paesaggistiche, climatiche e dalle potenzialità intrinseche pazzesche, che negli anni ’50 contava decine di attività turistiche e ricettive! Se andiamo in Europa raramente persino grandi metropoli hanno quello che ha già Vittorio, ma che i più non vedono quando non svalutano! Eppure in Europa ed in qualche rara cittadina italiana, con sapiente organizzazione imprenditoriale ostentano il poco e meno affascinante in giri economici da capogiro!
Cenede e Serravalle, Meschio ed il suo fiume con sorgenti splendide misconosciute, vari agglomerati storici sparsi in piano e collina, santuari, laghi, foresta del Cansiglio Cadore e Venezia a portata, percorsi enogastronomici, ambiti di caccia, pesca, vela, percorsi di treckimg e mountain bike, sentieri e passeggiate ed ippovie favolosi ecc. ecc.
Invece di vivere da Signori, rispettando e sfruttando un tale Ambiente, con rese derivanti da quanto Madrenatura ed una Storia pregna di tradizioni e cultura con tanta dovizia ci hanno regalato, chi ha governato ha invece voluto una zona industriale e permesso l’assalto edilizio speculativo del territorio.  

  Vittorio torni a prendere in mano un progetto di unione con i Comuni contigui per un coinvolgimento in politiche turistico ambientali; nel dismesso elicampo militare di di San Giacomo si crei un campo per veivoli leggeri, di servizio aero civile di intercollegamento e di servizio di pronto intervento sanitario, in raccordo con Belluno e Treviso; si trovi un accordo con l’intrapprendente Sindaco di Fregona  per una nuova linea panoramica lungo i piloni dell’italcementi da piazza Sant’Andrea al Cansiglio. Solo pochi esempi...

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