venerdì 16 maggio 2008

Nuovo Governo

In queste elezioni il Popolo italiano ha dato un forte segnale che non potrà essere ignorato, ha prodotto con i suoi voti una vera Maggioranza di Governo.
Chi governa non avrà più giustificazioni se non si impegnerà, al massimo, per fare quanto promesso in campagna elettorale, con serietà e spirito di servizio.
Dovrà anche rifuggire dallo scontro con un’opposizione double-face, che da un lato si prepara a portare in piazza i soliti noti e, dall’altro, con democristiana serenità dichiara di aver accettato il voto, di aver capito gli errori.
Gli italiani si attendono molto rinnovamento morale e dell’efficienza delle istituzioni, con risparmi nei costi della politica e della macchina pubblica.
Una certa porzione si rende certamente conto che questo Governo non potrà fare miracoli, poiché dopo decenni di decadenza grave è difficilissimo reimpostare un rinnovamento dei costumi, ma sperano che almeno siano fissate le direttive ed i cardini per un nuovo corso della vita civile, sociale, politica ed economica; un’altra porzione manichea vuole invece tutto il cambiamento subito.
La situazione sociale è troppo compromessa per non capire che è ora di dare forti segnali di cambiamento.

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